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Citazioni di Miguel de Cervantes dal "Don Chisciotte"

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Miguel de Cervantes (Alcalá de Henares 1547 - Madrid 1616), scrittore, poeta e drammaturgo spagnolo. Cervantes è celebre nel mondo per essere l'autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia, uno dei capolavori della letteratura mondiale di ogni tempo. Per sottolinearne la grandezza, Milan Kundera ha scritto ne "L'arte del romanzo": "Il romanziere non deve render conto a nessuno, tranne che a Cervantes".
le seguenti citazioni di Miguel de Cervantes sono tratte da: Don Chisciotte della Mancia (El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha, 1605-1615), Novelle esemplari (Novelas ejemplares, 1613), Le peripezie di Persile e Sigismonda (Los trabajos de Persiles y Segismunda, 1617).
L’uomo disonorato è peggio che morto. (Miguel de Cervantes)
Immagine: Don Chisciotte della Mancia, di Jules David)
Don Chisciotte della Mancia
El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha, 1605-1615 - Selezione Aforismario

A tutto si rimedia fuorché all'osso del collo scavezzato, e la morte non la si scappa quando l'ora è arrivata.

Abbi il passo lento, parla pacatamente, ma non in modo che paia che tu ascolti te stesso: ogni affettazione è cattiva.

Ben è ragionevole e giusto che Amore venda a caro prezzo le sue glorie, poiché non ha il mondo miglior tesoro: ed è manifesto che tengasi a vile ciò che a vil pregio s'acquista.

Benedetto sia chi inventò il sonno, cappa che copre tutti gli umani pensieri, cibo che toglie la fame, acqua che estingue la sete, fuoco per cui fugge il freddo, freddo che tempra l'ardore, moneta generale con cui tutto si compra, bilancia e peso che rende eguale il re al pastore e il saggio allo zotico.

Chi canta scaccia la pena.

Dio sopporta i cattivi, ma non poi sempre sempre.

Dove c'è musica non può esserci nulla di cattivo.

Dove regna l'invidia non può vivere la virtù, né dove sta la miseria può aver luogo la liberalità. 

Dulcinea non sa né leggere né scrivere, e in tutta la sua vita non ha mai visto la mia scrittura, né alcuna lettera mia, perché il mio e il suo amore son sempre stati platonici, senza mai andar oltre degli onesti sguardi. E anche questi, cosí di tanto in tanto, che potrei veracemente giurare che in dodici anni che son trascorsi dacché l’amo piú della luce di questi occhi, che la terra consumerà, non l’avrò vista in tutto quattro volte, e di queste quattro può darsi che lei non se ne sia accorta nemmeno una che la guardavo.

Gli storici devono essere precisi, veritieri e nient’affatto parziali, e né l’interesse né la paura, né il rancore o la simpatia debbono farli torcere dal cammino della verità, che ha per madre la storia, emula del tempo, deposito dei fatti, testimone del passato, esempio e prudenza del presente, monito del futuro.

I peccatori di talento sono più vicini ad emendarsi che gli stolti.

Il sangue si eredita, ma la virtù si acquista, e la virtù vale di per sé quel che il sangue non vale.

Il sonno non ha in sé altro di cattivo, da quanto ho inteso dire più volte, se non che rassomiglia alla morte, passando poca differenza da uomo morto ad addormentato.

Invidia, radice d'infiniti mali e tarlo delle virtù! Tutti i vizi seco si traggono.

L'amore è un potere troppo forte perché lo si possa vincere altrimenti che con la fuga.

L'amore nella maggior parte dei giovani non è che desiderio; il quale, siccome ha per suo ultimo scopo il piacere, quando arriva ad ottenerlo si soddisfa e finisce, e quel che pareva amore si travisa, perché non può andar oltre il termine che gli pose la natura.

L'ingratitudine è figlia della superbia.
[La ingratitud es hija de la soberbia].

L'onestà è la miglior politica.

L’uomo senza onore è peggio che morto.
[El hombre sin honra peor es que un muerto].

La bocca senza mascellari è come un mulino senza macina, e in molto maggior conto si deve tenere un dente che un diamante.
[La boca sin muelas es como molino sin piedra, y en mucho más se ha de estimar un diente que un diamante].

La bravura quando non si fonda sulla base della prudenza, si chiama temerità, e le prodezze del temerario più si attribuiscono alla buona fortuna che al suo coraggio.

La diligenza è la madre della fortuna.
[La diligencia es la madre de la buena ventura].

La donna è di vetro, e quindi non si deve far la prova se si possa rompere o no, perché tutto può essere. Ma è più facile che si rompa, e quindi sarebbe una pazzia esporre al rischio di rompersi ciò che, dopo, non si può più accomodare.

La libertà è uno dei doni più preziosi dal cielo concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per l'onore, si può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il peggior male che possa arrivare agli uomini.

La malinconia non è fatta né per le bestie né per gli uomini: ma se questi vi si abbandonano disperatamente, diventano bestie.

La miglior salsa del mondo è la fame.

La penna è la lingua dell'anima.

La ragione dell’irragionevole torto che alla mia ragione vien fatto, mortifica in tal modo la mia ragione, che con ragione mi dolgo della vostra bellezza.
[La razón de la sinrazón que a mi razón se hace, de tal manera mi razón enflaquece, que con razón me quejo de la vuestra fermosura]. 

La virtù è più perseguitata dai tristi che amata dai buoni. 

Malanno ben venuto se arriverà solo!

Mangia poco a pranzo e meno ancora a cena, che la salute di tutto il corpo si costruisce nel laboratorio dello stomaco.

Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore.

Nel mondo non c'è che due razze, diceva mia nonna, quella di chi ha e quella di chi non ha.

Nessun limite eccetto il cielo.
[Por límite el cielo].

Non c’è amore sprecato.

Non c’è nulla di peggio che cantare tra le pene.

Non domandare per grazia quello che puoi ottenere per forza.

Non fugge chi si ritira.

Non si dà proverbio che non sia vero, perché tutti contengono sentenze tratte dall'esperienza, madre di tutto il sapere. Verissimo è poi quello che dice: dove una porta si serra, un'altra se ne apre.

Oh, invidia, radice di mali infiniti e tarlo delle virtù!

Ognuno è come il cielo l'ha fatto, e qualche volta molto peggio.

Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o nessuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più sottile malizia.

Posiamo mai avere troppo di una cosa buona?

Predica bene chi vive bene. 

Questo è naturale istinto nelle donne, sprezzar chi le ama, e amar chi le odia.

Questo mio padrone ho visto da mille prove che è un matto da legare, e anche io, del resto, non gli rimango punto indietro, perché, se è vero il proverbio che dice «dimmi con chi vai e ti dirò chi sei» e l'altro «non donde nasci, ma donde pasci», sono più matto di lui perché lo seguo e lo servo.

Se della virtù ti farai un modello e ti pregerai delle azioni eccellenti, non avrai invidia dei principi e dei signori: perché il sangue si eredita e la virtù si acquista: e questa basta da per sé sola, ciò che non può dirsi della nobiltà. 

Sii breve, che un discorso lungo non può mai dar piacere. 

Sii misurato nel bere, considerando che il troppo vino non sa serbare i segreti né mantenere le promesse.

Un uomo non è da più di altro uomo, quando non fa più di un altro.

Vendette giuste non ne esistono.
La ragione della non-ragione che si mostra alla mia ragione,
sminuisce la mia ragione. (Miguel de Cervantes)
Novelle esemplari
Novelas ejemplares, 1613 - Selezione Aforismario

Diffida del bue davanti, della mula dietro, del monaco da tutte le parti.

L'uomo è di fuoco, la donna di stoppa, il diavolo arriva e soffia.

Trenta monaci e il loro abate non possono far ragliare un asino contro la sua volontà.

Le peripezie di Persile e Sigismonda
Los trabajos de Persiles y Segismunda, 1617 (postumo) - Selezione Aforismario

Due volte sciocco colui che, svelando un segreto a un altro, gli chiede caldamente di non svelarlo a nessuno.

Non c'è buon ragionamento che sembri tale quando è troppo lungo.

Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.

Un pentimento sincero è la miglior medicina per le malattie dell'anima.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Asino sei, asino sarai, e asino morirai prima che tu t'accorga di essere una bestia.

Le ingiurie sono sempre grandi ragioni per coloro che non ne hanno.

Un salto oltre la siepe vale più delle preghiere dei giusti.

Vale più una parola al momento giusto che cento nel momento sbagliato.

Libro di Cervantes consigliato
Don Chisciotte della Mancha 
Traduzione: L. Falzone 
Editore: Garzanti, 2007 

"A questo punto scoprirono trenta o quaranta mulini a vento che si trovano in quella campagna, e non appena don Chisciotte li vide, disse al suo scudiero:
– La fortuna va incamminando le nostre cose assai meglio di quanto potremmo desiderarlo, perché guarda lí, amico Sancio Panza, che ci si mostrano trenta e piú smisurati giganti, con i quali ho intenzione di azzuffarmi e di ucciderli tutti, cosí con le loro spoglie cominceremo a arricchirci, che questa è buona guerra, ed è fare un servizio a Dio togliere questa mala semenza dalla faccia della terra.
– Che giganti? – disse Sancio Panza.
– Quelli che vedi là – rispose il suo padrone – dalle smisurate braccia; e ce n’è alcuni che arrivano ad averle lunghe due leghe.
– Badi la signoria vostra – osservò Sancio – che quelli che si vedono là non son giganti ma mulini a vento, e ciò che in essi paiono le braccia, son le pale che girate dal vento fanno andare la pietra del mulino.
– Si vede bene – disse don Chisciotte – che non te n’intendi d’avventure; quelli sono giganti; e se hai paura, levati di qua, e mettiti a pregare, mentre io entrerò con essi in aspra e disugual tenzone.
E cosí dicendo, diede di sprone al suo cavallo Ronzinante, senza far caso a ciò che gli gridava Sancio Panza...".
Capolavoro della letteratura mondiale, Don Chisciotte inaugura la grande stagione del romanzo moderno. Scritto con l'intento di parodiare i libri di cavalleria, narra le gesta di un nobile hidalgo spagnolo, idealista e folle, e del suo fido scudiero Sancho Panza, dal tenace e realistico buon senso. Sul filo di vicende grottesche e sconclusionate dominate dall'animo visionario del protagonista, i due vanno verso "un destino di sconfitta e di smentita". Ma dietro una realtà disincantata e triste, permane nel romanzo un sorriso di saggezza, che guarda a tutte le illusioni con animo sereno, non ripudiandone nessuna, perché tutte sono proprie dell'uomo.