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Aforismi, frasi e battute di Gioele Dix

Selezione di aforismi, frasi e battute divertenti di Gioele Dix, nome d'arte di David Ottolenghi (Milano 1956), attore, comico e regista teatrale italiano. Le seguenti citazioni di Gioele Dix sono tratte da:  La Bibbia ha (quasi) sempre ragione (Mondadori 2003) e Manuale dell'automobilista incazzato (Mondadori 2007).
Io sono un automobilista. Ed essendo un automobilista sono sempre,
costantemente incazzato come una bestia. (Gioele Dix)
La Bibbia ha (quasi) sempre ragione
© Mondadori 2003 - Selezione Aforismario

È scritto proprio all'inizio della Genesi, nel primo racconto della creazione: Dio creò il mondo in sei giorni. Non dubito che sia andata così, però lo trovo molto strano. Non capisco perché il Padreterno abbia impiegato quasi una settimana per un’impresa, sulla carta, assolutamente ridicola per Lui.

Il Padreterno è della vecchia scuola educativa, è un padre all'antica, di quelli che, ai figli che domandano perché, rispondono soltanto: «Perché no!». L’unica variante possibile è: «Perché ho detto di no!». Ma se sono in vena di parlare è: «Perché quando è no, è no!».)

Nel disegno sacro di Dio, l’uomo e la donna sono fatti per diventare una carne sola. Più chiaro di così! Alla faccia di chi nega al sesso la benedizione che si merita.

Se qualcuno ti sta veramente a cuore, non puoi (forse non devi) evitare di conoscerlo a fondo, soprattutto nelle sue parti più oscure.

Manuale dell'automobilista incazzato
© Mondadori 2007 - Selezione Aforismario

Ci sono padri - le mamme non lo farebbero mai - che tengono i loro bimbi davanti al volante e li fanno guidare come dei deficienti. Non i bambini, i padri.

Destino beffardo del comico che, come si sa, si nutre di ciò che va storto e spesso diventa malinconico e serio, senza nemmeno volerlo.

Gli innamorati si illudono sempre che il loro amore non sia nato per una coincidenza fortuita.

Il mondo del traffico obbedisce a ruvide norme non scritte, che bandiscono ogni forma di compiacimento e complicità. Chi è forte ottiene rispetto, ma niente di più. Mica siamo boy-scout.

Il negato. È l’automobilista unanimemente riconosciuto per una sola essenziale caratteristica: non sa guidare, ma continua a guidare lo stesso. Ha ottenuto la patente per pura combinazione e non è mai migliorato, neanche un po’. In compenso, è convinto di cavarsela più che bene.

La statistica − scienza irritante, ma logica

Il fai da te è un sistema che consente, a fronte di uno sconto irrisorio, di imbrattarsi le mani e far colare il carburante risparmiato lungo la fiancata dell’auto.

Si ringiovanisce ogni giorno e si invecchia di colpo.

Noi automobilisti non pensiamo altro che al nostro stretto bisogno, ci spazientiamo in un secondo quando qualcosa ci crea fastidio e non facciamo mai lo sforzo di provare a capire che cosa succede al di là del nostro parabrezza.

Siamo in una società di mercato e ognuno di noi compra o vende qualcosa.

Stare incolonnati per ore è un’esperienza dura e dolorosa, alla quale nemmeno i più previdenti e fortunati automobilisti riescono a sfuggire almeno una volta nella vita. Mentre la maggioranza di noi ci finisce in mezzo mediamente due volte al giorno.

Chiunque di noi è ben disposto a pagare quando ha parcheggiato. Il problema è trovare il parcheggio.

La ricerca del parcheggio è una lotta famelica e senza quartiere. Nel senso che si è ormai disposti anche a cambiare quartiere, pur di risolvere il problema. Ma tanto non serve, non si posteggia né nel proprio, né in quelli degli altri.

Il parcheggio per l’automobilista non è un problema, è il problema.

L’automobile rende l’uomo più solo e più libero, ma è solo il parcheggio che lo libera dall’automobile.

In doppia fila, non si trova più un buco. Il parcheggio in tripla fila è la nuova, agghiacciante frontiera.

Nel mondo ci sono più auto che posti-auto. Non è una questione di spazio fisico, perché in tante aree geografiche parcheggiare si può, però non conviene. Trasferirsi in un deserto - ad esempio - risolverebbe soltanto a metà: ottimo parcheggio, ma vita sociale azzerata.

Parcheggiare sul marciapiede è un atto odioso ed estremo. Ma spesso è l’unica soluzione possibile. Tanto che ormai, in molte città d’Italia, è non solo permesso, ma addirittura obbligatorio.

Stabilito che il posteggio sul marciapiede è un’operazione a rischio, bisogna attrezzarsi a compierla con un approccio psicologico del tutto speciale. La parola d’ordine è: disinvoltura. Se l’automobilista si mostra sufficientemente sicuro di sé, il più è fatto.

Parcheggiatore abusivo. È un noto e antico mestiere che si svolge per strada, come quello ancora più noto e più antico del mondo. Con la differenza che la prestazione fornita dal parcheggiatore abusivo non procura alcun godimento.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Io sono un automobilista. Ed essendo un automobilista sono sempre, costantemente, incazzato come una bestia.

C’è gente che si sente in diritto di darti comunque del tu. Come quando entri nei negozi di jeans. “Ciao, dimmi!” “Ma chi ti ha mai visto?”

E tutti a dirmi: “E rilassati ogni tanto! Ma nel weekend non hai staccato la spina, non hai ricaricato le batterie?” Allora: a parte che se stacco la spina, mi dovete dire come cazzo faccio a ricaricare le batterie…

La tipica frase: “Ah, se io ho un difetto è essere sincero; io dico sempre quello che penso” merita la seguente risposta: “Ma dato che pensi delle cazzate, preferirei che tu fossi bugiardo”.

Libro di Gioele Dix consigliato
Manuale dell'automobilista incazzato
Editore: Mondadori 2014

In questo mondo dove ci si muove sempre di più e sempre peggio, arrivano puntuali le spassose arrabbiature dell'automobilista Gioele Dix. Brevi e pungenti monologhi, densi di riflessioni fra l'arrabbiato e il divertito, pieni di battute capaci di sdrammatizzare le assurde situazioni comuni a tutti gli automobilisti che sono condannati a viaggiare sulle strade italiane. Anche Dix è costretto a ore di colonna sulle tangenziali, è orfano di un parcheggio anche a pagamento, viene multato per ragioni impossibili, ed è diventato un collezionista di punti altrui per la sua patente martoriata da autovelox e vigili superzelanti. Per fortuna, con grande senso dell'umorismo, Dix riesce a trasformare situazioni di arrabbiatura comune in altrettante occasioni di divertimento.