Aforismi, frasi e pensieri di Christian Bobin
Selezione dei migliori aforismi e delle frasi più belle di Christian Bobin (Le Creusot, 1951 - Chalon-sur-Saône, 2022) scrittore, poeta e aforista francese. Christian Bobin è considerato uno dei maggiori scrittori francesi contemporanei di ispirazione cristiana. Nel 1993 si è aggiudicato il premio Prix des Deux Magots.
Espedito D'Agostini, che ha curato l'edizione italiana di diversi libri di Christian Bobin, ha scritto: "Bobin è un autore particolare che sembra indifferente a tutto ciò che appartiene all'ordine del sapere. La persona viva che ripetutamente evoca è il bambino, colui che ama, che gioca ad amare, che non deve giustificare le proprie azioni. Nessun autentico incontro può avvenire fuori dall'amore, ma nessun amore è possibile se non comincia dalla spogliazione del proprio io, dal ristabilire dentro di sé il silenzio che prelude all'accoglienza".
Per Franco Arminio, "Bobin sembra che scriva frasi fatte apposta per essere citate. E ancora più incredibile è che questo autore riesce sempre ad assomigliarti. Tu leggi e pensi che sta scrivendo come scrivi tu, come pensi tu, come senti tu. Penso che tanti lettori abbiano questa sensazione rispetto a Bobin. Lui è lo scrittore che ci somiglia, ci fa credere in Dio anche se non crediamo in Dio, ci fa credere all’amore anche se non crediamo all’amore, ci fa essere buoni anche se non siamo buoni".
Le seguenti citazioni di Christian Bobin con testo francese a fronte, sono state tradotte da Aforismario.
Amare significa aver cura della solitudine dell'altro, senza mai pretendere di colmarla né conoscerla. (Christian Bobin) |
La parte mancante
La Part manquante, 1989
È sempre ciò che sei tu ad essere il vero.
L’Enchantement simple
1989
Leggere: predicare al deserto.
[Lire: prier au désert].
Elogio del nulla
Éloge du rien, 1990
L'amore, la solitudine sono come i due occhi d'un unico volto: non diviso, né divisibile
La merveille et l'obscur
1991
Amare significa aver cura della solitudine dell'altro, senza mai pretendere di colmarla né conoscerla.
[Aimer c'est prendre soin de la solitude de l'autre – sans jamais prétendre la combler ni même la connaître].
Mille candele danzanti
Une petite robe de fête, 1991
All'inizio non si legge. Al sorgere della vita, all'aurora degli occhi. Si divora la vita con la bocca, con le mani, ma non ci si sporca ancora gli occhi di inchiostro. Agli inizi della vita, alle sorgenti primarie, ai ruscelli dell'infanzia non si legge, non si ha l'idea di leggere, di chiudere dietro di sé la pagina di un libro, la porta di una frase. No, all'inizio è più semplice. Più folle, forse. Non si è separati da niente e niente ci separa. Si è in un continente senza limiti veri e questo continente sei tu stesso.
Chi è senza denaro mancanza di tutto. chi è senza lettura manca della mancanza.
[Celui qui est sans argent manque de tout. Celui qui est sans lecture manque du manque].
Con la fine dell'amore, appaiono i re magi: la malinconia, il silenzio e la gioia.
[Avec la fin de l'amour, apparaissent les rois mages: la mélancolie, le silence et la joie].
I grandi libri, i libracci, i giornali, va bene tutto a chi ama leggere, è tutto cibo per l'affamato. Da un lato chi non legge mai. Dall'altro chi non fa altro che leggere. Esistono proprio delle frontiere tra le persone.
Le Très-Bas
1992
La bellezza delle madri oltrepassa infinitamente la gloria della natura.
[La beauté des mères dépasse infiniment la gloire de la nature].
Il distacco dal mondo
L’Éloignement du monde, 1993
L'amore è distacco, oblio di sé. Non possiamo arrivarci con le nostre forze, perché tutte le nostre forze sono costantemente impiegate nell'ammassare il mondo alla superficie del nostro "io".
L’Inespérée
1994
Siamo fatti soltanto di coloro che amiamo e di nient'altro.
[Nous ne sommes faits que de ceux que nous aimons et de rien d'autre].
Più viva che mai
Una storia d'amore dura per sempre
La Plus que vive, 1996
Dobbiamo nascere due volte per vivere un po', anche solo un po'.
L'uso migliore di questa vita è di non farne nulla.
[Le plus bel usage de cette vie c'est de n'en rien faire].
La morte, come la vita, ha i suoi ritornelli, le sue stagioni e le sue crescite. Oggi siamo alle soglie della primavera. Domani lillà e ciliegi saranno in festa. Se mi volto a guardarti nella tua morte recente, Ghislaine, in questi giorni di ultimi geli e di prime fioriture bianche, ti vedo come una giovane donna che scoppia a ridere sotto gli acquazzoni. Mi manca il tuo riso. Nella mancanza ci si può lasciar andare. Ma si può anche trovare un sovrappiù di vita. L'autunno e l'inverno successivi alla tua morte li ho spesi a dissodare per te questo piccolo giardino d'inchiostro. Per entrarvi, due porte - un canto e una storia. Il canto è il mio. Della storia non sono che il narratore. La offro ai tuoi figli, i tuoi uccelli del paradiso, le tue tre vite eterne.
Mozart e la pioggia
Mozart et la pluie, 1997
I momenti più luminosi della mia vita sono quelli in cui mi accontento di vedere il mondo apparire. Questi momenti sono fatti di solitudine e silenzio. Sono sdraiato su un letto, seduto a una scrivania o cammino per strada. Non penso più a ieri e domani non esiste. Non ho più legami con nessuno e nessuno mi è estraneo. Questa esperienza è semplice. Non c'è da volerla. Basta accoglierla quando arriva. Un giorno ti sdrai, ti siedi o cammini, e tutto ti viene incontro senza fatica, non c'è più da scegliere, tutto quello che viene porta il segno dell'amore. Forse la solitudine e il silenzio non sono nemmeno indispensabili per degli istanti così puri. L'amore da solo basterebbe. Mi limito a descrivere un'esperienza semplice che possono fare tutti, per esempio in quei momenti in cui, senza pensare a nulla, dimenticando anche che esistiamo, appoggiamo la guancia contro un vetro freddo per guardare la pioggia che cade.
La luce del mondo
La Lumière du monde, 2001
La luce del mondo non viene dal mondo: viene dall'avvampare dei cuori puri, invaghiti, più che di sé, della radicale semplicità del cielo azzurro, di un gesto generoso, di una parola fresca.
Resuscitare
Ressusciter, 2001
C'è una stella in cielo per ciascuno di noi, abbastanza lontana perché i nostri errori non possano mai offuscarla.
[Il y a une étoile mise dans le ciel pour chacun de nous, assez éloignée pour que nos erreurs ne viennent jamais la ternir].
Il giorno in cui acconsentiamo a un po' di bontà è un giorno che la morte non potrà più strappare dal calendario.
[Le jour où nous consentons à un peu de bonté est un jour que la mort ne pourra plus arracher au calendrier].
Niente conserve meglio la freschezza della vita che la tranquillità di un cuore ardente.
[Rien ne préserve mieux la fraîcheur de la vie que le calme d'un coeur brûlant].
Il Cristo dei papaveri
Le Christ aux coquelicotss, 2002
Che i nostri cuori si aprano ogni giorno alla freschezza e allo sfavillio dei papaveri.
Consumazione
Un temporale, 2006
Un evento nella vita è una casa con tre porte separate: morire, amare, nascere. Non si può entrare se non varcando le tre porte simultaneamente. È impossibile, ma questo avviene.
Le rovine del cielo
Les Ruines du ciel, 2009
Non vi è alcuna differenza tra credere e vivere.
[Il n'y a aucune différence entre croire et vivre].
Le mani dei neonati e dei vecchi sono a un millimetro dall'infinito.
[Les mains des nouveaux-nés et celles des vieillards sont à un millimètre de l’infini].
Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni di: Jacques Maritain - François Mauriac - Antoine de Saint-Exupéry