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Aforismi, frasi e battute sulla Cravatta

Raccolta di aforismi, frasi e battute divertenti sulla cravatta, parola che deriva dal francese cravate, da hrvat "croato, croata", in origine nome della sciarpa che nel XVII secolo portavano al collo i cavalieri croati [cfr. Vocabolario Treccani].
La cravatta è un elemento accessorio dell’abbigliamento maschile costituito da una striscia sagomata e modellata, di seta o di altro tessuto, che viene annodata attorno al collo facendola passare sotto il rovescio del colletto della camicia. A volte la cravatta è usata anche dalle donne per rendere più originale il proprio abbigliamento.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla moda, l'abbigliamento, la camicia e la cravatta. [I link sono in fondo alla pagina].
La cravatta di un uomo non dovrebbe mai essere più appariscente di sua moglie.
(John Hughes)
– Presto avremo un bambino.
– Scherzi?
– No, avrò proprio un bambino me l’ha detto il dottore... sarà il mio regalo per Natale!
– Ma a me bastava una cravatta!
Woody Allen, in Prendi i soldi e scappa, 1969

La cravatta soddisfa il desiderio dell’uomo moderno di vestirsi in modo artistico.
[Neckties satisfy modern man's desire to dress in art].
Harry Anderson, citato in Rod Dyer, Ron Spark e Steve Sakai, Fit to be tied, 1987

Di tutti i capi d'abbigliamento, la cravatta è l'unico che appartiene all'uomo, l'unico in cui si trova la sua individualità.
Honoré de Balzac, Fisiologia della toilette, 1830

La cravatta è l'uomo.
[La cravate, c'est l'homme].
Honoré de Balzac, Fisiologia della toilette, 1830

È attraverso [la cravatta] che l'uomo si rivela e si manifesta.
Honoré de Balzac, Fisiologia della toilette, 1830

Una cravatta ben messa si diffonde come uno squisito profumo in tutto l'abbigliamento; essa sta all'abito come il tartufo a una cena.
Honoré de Balzac, Fisiologia della toilette, 1830

Una cravatta ben messa è uno dei tratti del genio che si sentono e si ammirano, ma non si analizzano né si insegnano.
Honoré de Balzac, Fisiologia della toilette, 1830

Una cravatta pulita attrae la zuppa del giorno.
Arthur Bloch [1]

Des Esseintes [2] portava nello scollo della camicia, al posto della cravatta, un mazzo di violette di Parma. Vedrete' tornerà di moda anche questo.
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

− Come mai, la cravatta?
− La lampo dei calzoni è difettosa. Le mutande, troppo strette. L'estremità della cravatta mi copre il pelo sopra l'uccello.
Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia, 1972

La rivoluzione avrà inizio quando si bruceranno le cravatte.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

La barba la portano gli avari per non comprare la cravatta.
Jean Charles [1]

Sin dall'origine dei tempi, Dio ha scelto per noi ogni cosa, finanche le nostre cravatte.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Se un matto mi domandasse a che cosa serve una cravatta, dovrei rispondere: "Assolutamente a niente." Non può dirsi utile neanche per abbellirsi, perché oggigiorno è divenuta addirittura il simbolo della schiavitù, del potere, del distacco. La sua unica utilità si manifesta al ritorno a casa, quando una persona può togliersela, provando la sensazione di essersi liberata da qualcosa che non sa neanche che cosa sia. Ma quella sensazione di sollievo giustifica l'esistenza della cravatta?
Paulo Coelho, Veronika decide di morire, 1998

Una cravatta! Un matto direbbe che porto intorno al collo un pezzo di stoffa colorata, ridicolo, inutile, annodato in maniera complicata, che rende difficili i movimenti della testa e richiede uno sforzo maggiore per far entrare l'aria nei polmoni. Se dovessi distrarmi mentre mi trovo vicino a un ventilatore, potrei morire strangolato da questo pezzo di stoffa.
Paulo Coelho, Veronika decide di morire, 1998

[È normale] portare una striscia di stoffa colorata annodata intorno al collo: non ha alcuna funzione apparente, ma risponde al pomposo nome di "cravatta".
Paulo Coelho, Il vincitore è solo, 2008

Il borghese, quando si tratta di abbinare la cravatta alla camicia, a volte perde il controllo della situazione.
Paolo Costa, Aforismi borghesi, 2007

Feci notare al mio dentista: "Ho i denti gialli". Lui mi rispose: "Ha provato a indossare una cravatta marrone?".
Rodney Dangerfield [1]

Se gli uomini riescono a governano il mondo, perché non riescono a smettere di indossare la cravatta? Credono che sia intelligente cominciare la giornata legandosi un piccolo cappio intorno al collo?
Linda Ellerbee [1]

Il cafone in cravatta. Si mette in cravatta solo in occasioni particolari, si capisce che non la porta mai, e si capisce che fa bene, perché non ha nessun gusto nel portarla, né nell’abbinarla. L’effetto è del contadino vestito a festa: accostamenti improbabili, nodi che sembrano la sveglia del nonno, giacche che cascano così male che sembrano voler scappare anche loro perché per quanto siano brutte sono sempre migliori di chi le porta.
Vittorio Feltri e Massimiliano Parente, Il vero cafone, 2016

Il problema principale non è tanto quello di incravattarsi, bensì quello di scegliere l’oggetto in questione più adatto al proprio abbigliamento. E ciò richiede un lavoro faticoso, talora estenuante. La selezione della cravatta acconcia comporta un esercizio mattutino tale da consumare copiose energie.
Vittorio Feltri e Massimiliano Parente, ibidem

Una raccomandazione: scartare le cravatte larghe come sciarpe. Se le possono permettere solo i venditori di pubblicità televisiva, i peggiori.
Vittorio Feltri e Massimiliano Parente, ibidem

Il nodo è l’anima della cravatta, fa la differenza: se è duro, stretto, incollato al pomo di Adamo è la quintessenza della sciccheria, un tocco inconfondibile di classe; se ha la dimensione di una boule è il distintivo del cafone. L’arte di annodare in modo appropriato si può apprendere se si ha il senso dell’estetica. Altrimenti conviene ripiegare sulla maglia dolcevita.
Vittorio Feltri e Massimiliano Parente, Il vero cafone, 2016

Foto del liceo del papà, primi anni ’70. La decadenza dell’Italia è cominciata quando i bidelli hanno
smesso d’andare a lavorare in cravatta.
Ermanno Ferretti, Per chi suona la campanella, 2011

Nei sogni degli uomini si trova spesso la cravatta come simbolo del pene, certo non solo perché pende giù lunga ed è tipica dell’uomo, ma anche perché la si può scegliere a proprio piacere, libertà questa che la natura nega al corrispettivo reale del simbolo.655 Persone che usano questo simbolo in sogno, nella vita reale fanno spesso grande sfoggio di cravatte e ne posseggono addirittura collezioni.
Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, 1900

Ci dispiace morire anche perché ci dispiace lasciare tanti bei mobili e tante belle cravatte.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

La cravatta di un uomo non dovrebbe mai essere più appariscente di sua moglie.
John Hughes [1]

Le persone ti guardano in modo diverso se indossi un papillon anziché una cravatta.
Dhani Jones [1]

Quando indossi un papillon, ti si aprono le porte. La tua postura è un po' più eretta; le tue spalle sono un po' più indietro; il tuo stile è un po' più dinamico. Si tratta del ristabilimento del gentiluomo.
Dhani Jones [1]

Poco importa la mia l’anima. Ciò che conta è che la mia cravatta non sia storta.
James Joyce (attribuzione incerta - fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Un asino raglia anche in giacca e cravatta.
Stephen King, Il miglio verde, 1996

Le cravatte? Leggerezza o fiducia illimitata: dopotutto possono essere strette in qualsiasi momento.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

Puoi indossare una maschera e dipingerti la faccia / Puoi persino dire di appartenere al genere umano / puoi indossare un colletto e una cravatta / ma c’è una cosa che non puoi nascondere / è quando tu sei marcio dentro.
John Lennon, Crippled Inside, 1971

L'altro giorno in TV elencavano i gesti per sedurre. [...] Per l'uomo, sistemarsi il nodo della cravatta. Uh, se seduce! E se lui ci ha solo una maglietta con su scritto «Gli italiani lo fanno meglio»? Pensateci voi. Porgetegli una cravatta qualsiasi e ditegli: «Caro? Guarda che cos'ho qui per caso. Mettila e vedi di sistemarti il nodo che è un po' lento».
Luciana Littizzetto, Sola come un gambo di sedano, 2001

Non portare più la cravatta è un atto di indipendenza dai vincoli borghesi.
Leo Longanesi, Parliamo dell'elefante, 1947

La linea e il colore sono l’essenza della vita. In un individuo, ho smesso di apprezzare il carattere: ora tutto ciò che ammiro sono i suoi modi, i suoi successi e il suo gusto nello scegliere le cravatte.
H. P. Lovecraft, Lettere, 1915-1937

Robespierre fece ghigliottinare masse di povera gente le cui idee non gli garbavano, ma non avrebbe mai osato uscire di casa senza essere accuratamente rasato, il codino ben incipriato, il busto stretto da un abito impeccabile e il collo fasciato in quell'alta cravatta a triplice giro che è diventata più tardi il simbolo delle convinzioni inflessibili.
Francis de Miomandre, La moda, 1927

Al giorno d’oggi si fa una valigia con l’occhio alla bilancia per non superare il peso consentito in aereo. Se lui aggiunge una cravatta, lei deve rinunciare a un paio di calze.
Paul Morand, Il viaggio, 1927

La cravatta è l'ultimo ponte tra l'uomo e la fantasia, l'ultimo fossato tra l'uomo e la barbarie
Elsa Morante [1]

Ci sono più uomini giudicati per il colore delle loro cravatte che per il valore delle loro azioni.
Andrea Mucciolo, Prendi nota, 2010
Ci sono più uomini giudicati per il colore delle loro cravatte
che per il valore delle loro azioni. (Andrea Mucciolo)
– I venditori se le creano le proprie vittorie! Devi impegnarti di più! Sorridi, santo cielo! Metti una cravatta più bella!
– Me l'hai regalata tu questa.
– Se tu fossi un assicuratore più bravo ne avrei presa una più bella.
Pearl e Lester Nygaard, in Fargo, 2014/...

Complimenti per la cravatta. Ti vesti al buio o hai perso una scommessa?
Paperinik, PKNA - Paperinik New Adventures, 1996-2000

Il paradosso è un'elegantissima cravatta, che, a stringer troppo, diventa un nodo scorsoio.
Pitigrilli (Dino Segre), Dizionario antiballistico, 1953

Era una ragazza molto strana: continuava a dire che avevo una bella cravatta... Ed ero nudo!
Francesco Salvi [1]

La cravatta è un’impiccagione molto chic.
Tiziano Scarpa, Corpo, 2004

Dal nodo di stoffa sopra la mia carotide si diparte una freccia di tessuto che scende lungo il torace e attraversa anche la pancia. La cravatta indica il significato del pomo d’Adamo; avverte le donne che non bisogna fidarsi della faccia di un uomo; indirizza lo sguardo femminile verso il vero volto dei maschi.
Tiziano Scarpa, Corpo, 2004

La cravatta segnala alle donne che quando si presentano in società, i maschi sono costantemente impiccati al proprio sesso. Se ne liberano soltanto quando si spogliano nudi e fanno l’amore.
Tiziano Scarpa, Corpo, 2004

La cravatta è un indicatore segnaletico dell’uccello.
Vittorio Sgarbi, in conversazione, 2019

La cravatta è morta. E noi l’abbiamo uccisa.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

Questi bravi giovanotti combattono le espressioni esterne del vivere borghese e non la sua condannabile ottusità. Credono veramente di essere più liberi senza cravatta: ma è la rinuncia a una libertà. La cravatta è la mia piccola personale libertà esibita esteticamente al mio prossimo: egli esibisca la sua. Ci rispetteremo. Io non voglio sopprimere la cravatta, io voglio che sparisca la violenza, l'obbligo di non portare la cravatta. Voglio anche che la cravatta non sia più il simbolo della rispettabilità, ma voglio che tutti la portino e per tutti sia differente per materiale, colore, foggia, disegno, e sai che arrivo a dire? anche prezzo.
Michele Valori, Posta fatta in casa (a cura di Valentina Tonelli), 2003 (postumo)

Dite a un uomo che vi piace la sua cravatta e vedrete la sua personalità schiudersi come un fiore.
Lucilla Mara de Vescovi [1]

Con un abito da sera e una cravatta bianca, chiunque, anche un agente di cambio, può far credere di essere una persona civile.
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, 1891

Il sentimento va benissimo quando si tratta di scegliere il fiore da mettere all'occhiello. Ma per la cravatta l’essenziale è lo stile. Un bel nodo di cravatta è il primo passo serio nella vita.
Oscar Wilde, Una donna senza importanza, 1893

Le cravatte soffocano il pensiero chiaro.
Lin Yutang [1]

Il nodo sta alla cravatta come il cervello sta all’uomo.
[Le noeud est à la cravate ce que le cerveau est à l'homme].
Anonimo (attribuito a François de La Rochefoucauld)

La prima cosa che chiedi al ristorante è la carta degli smacchiatori. Non t’accontenti, controlli i tovaglioli: li vuoi regolamentari, non di quelli striminziti, che non si lasciano annodare dietro il collo. Nulla va lasciato al caso: gli schizzi di sugo stanno sempre in agguato. È dunque prudente intonarli al colore della tua cravatta. La verde è adatta per il pesto, la rossa con il sugo al pomodoro, la gialla per lo zafferano. Ma a volte il diavolo ci mette lo zampino. Ti sei bardato di un bavaglio lungo fino ai piedi. Hai forchettato una pennetta al pomodoro con estrema cautela, consapevole che è una pietanza temibile per la tua cravatta. Stai per inghiottirla, dai praticamente la cosa per fatta, quando invece lei si districa dalla forchetta e balza con un colpo di reni in un punto esatto del tuo tovagliolo.
Era l’unico buco di tarma su due metri quadri di stoffa resistente. Dell’unico tovagliolo tarmato di tutto il ristorante. Dall'unica tarma tanto casinista da scambiare il cotone per lana. Ma è stato un colpo magnifico, degno di un campione di golf. Una macchia tinta su tinta. Non sei un novellino, ti eri premunito di indossare una cravatta bordeaux. Sbrodolone sì, ma da vero professionista.
Gianni Monduzzi, Salire al cielo fermando le donne in ascensore, 2004

Quando vediamo personaggi tipo Diego Della Valle scendere dal suo jet privato, non è tanto l’aereo che ci impressiona: troppo fuori dalla nostra portata. A interessarci, a turbarci, è la cravatta: così bella! così opulenta! Con quel nodone virile. Se dall'aeromobile siamo esclusi a priori, alla cravatta da VIP però potremmo arrivarci. Il segreto dei VIP non è solo questione di denaro: sta anche nel conoscere gli indirizzi giusti. Cercando con Google scopriamo che quell'accessorio sontuoso è prodotto in quel di Napoli dal cravattificio Marinella. Napoli (un faro, per quanto riguarda l’eleganza maschile; ma noi lo ignoravamo) non è poi così lontana e si fa un salto a comperarla. Che bel negozio! quante cravatte! Purtroppo ci sono dozzine di FLOP arrivati da ogni parte d’Italia prima di te. Tutti in fila, naturalmente. Si deve essere sparsa la voce. Di Della Valle nemmeno l’ombra. Avrà fatto la fila anche lui, quando ha comprato la Supercravatta? Finalmente è il tuo turno; la cravatta è un po’ costosa, ma vuoi mettere l’emozione?... E poi i commessi dei VIP sono così gentili! Il tuo ti spiega con pazienza tutti i segreti del nodo. Spiegazione compresa nel prezzo. Arrivato a casa la indossi. Il nodo è perfetto, doppio Scappino, il disegno è un incanto; eppure lo specchio ti dice che qualcosa non va. Non è la camicia, l’hai comprata a Napoli, in saldo; neanche la giacca... una giacca firmata, acquistata all’outlet. Quello che non va è la tua faccia. Non so cosa accada esattamente, ma è come se addosso a noi i capi si ribellassero. Non collaborano; si mettono di traverso. Probabilmente sono consapevoli di guadagnare prestigio ogni volta che sono indossati da un VIP e di perderlo se si fanno portare a spasso da un FLOP. Per questo si deprimono, intristiscono. Su questo fenomeno si basa la pubblicità. Quell'abito, che su George Clooney stava d’incanto, su di te ha un’aria stanca, abbattuta, gualcita. Non sorride più.
Gianni Monduzzi, Falliti e contenti, 2013

Un turista, che si è perso nel deserto, scorge un beduino e lo supplica di vendergli un po’ d’acqua. «Spiacente» risponde questi «ma io vendo solo cravatte…» Molti chilometri dopo, lo sfortunato viaggiatore incontra un altro beduino al quale rivolge la stessa domanda ricevendo l’identica risposta: «Spiacente, ma io vendo solo cravatte…» Finalmente, dopo un altro bel po’ di chilometri, l’uomo scorge un bar di lusso. Si precipita verso l’entrata, ma viene subito bloccato dal portiere che gli dice in modo burbero: «Niente da fare, signore, non può entrare qui senza cravatta…».
AA.VV, La nuova enciclopedia delle barzellette, 1996

«Sotto c’è il vostro innamorato che vi aspetta» dice il padrone alla domestica, arrivando a casa. «Il signore conosce il mio fidanzato?» chiede sorpresa la ragazza. «No, ma il giovane che sta aspettandovi davanti al portone porta una delle mie cravatte!»
AA.VV, La nuova enciclopedia delle barzellette, 1996

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Des Esseintes: personaggio del romanzo di Joris Karl Huysmans Controcorrente, pubblicato nel 1884 [cfr. citazione di Bufalino].
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Camicia - Giacca - Moda - Abbigliamento