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Frasi e aforismi di Lalla Romano

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Lalla Romano (Demonte 1906 - Milano 2001), poetessa, scrittrice, giornalista e aforista italiana, vincitrice  del Premio Strega nel 1969 con il libro: Le parole tra noi leggere. Lalla Romano è stata anche una scrittrice di aforismi, come dimostra la silloge Minima Mortalia, pubblicata nel 1990 su Strumenti critici.
Ha detto Graziella "Lalla" Romano: "Per me scrivere è stato sempre cogliere, dal tessuto fitto e complesso della vita qualche immagine, dal rumore del mondo qualche nota, e circondarle di silenzio". [Nei mari estremi, 1987].
Non capisco come si possa essere gente annoiata
e gente spensierata. Sono gli stessi, forse. (Lalla Romano)
Le metamorfosi
© Einaudi, 1951

Imparare a convivere con i propri sogni fa parte oggi dell'arte di conoscere se stessi.

Tetto murato
© Einaudi, 1957

È vero che quando la fine sembra già vicina, c'è sempre ancora un tempo da passare. Tempo di pazienza, per molti; e, per gli altri, forse il «tempo di ravvedersi»?

Le parole tra noi leggere
© Einaudi, 1969

La ruota dell’intelligenza non può incastrarsi nell'asse della vita.

Meglio il non essere che l’essere.

Una libertà che forse non è altro che la poesia.

Nei mari estremi
© Mondadori, 1987

Bellezza come salvezza. Conseguenza: pulire la bellezza dall'edonismo – e la salvezza dal bigottismo.

La rispondenza dei corpi, la si chiami eros о amore, è misteriosa. E, come ogni valore materiale, simbolica.

Un sogno del Nord
© Einaudi, 1989

L'essere è autentico, l'esistere è un compromesso. Per questo ogni giovinezza è di per sé tragica.

Minima Mortalia
1990 - Selezione Aforismario

A chi ha sonno sembra capriccioso l'insonne; all'insonne sembra ottuso il dormente.

Ama il prossimo tuo come te stesso: ama la tua morte come la tua vita.

Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.

Il materialismo non è meno nobile dello spiritualismo; anzi, di più perché non pretende di esserlo.

La pazienza è carità; ma è anche sapienza, strumento di conoscenza.

Mi piace pensare a Gesù come a un uomo: anche lui ha sperato, ha disperato.

Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto.

Nello stesso momento che le cose acquistano valore, perdono il loro valore.

Non capisco come si possa essere gente annoiata e gente spensierata. Sono gli stessi, forse.

Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo.

Quando il male passa, perdoniamo Dio.

Quando si è sordi, si sentono suoni e rumori che non ci sono.

Solo i miracoli sono reali, solo le favole sono vere.

Spesso, mentire è carità.

Una moglie era stata per tutta la vita insofferente del leggero russare del marito (perché poco amato?). Invecchiarono. Il marito, ammalato, soffriva d'insonnia. Allora la moglie prese a stare in ascolto, la notte, e se sentiva il marito russare, nessuna musica le sarebbe parsa più dolce.

Vorrei rifiutare le gioie infinite della giornata: le margherite, il mughetto nel vaso inglese, ecc.: per non amare troppo la vita.

Da una ruvida mano siamo spinti / riluttanti animali / scacciati dal calore di una tana / sulle strade ventose.

Dall'ombra
© Einaudi, 1999

Della nostra storia nulla vive se non raccontato

Ritorno a Ponte Stura
© Einaudi, 2000

Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.

Note
Leggi anche le citazioni delle scrittrici e poetesse italiane: Cristina Campo - Alda Merini - Maria Luisa Spaziani