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Aforismi di G. Soriano da Finché c'è vita non c'è speranza

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Giovanni Soriano (Vibo Valentia, 1969), tratti dal libro Finché c'è vita non c'è speranza (2010). Il critico e aforista Antonio Castronuovo nella sua recensione a Finché c'è vita non c'è speranza su L’Indice dei libri del mese (2011) ha scritto:
"Fin dalla premessa l’autore dichiara – con un’invidiabile dose di coraggio – la propria natura di misantropo e nichilista, annunciando il graffio che nel testo segue: «Ho l’occhio cinico». Trattandosi di un occhio un po’ gelido, il lettore teme che il libro rischi di cadere, e invece l’autore gestisce bene l’impertinenza e, con fare elegante, sfugge alla banalità. Difficile pensarla diversamente con chi cesella pensieri del genere: «Amare è umano, sposarsi è diabolico», «I soldi non fanno la felicità, la comprano», «Vivere: un modo assai complicato di morire». Per definizione, l’aforista deve nutrire almeno un pizzico di pessimismo («Ottimista: uno che, non avendo sale nella zucca, lo cerca disperatamente nella vita»), una dose di scetticismo («Dio è un ansiolitico. Questo spiega il suo successo») e una solida consapevolezza dello strumento che maneggia, come si desume da ciò che colloco a sigillo di una collezione da conoscere: «Scrivere aforismi è un’arte, la più breve»".
Su Aforismario trovi altri aforismi di Giovanni Soriano tratti dai libri: Maldetti (2007), Malomondo (2013) e L'inconveniente umano (2022). [I link sono in fondo alla pagina].
Neonato che ride
Il mondo sarebbe diverso se i bambini nascessero ridendo. (Giovanni Soriano)

Finché c'è vita non c'è speranza
Diario aforistico © Kimerik 2010 - Selezione Aforismario

Amare è umano, sposarsi è diabolico.

Attraversare il mondo in consapevole leggerezza.

C’è qualcosa di molto più importante dei soldi: averli.

Chi teme di scottarsi non giocherà col fuoco, ma gliene rimarrà sempre il desiderio.

Ci sono stupidi capaci di destare meraviglie di cui sono altrettanto capaci solamente i geni.

Datemi un libro e sopporterò il mondo.

Dio avrà pure i suoi difetti, ma gli rimane comunque l’incomparabile pregio di non esistere.

Dio costituisce un punto di riferimento per milioni di persone; il che non è poco per un essere che neppure esiste.

Dio è un ansiolitico. Questo spiega il suo successo.

È dagli amici più fidati che s’impara che degli amici non bisogna fidarsi.

È inutile sforzarsi di pensare con la propria testa quando non se ne possiede una.

È noto che soltanto uno spermatozoo su circa trecento milioni arriva a fecondare l’ovulo da cui nascerà un determinato individuo; il che ognuno potrà giudicare se nel suo caso si sia trattato di un’incredibile fortuna o di una scalogna tremenda.

È sorprendente vedere come la Chiesa cattolica abbia a cuore i poveri e quanto tenga a distinguersi da essi.

Essere amati da chi si ama è una gran fortuna; essere amati da chi non si ama, una seccatura; non essere amati da chi si ama, una sventura; non amare e non essere amati, una condizione a rischio.

I soldi non fanno la felicità, la comprano.

Felice è chi possiede un sogno che gli consenta ancora di illudersi.

Il futuro è il cassetto dei nostri sogni.

Il mondo come tu lo vedi è specchio fedele del tuo mondo interiore. In tutto ciò che ti circonda non
vedrai altro che te stesso.

Il nostro rapporto con la felicità è simile a quello di due conoscenti che, non amando frequentare gli stessi posti, raramente hanno l’opportunità d’incontrarsi.

In fatto di donne, la miglior conquista è saper stare soli.

In passato sperammo in un futuro migliore; oggi che quel futuro è arrivato ci troviamo tra le mani uno scialbo presente.

L’amore è l’appagamento reciproco di un’illusione.

L’umanità è l’unica calamità naturale capace di minacciare sé stessa.

La felicità è là dove sappiamo che c’è stata o dove pensiamo di trovarla; sempre e comunque – altrove.

La felicità si trova in un tempo senza nome tra passato e futuro, mai nel presente.

La vita è un banale incidente dell’universo che, personalmente, mi ha procurato non pochi fastidi.

La vita è un lampo tra l’oscurità del nulla e quella della bara.

La vita è un viaggio che il credente vorrebbe non finisse mai.

La vita non è facile per nessuno, e voler essere l’eccezione è il modo migliore per rendersela impossibile.

L’unica felicità duratura in questo mondo è quella che, erroneamente, attribuiamo agli altri.

Mai rimandare a domani quello che puoi far fare oggi a qualcun altro.

Mettere un serpente in Paradiso è da incauti, ma aggiungervi pure una donna è da veri incoscienti.

Nella vita ci sono molte cose più importanti del sesso, ma vengono tutte dopo.

Nessun paradiso può durare a lungo se vi convivono un uomo e una donna.

Non si sa cosa sia il fallimento fin quando − senza aver mai combinato nulla di buono nella propria vita – non si giunge a un’età in cui non ci si può più illudere di poter combinare ancora qualcosa.

Ogni giorno ha il suo momento fatidico in cui viene messa a dura prova la forza di volontà di ognuno di noi, il momento in cui bisogna dimostrare a sé stessi se si possiede o meno valore, e che soltanto i più incoscienti o i dichiaratamente folli possono affrontare senza troppi tentennamenti: è il momento in cui bisogna alzarsi dal letto.

Ottimista: uno che, non avendo sale nella zucca, lo cerca disperatamente nella vita.

Per chi aspira a una grande felicità, ogni piccola gioia è una delusione e ogni delusione un’insopportabile beffa.

Per quanto ne sappiamo, è chiaro ormai che la probabilità di trovare vita intelligente su qualche altro pianeta è talmente scarsa da essere di poco superiore soltanto a quella di poter trovare vita intelligente qui sulla Terra.

Per rimanere fedeli a sé stessi, a volte è necessario tradire qualcun altro.

Quale sia la nostra strada lo sapremo soltanto dopo averla percorsa.

Sarò certamente presente al mio funerale, ma non cercatemi al mio matrimonio.

Se da un punto di vista biologico l’umano è affine alla scimmia, da un punto di vista psicologico mi pare lo sia ancora di più alla pecora, con la sua tendenza a stare in gregge e a seguire un pastore.

Se è così comune l’abitudine di parlar male degli altri, è perché evidentemente ciò aiuta a mantenere una buona opinione di sé stessi.

Se la vita ti sorride, attento a che non stia preparandoti qualche brutto scherzo.

Si preferisce la cattiva compagnia alla solitudine e qualunque cosa alla compagnia di sé stessi.

Si spera di morire tardi, ma piuttosto in fretta.

Tutto il mio ottimismo sta nel credere che questo non sia il peggiore dei mondi possibili.

Tutta la sua filosofia stava nel non averne alcuna.

Vivere: un modo assai complicato di morire.

Viviamo, in un mondo che vorremmo diverso, una vita che non abbiamo voluto e che temiamo di perdere.

Vivo di speranze infondate, il che mi tiene al riparo da qualunque delusione.

Voler essere come tutti gli altri e temere di essere sé stessi è il primo passo verso la follia.

Libro di Giovanni Soriano
Libro di Giovanni Soriano
Finché c'è vita non c'è speranza
Diario aforistico
Editore: Kimerik, 2010

Il valore di questo diario aforistico sta soprattutto nell'avermi dato un buon motivo per alzarmi dal letto tutte le mattine in cui di buoni motivi non ne avrei avuti affatto. Coloro che, leggendolo, dovessero farsi del sottoscritto l’idea di un cinico, di un misantropo, di un antiteista e persino di un nichilista, sappiano che la loro impressione corrisponde perfettamente al vero. "Penso di non potermi definire particolarmente intelligente, perché spesso ho dimostrato di non esserlo; ma neppure particolarmente stupido, perché anche come stupido ho grossi limiti. Penso che il meglio che si possa dire di me è che sono una persona intelligente che commette parecchie stupidaggini".

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