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Frasi e citazioni di Alex Zanardi

Selezione delle frasi più belle e delle citazioni più significative di Alex Zanardi (Bologna 1966), pilota automobilistico, paraciclista e conduttore televisivo italiano. Nel 2001, durante una gara del campionato Champ Car, Zanardi perde improvvisamente il controllo della vettura, che viene centrata dal pilota Alex Tagliani; l'incidente gli costa l'amputazione di entrambi gli arti inferiori. Il grave infortunio non gli impedisce però di proseguire la sua carriera come pilota, e successivamente come paraciclista. [Wikipedia].
Per il suo ottimismo, la sua tenacia e la sua straordinaria capacità di risorgere da una situazione che sembrava disperata, Alex Zanardi è diventato un esempio di vita per tante persone.
Le seguenti frasi di Alex Zanardi sono tratte da articoli, interviste e dai suoi libri: ...però, Zanardi da Castel Maggiore! (2003) e Volevo solo pedalare (2016).
La vita è sempre degna di essere vissuta, e lo sport dà possibilità
incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni.
(Alex Zanardi)
...però, Zanardi da Castel Maggiore!
con Gianluca Gasparini © Baldini Castoldi Dalai Editore, 2003 - Selezione Aforismario

A dispetto del mio essere un po' esibizionista e quasi sbruffone, ho sempre covato l'insicurezza tipica di chi parte da origini umili e da un piccolo paese.

Vedevo i traguardi da raggiungere e i rivali da sfidare come qualcosa di imbattibile. E stata la mia fortuna. Temendo di non essere il migliore, ho sempre rispettato tutti e mi sono preparato più del necessario.

Da piccolo il buio mi piaceva, mentre agli altri faceva paura. Era una forma di spavalderia per combattere i complessi e le incertezze che nascono da bambini.

Ogni occasione era buona per cercare una rivalsa, per mostrare coraggio, dote che in verità non mi è mai mancata.

C'è un momento in cui anche la passione più grande diventa qualcosa di normale, di acquisito.

Ho sempre avuto grande rispetto per i miei avversari e, pur ritenendomi bravo, non ho mai pensato d'essere il migliore. «Il migliore non esiste», diceva sempre mio padre. «Tutti devono imparare da tutti.»

La mia filosofia era sempre stata: «Se ne ho, vado forte in pista e alla fine vengo fuori. Se non ne ho, vado a casa a fare l'idraulico».

La mia mente non si fermava mai, ero completamente dedito al mio lavoro perché era una passione: facevo la doccia pensando all'assetto della mia macchina, baciavo Daniela pensando all'assetto della macchina.

Quando rompi il ghiaccio, a livello psicologico ti senti più forte. Ma ci dev'essere anche qualcosa di soprannaturale che fa girare tutto un po' meglio, che inizia a raddrizzarti le cose.

Quante persone ogni giorno sono vittime di circostanze incredibili finendo per ritrovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato? Io ho corso per una vita e, proprio in quella che poteva rappresentare una delle mie ultime gare, è successo. Era scritto? Era destino? Chi lo sa. E successo e vado avanti con quello che mi resta. Molto contento, peraltro, di essere qui a raccontarlo.

Quando credi di aver conosciuto il male accade qualcosa di ancora più brutto che ti costringe a ridefinirne il concetto.

Che ci crediate o no, non ho mai pianto per quello che mi è successo. Nella vita l'ho fatto spesso, ma non per aver perso le gambe.

Se tieni salda la motivazione dell'uomo la natura può cose che la medicina ignora.

Da giovane pensavo, come molti, che a esser buoni la si prendesse in quel posto, ma non è assolutamente così. Sbagliavo e non rendevo, ma solo per i miei errori di inesperienza. Contano i risultati, e non arrivano perché sei bastardo o perché sei buono ed educato.

Senza gambe, da handicappato, credo di aver dimostrato qualcosa. Di aver fatto sapere a tanti che dietro ogni conquista ci sono spesso soluzioni semplici. Che certi traguardi, una volta raggiunti, possono sembrare magici ma di magico hanno poco.

Io non sono Superman. Sono solo un tipo ottimista, che ha avuto una vita meravigliosa e continua ad averla, perché sa apprezzare quanto di buono rimasto.

Volevo solo pedalare
...ma sono inciampato in una seconda vita.
con Gianluca Gasparini © Rizzoli, 2016 - Selezione Aforismario

C'è un incrocio magico nella vita in cui la forza inizia a calare ma crescono l'esperienza, la capacità di analisi, il giudizio, la reazione, il mantenere la calma ignorando l'emotività ma alimentando comunque il desiderio.

Ciò che ti porta là in alto è la goccia che scava ogni giorno con la fatica quotidiana. Quasi non te ne accorgi, se quella è la strada che hai scelto.

È facile confondere il valore di un obiettivo con la visibilità che ne deriva, è una cosa che succede, e secondo me succede soprattutto agli sportivi, ancor più se diventano campioni. Voglio dire, essere famosi, riconosciuti, è per tanti la finta molla per inseguire una carriera. Ma quando l'ambizione comanda più della passione, a un certo punto ti pianti e in cima non ci arrivi più.

La verità è che il mondo è pieno di persone meravigliose capaci di ispirare gli altri. 

Non è mai troppo tardi, si dice. Ma non è vero: prima o poi il tempo finisce. E che sia nello sport o in qualunque altro campo c'è gente a cui la vita passa davanti senza che se ne renda conto.

Non siamo macchine ma esseri misteriosi capaci di sorprenderci e meravigliarci con i nostri stessi comportamenti.

Se si chiamano Giochi paralimpici, devi saper comprendere la parola "paralimpici" ma anche la parola "giochi": dunque puoi anche non vincere, e accettarlo con il sorriso.
Se mentre stai facendo fatica non provi anche gioia, significa
che stai seguendo più la tua ambizione che la tua passione. (Alex Zanardi)
Frasi da interviste
Selezione Aforismario

Guardare qualcuno che ottiene un grande risultato significa entrare nel percorso che l’ha portato ogni giorno a mettersi in gioco e fare il meglio che poteva. Ti fa dire: lo posso fare anch'io. Ancora di più se sei di fronte a uno che è partito senza gambe, braccia, vista o con un handicap mentale.

Ci si può drogare di cose buone, e una di queste è certamente lo sport.

Credo che il senso più profondo della vita sia quello di farsi domande, di rapportarci con gli altri utilizzando l’esempio che gli altri ci possono dare. Poi dobbiamo essere in grado di riorganizzare tutti questi ingredienti e cercare la nostra strada.

Credo che la curiosità sia l'unica cosa di cui abbiamo bisogno nella vita. Se sei curioso troverai la tua passione. E i risultati che avrai saranno il risultato di quanta passione metterai nella tua vita. 

Credo che ognuno di noi tenda a guidare il proprio destino... Poi ogni tanto capita che la vita si metta in testa di decidere per te... e anche con più fantasia! Per cui, se sai cavalcare ciò che accade, magari lo trasformi anche in una cosa bella.

È importante lavorare assaporando il gusto di ciò che fai. Il sacrificio passa inosservato se fai le cose con slancio ed entusiasmo.

Il segreto per vivere bene è godersi il percorso perché quando tagli il traguardo è finita e subentra sempre un po’ di malinconia.

La vita cambia in base alla nostra capacità di dare le giuste risposte alle nostre domande.

La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi addolcire devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.

Le corse rappresentano una bella fetta della mia storia, ma non sono di certo la parte più importante, le mie più grandi passioni sono mio figlio Nicolò, le tagliatelle di mia madre e mia moglie Daniela, non necessariamente in quest’ordine.

Mio padre diceva sempre: “Prendi ogni giornata come una nuova opportunità per aggiungere qualcosa al servizio della tua passione e pian piano le cose accadranno”. Ecco, credo che questa sia una grande verità per andare avanti e rincorrere i propri sogni.

Nella vita capita anche che, abbassando lo sguardo per cercare ciò che hai perso, scorgi proprio per questo qualcos'altro che vale la pena raccogliere.

Non volevo dimostrare niente a nessuno, la sfida era solo con me stesso, ma se il mio esempio è servito a dare fiducia a qualcun altro, allora tanto meglio.

Penso di essere riuscito a convertire il mio incidente in un'opportunità, perché tutte le cose che sto facendo oggi sono connesse alla mia condizione.

Quando hai 20 anni, non ti rendi conto del tuo potenziale. A 50 sei arrivato così tante volte al confine con lo sfinimento da sapere che, se tieni duro altri 5 secondi, vinci.

Quando ti capita di arrivare a casa da perdente devi cercare di trovare una nuova opportunità, per capire che ce la puoi fare.

Questa è la chiave. Lo dico ai giovani che vogliono avventurarsi nello sport: se vuoi diventare numero uno per i soldi o le veline non ce la farai mai, forse ce la farai se lo fai per divertirti.

Se mentre stai facendo fatica non provi anche gioia, significa che stai seguendo più la tua ambizione che la tua passione.

Spero che i miei successi convincano qualche ragazzo disabile ad uscire di casa a riprendere a vivere con lo sport. La vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni.

Tante persone credono di aver già dato tutto e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale.

Una persona con disabilità ha mille e più ragioni per essere arrabbiata con la vita e quando accade nessuno ha il diritto di biasimarla. Però, posso dire con certezza che io senza le gambe ho scoperto di poter fare più cose di quante ne servono a riempire il tempo a disposizione e sono certo che sia così per tutti.

Libro di Alex Zanardi consigliato
Volevo solo pedalare... 
ma sono inciampato in una seconda vita
con Gianluca Gasparini
Editore: Rizzoli, 2016

Sopravvissuto, contro le previsioni di tutti, al terribile incidente automobilistico del Lausitzring in Germania, Alex Zanardi ha perso le gambe. Al suo posto, molti si sarebbero “accontentati” di essere ancora vivi. Per Alex invece il bello doveva ancora venire: grazie al suo prodigioso, indefinibile cocktail di serenità e ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi, si è costruito un mondo nuovo, più elettrizzante di prima. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte le sue doti, che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore. Perché questo è il segreto per essere felici.

Note
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