Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Frasi e citazioni di Melissa Panarello

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Melissa Panarello, conosciuta meglio con lo pseudonimo di Melissa P. (Catania 1985), scrittrice italiana. Melissa Panarello ha esordito come scrittrice nel 2003, a soli 17 anni, con il romanzo erotico autobiografico 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, diventato in breve tempo un successo editoriale e tradotto in più di 40 lingue. Nel 2005, dal libro è stato tratto anche un film, diretto da Luca Guadagnino, intitolato Melissa P.

Le seguenti citazioni di Melissa Panarello sono tratte, oltre che da 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, da: L'odore del tuo respiro (2005), In nome dell'amore (2006), In Italia si chiama amore (2011).
Tu sei un fiore, non lasciare che ti calpestino più.
(Melissa Panarello)
100 colpi di spazzola prima di andare a dormire
© Fazi 2003 - Selezione Aforismario

A volte anche le strade sbagliate possono essere giuste, o viceversa. L'importante è seguire noi stessi e i nostri sogni, perché solo se riusciremo a fare questo potremo dire di avere scelto bene per noi.

Ero intenta ad osservare un moscone che sbatteva contro la lampadina appesa al soffitto producendo un rumore fastidioso e ho pensato che la gente sbatte convulsamente contro il mondo allo stesso modo di quello stupido animale: crea rumore, scompiglio, ronza intorno alle cose senza mai poterle afferrare completamente; qualche volta confonde un desiderio con una trappola e ci rimane stecchita, marcendo sotto il riflettore blu dentro la gabbia.

Giorno per giorno va avanti così, salvo qualche telefonata improvvisa dell’angelo presuntuoso e dei suoi diavoli; in quel caso mi vesto come meglio posso, mi tolgo gli abiti da diligente studentessa e indosso quelli della donna che fa impazzire gli uomini. Li ringrazio perché mi danno la possibilità di staccarmi dal grigiore ed essere qualcosa di diverso.

Il mio cuore è stato rinchiuso in una cella gelata ed era pericoloso distruggerla con un colpo deciso: il cuore ne sarebbe rimasto intaccato per sempre.

Il mio cuore ... non ricordavo di averne uno. Forse non l'ho mai saputo.

Io volevo ancora violenza, violenza fino a non poterne più. Mi sono abituata, forse non posso più farne a meno; mi sembrerebbe strano se un giorno la dolcezza e la tenerezza venissero a bussare alla mia porta e mi chiedessero di entrare. La violenza mi uccide, mi logora, mi sporca e si nutre di me, ma con e per essa sopravvivo, di lei mi nutro.

L'inverno mi appesantisce in tutti i sensi. Le giornate sono così uguali e così monotone da non riuscire più a sopportarle.

Le incrostazioni sono dure a togliersi dal cuore. Ma forse il cuore può pulsare così tanto da rompere in mille pezzi la corazza che lo circonda.

Non sono un mistero le forme di una donna adulta; ma, come una foresta inestricabile, i peli nascondono il Segreto e lo celano agli occhi.

Non ho ancora pensato a come sarà la mia prima volta e molto probabilmente non ci penserò mai, voglio solo viverla e, se posso, averne un ricordo per sempre bello che mi accompagnerà nei momenti più tristi della mia vita.

Non sono mai stata cinica, no. Semplicemente mai nessuno mi ha insegnato a far venir fuori l'amore che tenevo dentro nascosto, celato a tutti. Era da qualche parte, bisognava scovarlo...

Quando sto a casa mi collego a internet. Cerco, esploro. Cerco tutto ciò che mi eccita e mi fa stare male nello stesso tempo. Cerco l'eccitazione che nasce dall'umiliazione. Cerco l'annichilimento. Cerco gli individui più bizzarri, quelli che mi inviano foto sadomaso, quelli che mi trattano da vera puttana. Quelli che vogliono scaricare. Rabbia, sperma, angosce, paure. Io non sono diversa da loro.

Tu sei un fiore, non lasciare che ti calpestino più.

So benissimo che talvolta il diavolo si presenta sotto false spoglie e manifesta la sua identità solo dopo averti conquistata. Prima ti guarda con occhi verdi e luccicanti, poi ti sorride bonariamente, ti dà un bacio lieve sul collo e dopo t'inghiotte.

L'odore del tuo respiro
© Fazi 2005 - Selezione Aforismario

Io ho bisogno di guardare la vita che ho dentro, questa vita buia e disconnessa da tutte le altre, ho bisogno di vivere dentro di me, perché all'infuori di me non esiste nessuno che riesca a farmi vivere.

Ringrazio tutti coloro che mi odiano, perché è grazie a loro che io mi amo di più.

In nome dell'amore
© Fazi 2006 - Selezione Aforismario

Ci chiamano giusti solo quando assecondiamo le speranze e i progetti dei potenti, della Chiesa in primis. Ci chiamano giusti solo se consumiamo, solo se produciamo, solo se mettiamo al mondo dei figli che saranno anche loro consumatori e produttori. Non ci hanno mai chiamati giusti perché capaci di amare.

È imbarazzante vedere come il Catechismo della Chiesa Cattolica, nella sezione riservata ai principali peccati contro la castità, affianchi con distinzioni appena percepibili pratiche così differenti come, fra le altre, gli atti omosessuali e lo stupro. Dunque un omosessuale che ha relazioni affettive e sane dovrà bruciare all'inferno come uno stupratore che scarica i propri ormoni sulla prima innocente che passa per strada?

Il sesso è l'atto più intimo fra due persone che si concedono l'una all'altra mostrando di sé ora i lati positivi, ora quelli negativi.

Il sesso è un puro fatto di desideri. Creare desideri fittizi è altrettanto sbagliato quanto reprimerli, secondo me. Quindi basta con le imposizioni e con il dichiarare cosa è giusto e cosa è sbagliato: che le donne e gli uomini siano liberi di decidere se concedersi o non concedersi, se donare o non donare.

Il sesso fa conoscere le bellezze e le brutture della vita, indistintamente.

Il sesso mi ha insegnato che cos'è la vita.

Io credo davvero che amare liberamente sia la forma più alta di libertà, e che le unioni libere, le convivenze, le coppie di fatto non ledano la dignità di chi preferisce questo tipo di rapporto né quella di coloro che scelgono il matrimonio come sigillo alla propria unione. Non riesco a non pensare che, qualsiasi forma assuma, l'amore non è mai contrario alle leggi naturali, e che la natura ordina il mondo seguendo le leggi dell'amore.

L'adolescenza è un periodo di grandi ideali, forse confusi ma comunque forti e sinceri, un periodo in cui l'essere umano tenta di penetrare in quella fortezza che è il mondo degli adulti e per questo s'impegna a compiere imprese ben più ardue di quanto si immagini. È per questo che spesso gli adolescenti si preoccupano delle sorti del mondo, si occupano di ecologia, fanno volontariato, partecipano a manifestazioni politiche più di quanto possa mai fare un adulto.

La gente onesta non è solo quella che lavora, la gente onestà è anche quella che intesse rapporti personali sinceri e privi di qualsiasi pregiudizio.

La repressione non solo produce mostri bavosi, non solo può indurre a compiere atti estremi e violenti (come stupri e molestie) quegli uomini e quelle donne deboli che si sono visti costretti a seguire certe regole volute dalla Chiesa; la repressione impedisce che ci sia una giusta e chiara informazione sessuale che eviterebbe, tra l'altro, cose a cui la stessa Chiesa si oppone, come l'aborto e la trasmissione di malattie.

Non abbassare mai la cresta, continuare anche quando va tutto storto, essere determinata a inseguire sempre lo scopo che ti sei prefissa. E cercare, cercare, finché non avrai trovato quello che cercavi.

Ospitare la morte dentro il proprio corpo è quanto di più traumatico possa capitare nella vita di una donna. La scelta non è mai presa a cuor leggero, non è mai frutto di una riflessione durata una notte. È una scelta ragionata e sofferta e, tuttavia, a volte necessaria.

Quel famoso Dio che mi aveva accompagnato durante l'infanzia, che sentivo come un peso ovunque andassi e qualsiasi cosa facessi, era improvvisamente scomparso durante i miei dodici anni, quando mi resi conto di non avere alcun bisogno di credere in qualcosa di superiore e divino, che mi bastava credere nella vita e nelle persone che mi circondavano e mi amavano di un amore terreno.

Un adolescente desidera piacere, amare e lasciarsi amare, vivere con intensità tutte quelle piccole cose che in una giornata comune in una comune cittadina di provincia ti vengono offerte.

Un quindicenne non può frenare la corsa al piacere, non può tenere chiusa la porta del desiderio, perché è nella sua natura rincorrere il piacere e desiderare le cose belle e soddisfacenti, e negare tutto questo equivale a negare la natura stessa dell'uomo.

In Italia si chiama amore
© Bompiani 2011 - Selezione Aforismario

Il sesso è la cartina di tornasole di una società: racconta gli individui, la loro specificità, rivela i difetti e le virtù di ogni esistenza. Se però viene ingoiato e consumato come un pasto da fast food, non solo se ne perde il gusto essenziale, ma si fatica a comprendere tanto la propria sessualità quanto quella altrui.

La paura genera mostri, e più i ragazzi sono impauriti dagli ordini, dalle regole e dai cattivi sentimenti degli adulti, meno sono disposti a raccogliere la gioia che il sesso appena scoperto intende loro consegnare. Si troveranno così a inseguire la trasgressione, la storia bugiarda che i grandi hanno inventato come reazione alla legge divina.

Non c'è niente di promiscuo nell'atteggiamento sessuale degli adolescenti, non più di quanto ce ne sia in quello degli adulti. La differenza è che loro lo fanno in maniera molto più rumorosa, più goffa, con tutto il coraggio e l'impudicizia della giovinezza.

Perché il corpo può essere esibito, mentre vige il divieto di raccontarlo? Cosa c'è di indicibile sul corpo, così indicibile che nemmeno il corpo stesso riesce a dire?

Pur avendo perso eleganza e grazia, l'Italia di oggi non ha tuttavia acquisito una maggiore libertà sessuale. Un tempo, almeno, l'ipocrisia aveva una veste adeguata. Oggi invece è un'ipocrisia scollacciata, travestita da libertà.

Siamo tutti vittime di un razzismo dell'immagine, laddove a una molteplicità di attitudini, desideri, gusti e criteri estetici, si contrappone l'unicità della forma e dell'immagine plastica delle vallette televisive, presentate come prive di intelletto anche quando non lo sono. Oppure, al contrario, i dibattiti politici e culturali sono affidati a donne estremamente intelligenti e capaci che, per paura di essere confuse con le vallette, rinunciano a qualsiasi forma di seduzione, regalandoci un'immagine di donna forte e determinata poco disposta a compiacere il maschio. In realtà esiste una via di mezzo fra valletta e donna impegnata, ma la televisione e chi fa televisione sembra non farci caso.

Solo dove il senso del peccato è vivo e forte possono esistere lo scandalo e la trasgressione. E il nostro è il paese degli scandali, delle trasgressioni che occupano gli appartamenti delle periferie così come i dorati palazzi del potere. È il paese degli esibizionisti che rispondono alla larga richiesta di un numerosissimo popolo di guardoni.

Vecchi e bambine, femmine e maschi, potenti e precarie, giornalisti e vallette si succhiano il sangue a vicenda, saccheggiando all'eros, al desiderio, all'amore e all'indipendenza il loro valore primario: la possibilità di scegliere, la gioia di essere scelti e la soddisfazione di essere corrisposti.

Forse è tempo che la televisione smetta di pretendere di educarci alla bellezza, insinuandola nelle nostre case con tanta violenza, senza perdono. Dobbiamo tutti attrezzarci affinché dalle nostre case la bellezza esploda. Un big bang d'amore, erotismo, grazia, compassione, tolleranza. Diventare noi, tutti noi, tutori dell'eros, coloro che ne conservano il suo istinto originario. Strappare lo scettro ai finti liberati, regnando ognuno nella propria esistenza come individui liberi, insostituibili, speciali e, per questo, immensamente erotici.

Frasi da interviste

Il sesso è un fatto di corpo, non di mente. La mente viene prima, con la conoscenza della persona, con lo scambio degli sguardi. Ma a letto si è pelle e sudore, non sinapsi e neuroni.

Io sono una fan della pornografia, non di certo dell'erotismo. Lo trovo subdolo, falso, pudico. La pornografia è invece l'arte vera e sincera per eccellenza, che mostra tutto senza vergogna, senza sovrastrutture.

La pornografia non contempla l'etica, solo l'estetica. E mi piace per questo.

Libro di Melissa Panarello
100 colpi di spazzola prima di andare a dormire
Autrice: Melissa P.
Editore: Fazi, 2003

Sedici anni, un diario, la scoperta di un mondo nuovo e diverso: il proprio corpo di adolescente, il viaggio alla ricerca di sé attraverso il sesso, il desiderio di afferrare quel sentimento sempre imprendibile che è l'amore. E poi l'illusione di trovarlo in molti letti, in molti corpi, in case sconosciute con uomini che non la amano. Per Melissa tutto comincia con la sua prima volta: in quel momento capisce, o si illude di capire, che gli uomini non desiderano gustare l'essenza di una donna, non sono in grado di amare prescindendo dal corpo. Per questo Melissa il proprio corpo lo concede a chiunque lo chieda, per questo si dà speranzosa che qualcuno, guardandola negli occhi, si accorga della sua sete d'amore, finendo però in un tunnel oscuro e sporco, di umiliazione e dolore, in cui rischierà di perdere per sempre quello che ha di più prezioso: se stessa. Lirico e sconvolgente, duro e romantico, 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire è il debutto italiano più forte e sorprendente degli ultimi anni.