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Il Gioco dei Titoli (da Sfiga all'Ok Corral)

Il gioco dei titoli è una divertente variazione di titoli di film, romanzi, ecc., che ha avuto una notevole diffusione a partire dalla pubblicazione, nel 1998, del libro Sfiga all'Ok Corral per opera di alcuni noti amanti di calembour e giochi di parole: Roberto Benigni (non a caso tra i più colti comici italiani di sempre), Umberto Eco (tra le varie cose, linguista e semiologo) e Stefano Bartezzaghi (enigmista e ludolinguista). 

Il titolo del libro, Sfiga all'Ok Corral, nato da una trovata di Benigni, è già un gioco di parole sul titolo di un noto film western del 1957 diretto da John Sturges: Sfida all'Ok Corral. Il gioco, come si può notare, è abbastanza semplice nella sua impostazione iniziale: consiste nel sostituire, ma anche aggiungere o togliere, una lettera dal titolo di un film o di altre opere note, in modo da dargli un senso diverso, spesso con effetti umoristici. Ma non è tutto: il nuovo titolo deve essere introdotto da una sorta di definizione che lo giustifichi. In questo caso: "Inciampa e cade nel letame in scuderia: Sfiga all'Ok Corral". La parte più difficile del gioco è proprio questa: trovare una definizione arguta e coerente col titolo modificato, che renda il tutto piacevole e divertente da leggere.

Queste le precise istruzioni delle regole del gioco impartite da Umberto Eco nel libro: "L'esercizio consiste nel dare una definizione che sia soddisfatta dal titolo di un film o di un romanzo, in cui sia stata sostituita o eliminata una ed una sola lettera. È consentita qualche eccezione, quando la sostituzione sia di due lettere ma alla pronuncia risulti di un solo fonema, ovvero quando la sostituzione di due lettere produca lo stesso suono del titolo originale". (Ad esempio: Lawrence da rabbia per Lawrence d'Arabia ).

Qui di seguito alcuni di questi giochi sui titoli tratti dal libro Sfiga all'Ok Corral, pubblicato dall'editore Einaudi.
Bianchi e Legnano: Padri di biciclette.
Sfiga all'Ok Corral
© Einaudi - Selezione Aforismario

Il flagello della mucca pazza: Apocalipse Cow.

Bianchi e Legnano: Padri di biciclette.

Fine stagione: A qualcuno piace saldo.

Essere un fan di "Ombre rosse": Amar Ford.

Fila di paparazzi: Processione: reporter.

Rivalità tra attori: Lupi della ribalta. 

Perugine comuniste: Umbre rosse. 

Piccolo strumento di misura: Regoletto. 

Il cinema a luci rosse: Il posto delle fregole.

Felino idiota: Il gatto tardo.

Indossatrice: Zero zero tette.

Miseria e nobiltà: Il barone campante.

Antibagno kafkiano: Il precesso.

Sistema PAL: La cognizione del colore.

Indigestione di Calvino: Le cosmicoliche.

Spedizione Nobile al Polo: Sei personaggi in cerca di aurore.

Libro consigliato da Aforismario
Sfiga all'Ok Corral
Il grande gioco dei titoli
Curatori: Golem; Stefano Bartezzaghi
Editore: Einaudi, 1998

Un libro che è un gioco. In una serata tra amici si possono reinventare pagine e pagine della cinematografia mondiale (e poi della letteratura, del teatro, della musica, dell'arte), modificando una e una sola lettera dei titoli originali. Chi è l'interprete di Io sono un antartico? Che romanzo è L'uovo senza qualità? E come suonerà la melodia di Eleanor Rugby? Si parte da una definizione, per esempio, «vietata l'autopsia» ed ecco il film Non aprite quella morta. Oppure «stupido d'un felino» ed ecco il romanzo Il gatto tardo. Il libro vorrebbe restituire l'atmosfera del gioco collettivo che Paolo Conte ha definito genialmente La grande allusione. Un gioco che è una storia da cinema: dalla prima scena all'ultimo fotogramma, gli interpreti sono i tanti lettori della rivista telematica «Golem» che hanno inviato le loro proposte e hanno preso parte al gioco.

Note