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Aforismi, frasi e citazioni su Tropea

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni su Tropea, cittadina e centro turistico calabrese in provincia di Vibo Valentia, con poco più di 6.000 abitanti. Per lo splendore delle sue spiagge e per la bellezza del suo centro storico, Tropea è denominata la Perla del Tirreno. Nel 2021, è stata proclamata Borgo dei Borghi, manifestazione che ogni anno premia il borgo più bello e caratteristico d'Italia.

L'origine del nome "Tropea" non è certa; come scrive Francesco Barritta: "Il nome stesso di Tropea potrebbe avere origine greca, forse a causa dell'erezione di "tropaia" (trofei) in punti ben in vista dal mare in onore di Zeus Tropaìos (il cui culto è attestato nei pressi di Ipponion). Altre leggende legherebbero il nome di Tropea al Tropaia, il vento che spira dal mare verso la terra. Ancor oggi i marinai locali definiscono "tropèe" i vortici improvvisi che possono causare problemi durante la navigazione". [I personaggi di Tropea e dintorni, 2014].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla Calabria e i Calabresi. [I link sono in fondo alla pagina].
Ho voglia di partire. Un viaggio vero. Un viaggio in macchina,
on una ragazza... Andrei a sud. Magari in Calabria, a Tropea... (Vasco Rossi)
Ieri siamo giunti nella piccola e graziosa città di Tropea. Questo paese mi rapisce: realizza tutto ciò che avevo immaginato a proposito dei luoghi e del cielo del Mezzogiorno. 
Astolphe De Custine, Lettere dalla Calabria, 1830

La città è bellissima. È edificata su una roccia che si avanza nel mare. A pochissima distanza, un'altra roccia, più piccola, forma un isolotto pittoresco: lassù si è costruito un eremo e si è installata una batteria di cannoni. 
Astolphe De Custine, Lettere dalla Calabria, 1830

Credo che Tropea, con le sue mura, le sue torri in degrado, le sue porte, la sua spiaggia sabbiosa, assomigli alle città della Siria. L'aspetto di questa fortezza, collocata in mezzo al Mediterraneo, ha qualcosa di storico. Entrandoci, mi credetti a Rodi o a S. Giovanni d'Acri c i miei occhi cercavano lo stendardo del re di Gerusalemme o dei cavalieri di San Giovanni!
Astolphe De Custine, Lettere dalla Calabria, 1830

Mi sono interrotto un attimo, solo il tempo di guardarmi attorno. Non oso continuare a scrivere. Come ci si può permettere di descrivere un tale paese? Ammirare e tacere: ecco cosa può fare un uomo davanti alle bellezze del creato. 
Astolphe De Custine, Lettere dalla Calabria, 1830

Amo Tropea! / Che adagiata come dolce fanciulla / sulla rupe silenziosa, / intreccia teneri canti con le onde del mare cristallino / e dolci melodie s'innalzano/ verso il manto di cielo / sempre azzurro / che si stende sul suo capo. / Amo le sue bianche spiagge / baciate dal sole / che scintillano come schegge / di puri diamanti. / Amo i suoi vicoli stretti / e le sue case che racchiudono / tra le mura storie di fate, / folletti e di amanti / sussurrate al cuore /  con fantastiche memorie. / Amo Tropea.
Vittoria Saccà, Amo Tropea, in  All’ombra delle ali, 2013

Tropea, bella e affascinate in estate, che diventa chiassosa e spensierata sotto il caldo sole e le serate festose; che in inverno, invece, chiude le sue mura, e silenziosa e solitaria aspetta il ritorno delle belle stagioni,
Vittoria Saccà, in Francesco Barritta, I personaggi di Tropea e dintorni, 2014

Consiglierei a chi volesse iniziare bene da un punto costiero della Calabria un giro per questa regione così meravigliosa nei suoi aspetti naturali e così densa di richiami ad una storia lunghissima e complessa, di recarsi senz'altro nel tardo aprile o nel maggio a Tropea, minuscola e splendida gemma incastonata - l'immagine è vecchissima ma è sempre buona, e in questo caso risponde perfettamente alla realtà di bellezza e di luce che vuole esprimere -nella fronte marina del breve anello perimetrale dell'altopiano vibonese.
Giuseppe Isnardi, Calabria geo-antropica, 2014

Tropea, per la fusione gentile che presenta di quasi tutti gli svariati elementi di natura, di arte e di storia che formano il fascino particolare del turismo calabrese, è una mirabile introduzione all'itinerario di marine e di altipiani, di steppe fiorite e di boschi e giardini.
Giuseppe Isnardi, Calabria geo-antropica, 2014

Ho voglia di partire. Un viaggio vero. Un viaggio in macchina, con una ragazza. Dovrebbe essere lungo, almeno sei, sette ore. Starei zitto, ascolterei la musica in silenzio. Parlerei solo quando c’è proprio bisogno di dire qualcosa. Ogni tanto, magari, se mi viene le stringerei la mano. Andrei a sud. Magari in Calabria, a Tropea, dove sono stato una volta da ragazzo.
Vasco Rossi, La versione di Vasco, 2011

Infuriano le ferie. Molly, gaudio magno, si è involata ieri col suo Pandino. Destinazione Tropea. A quest'ora sarà già sul pedalò in compagnia di un vitello qualunque in esubero di ormoni.
Luciana Littizzetto, Col cavolo, 2004

La grande trasformazione di Tropea è avvenuta una quindicina di anni fa. "La cittadina appollaiata su una roccia perpendicolare al di sopra delle nostre teste" (per citare un viaggiatore francese del Settecento) diventò la mecca del popolo con il sacco a pelo, con immensa rabbia dei commercianti locali. "Mangiavano per terra, dormivano all'addiaccio; si baciavano, si spogliavano e si drogavano" ricordano oggi, con l'angoscia di chi descrive un flagello divino. In una libreria del corso principale, il proprietario racconta disgustato: "Non si poteva più nemmeno andare staffacelo sul mare: c'erano loro sdraiati per terra". La soluzione del problema è arrivata in seguito alla decisione di trasformare i molti campeggi in altrettanti villaggi-vacanze. Senza alloggio, malvisti e malridotti, i ragazzi del sacco a pelo hanno cominciato a disertare. Altri, addomesticati da mogli severe e ferie corte, hanno ripiegato sulla Romagna. Al loro posto sono giunte tranquille famiglie di impiegati, che cenano nei ristoranti all'aperto senza rubare le forchette, insieme con bambini che piagnucolano perché vogliono le balene gonfiabili e gli zoccoletti nuovi. Quando hanno visto questi nuovi arrivi, i ristoratori e i negozianti di Tropea hanno capito che era fatta, e si sono abbracciati commossi.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

Delle virtù di questa località sono convinti in molti: si va, come al solito, dagli innamorati ai fanatici.
Beppe Severgnini, ibidem

Tropea, adagiata su un ripiano di arenaria alto sul mare, non è stata assassinata dai costruttori come buona parte delle località marine della Calabria.
Beppe Severgnini, ibidem

I guai di Tropea, in fondo, sono guai minori: in ogni porta c'è un negozio; in ogni cortile, un ristorante; in ogni via, un ingorgo, anche perché le vie sono più strette delle automobili.
Beppe Severgnini, ibidem

Nella baia di Riace - dove sono riusciti perfino a costruire due stabilimenti balneari e due parcheggi senza combinare disastri - è possibile far colazione in un ristorante semivuoto guardando il mare verdeazzurro che sbuca tra le foglie, come in una vecchia cartolina.
Beppe Severgnini, ibidem

Ai principi tedeschi, di solito, importa poco delle fogne italiane. Quando però le fogne italiane sporcano il mare, e davanti al mare sta un albergo, e quell'albergo è il loro albergo, allora i principi tedeschi si preoccupano. È accaduto a Tropea: il principe Hermann von Sachsen, proprietario dell'hotel Rocca Nettuno, ha messo mano al libretto degli assegni per aggiustare il depuratore comunale che non funzionava. L'acqua del mare, dicono, da quel giorno è migliorata. L'umore del nobiluomo, anche.
Beppe Severgnini, ibidem

Le spiagge sotto l'abitato hanno sofferto a causa del depuratore in avaria, ma quelle più distanti rimangono deliziose, e la ricchezza della vegetazione permette a un milanese di riconoscere almeno sette specie di piante: agavi, eucalipti, fichi d'India, pini, palme, oleandri e bouganvillee.
Beppe Severgnini, ibidem

Tropea è rimasta un bel posto, in altre parole, e lo rimarrà, soprattutto se gli amministratori locali capiranno che i depuratori vanno aggiustati senza aspettare l'arrivo dei principi, come nelle favole.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

Nella splendida Costa degli Dei è incastonata una perla preziosa famosa in tutto il mondo, luogo di antichissime leggende e di storia millenaria, il suo nome è Tropea.
Salvatore Tripaldi, su Tropea Biz

Sulla costa occidentale della Calabria, Tropea è una delle mete italiane più amate. Il suo centro storico costruito su di una scogliera, le splendide spiagge, una cucina ricca di prodotti tipici: tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica, capace di conquistare i cuori di turisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Anonimo, su Si Viaggia

Tropea: uno dei più bei luoghi del sud Italia.
Anonimo, su Si Viaggia

Tropea è, prima di tutto, una località di mare. Tante sono le sue spiagge, e ognuna è caratterizzata da una qualche particolarità. C’è quella più suggestiva, la spiaggia della Rotonda, con un panorama mozzafiato regalato dalla rupe a strapiombo sul mare; c’è quella più grande, la spiaggia ‘A Linguata, che ha una sabbia bianchissima dinnanzi ad un mare turchese, perfetto per lo snorkeling; e c’è quella romantica, la grotta del Palombaro, che si può raggiungere solo nuotando (o col pedalò) costeggiando l’isolotto.
Anonimo, su Si Viaggia

Perla del Tirreno è il soprannome dato a Tropea. In effetti, le sue spiagge candide sono un paradiso turistico di grande valore.
Anonimo, su Si Viaggia

Tropea non è solo mare: anche il suo centro storico è capace di conquistare i turisti che, qui, arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo. Visitarlo significa fare un salto indietro nel tempo.
Anonimo, su Si Viaggia

Conosciuta per le spiagge candide, le acque cristalline e le suggestive grotte che fanno parte della famosa Costa degli Dei, Tropea è una città che unisce alle sue innumerevoli meraviglie naturali la cura e la valorizzazione attenta del suo immenso patrimonio culturale, tanto da essere stata soprannominata “la piccola Atene della Calabria”.
Anonimo, su Si Viaggia

Carabinieri arrestano un boss della 'ndrangheta sulla spiaggia di Tropea. Per fermarlo hanno dovuto sparare al materassino.
Stefano Andreoli e Alessandro Bonino (a cura di), Spinoza. Una risata vi disseppellirà, 2011

Anche se producete le cipolle rosse più buone del mondo, non sarà facile distinguervi e spuntare un prezzo migliore presso consumatori che sono in grado di apprezzare la differenza. Tutti però conoscono le cipolle di Tropea: l’identificazione con un luogo di produzione, e la relativa certificazione legale, ha consentito ai consumatori di mettere a fuoco le caratteristiche di questa cipolla (molto dolce) e di distinguerla dalle anonime, e meno costose, generiche cipolle rosse nella rete da un chilo.
Dario Bressanini, Le bugie nel carrello, 2013

Note
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