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Aforismi, frasi e citazioni sulle Dimissioni

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulle dimissioni e sull'abdicazione. Dimettersi significa abbandonare con atto di rinuncia un incarico o un ufficio. Abdicare significa rinunciare volontariamente al potere sovrano o, in senso lato, rinunciare, formalmente o no, a qualche cosa.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla rinuncia, il licenziamento e il pensionamento. [I link sono in fondo alla pagina].
Da noi, nessun ministro si rassegna a rassegnare
le dimissioni. (Dino Verde)
Basta. Esigo le mie dimissioni!
Altan [1]

Forse è ora che l'umanità si dimetta.
Altan [1]

Ci sono persone generose disposte a dare tutto, eccetto le dimissioni. 
Enzo Bianco [1]

Dimettersi. Rinunciare a un onore per un vantaggio, o rinunciare a un vantaggio per un vantaggio maggiore.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
 
Dare le dimissioni da un ufficio: quasi che l'attività burocratica fosse una missione.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Se la libertà è oggi umiliata o incatenata non è perché i suoi nemici hanno usato il tradimento, è perché i suoi amici hanno dato le dimissioni. 
Albert Camus, Pane e libertà, 1953 (discorso)
 
Ogni collegio elettorale dovrebbe essere in grado di sfiduciare e quindi di far dimettere il parlamentare che si sottrae ai suoi obblighi in ogni momento attraverso referendum locali.
Gianroberto Casaleggio, Intervista a Corriere.it, 2013

Ho dato le mie dimissioni, ma le ho rifiutate.
Winston Churchill [1]
 
Ma uno che si dimette deve andare per forza a casa?
Diego De Silva, Superficie, 2018

È sempre su una dimissione collettiva che i tiranni fondano la loro potenza.
Maurice Druon [1]

In Italia le dimissioni si chiedono, non si danno.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989
 
In Italia, il modo più sicuro per conservare il proprio posto è minacciare le dimissioni.
Roberto Gervaso, Aforismi, 1994

Indipendentemente dal tipo di lavoro o di organizzazione, sono comunque le persone che nutrono la maggior fiducia in se stesse ad essere più disposte a rischiare – e lo fanno parlando e indicando problemi o ingiustizie di fronte ai quali gli altri si limitano a brontolare o a dare le dimissioni.
Daniel Goleman, Lavorare con intelligenza emotiva, 1995

Le dimissioni non bisogna darle, perché spesso le accettano. 
Paolo Grassi [1]

Dimettersi da ogni sistema: in questo tipo di disoccupazione inizierebbe l’era della coscienza.
Peter Handke, Il peso del mondo, 1978

Non guardo i telegiornali, ti fanno solo venire voglia di rassegnare le dimissioni.
Richard Jenkins [1]

In Italia non è previsto Cincinnato. Non ci sono dimissioni. Al loro posto ci sono rimozioni-promozioni, fughe, avvisi di garanzia, interventi dei servizi segreti, intercettazioni telefoniche, esilio e latitanza, temporaggiamenti, conflitti di interesse, leggi ad personam. Ci sono, molto spesso aggirati da trucchi "legali", i pensionamenti. E qualche volta c' è pure il suicidio, fratello maggiore delle dimissioni, 
Francesco Merlo, La difficile arte del congedo, su la Repubblica, 2005

Le tentate dimissioni sono una variante dell'arroganza, un'altra maniera per ribadire che il tuo posto è tuo.
Francesco Merlo, ibidem

In Italia non ci sono dimissioni anche perché il galateo nazionale e istituzionale prevede che sempre e comunque e esse siano cortesemente respinte. 
Francesco Merlo, ibidem

Spesso le dimissioni, proprio come il suicidio, sono ricatti, minacce retoriche: «o fate così o me ne vado». In Italia abbiamo inventato le "quasi dimissioni", come il "quasi gol", il "quasi alleato", il "quasi amico" che ovviamente è anche "quasi nemico". L' Italia è il Paese della "quasità". Ma le tentate dimissioni, come il "quasi suicidio", sono un altro imbroglio morale. C' è infatti una sola maniera, secca e definitiva, per uccidersi; come c' è una sola maniera per dimettersi: tornarsene a casa e farsi dimenticare. 
Francesco Merlo, ibidem

In Italia ci si dimette dalla decenza piuttosto che dal Consolato.
Francesco Merlo, ibidem

Un Paese che non conosce l'istituto delle dimissioni riflessive, «mi dimetto perché sono inadeguato», è un Paese malato, gerontocratico, un Paese dove il vecchio resiste ai giovani che sempre, per legge naturale, lavorano alle sue dimissioni.
Francesco Merlo, ibidem

Per tutti, ma soprattutto per le eccellenze, le dimissioni dovrebbero essere il tributo della consapevolezza celebrato alla dignità.
Francesco Merlo, La difficile arte del congedo, su la Repubblica, 2005

Strano Paese il nostro: se non ti dimetti, ti accusano di non avere il coraggio e la dignità di andartene; se ti dimetti, ti rimproverano di scappare. 
Cesare Prandelli [1]

Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto e in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi.
Joseph Ratzinger (papa Benedetto XVI), in Peter Seewald, Luce del mondo, 2010

La gente onesta e comune è ormai esasperata. Intanto i politici discutono in televisione di principi, valori, ideali, e firmano autografi. Vivono scortati, serviti e riveriti all'interno dei loro partiti e protetti dai loro privilegi. Se commettono errori o vengono coinvolti in qualche scandalo, gridano subito al complotto e non si dimettono né si vergognano. Se raccontano bugie o promettono cose che poi non mantengono, non subiscono nessuna conseguenza. Quando vincono vanno al governo e se perdono vanno all'opposizione, ma il loro stipendio rimane invariato.
Vasco Rossi, La versione di Vasco, 2011

Io mi vergogno di essere uomo, capitano! Io do le dimissioni da uomo! Io mi faccio cane, io mi faccio tigre, mi faccio quello che volete, ma da uomo do le dimissioni
Giorgio Scerbanenco, Uomini Ragno, 1946
 
Dimissioni: decisione onorevole, purtroppo completamente fuori moda.
Michael Schiff [1]

Quello che ci frega non è il pessimismo, non la depressione, non il malumore. Quello che ci frega, e ci fa alzare al mattino, e non ci fa disertare, è l'ottimismo. Se il nostro sguardo sul mondo fosse un poco più lucido avremmo già dato, da tempo, le dimissioni.
Michele Serra, Tutti i santi giorni, 2006
 
Nessuno ha mai vinto una partita dimettendosi.
Savielly Tartakower [1]

Do le dimissioni, sono dimittente.
Totò (Antonio De Curtis), in Tototarzan, 1950 [Totò rifiuta di lanciarsi con il paracadute].

Da noi, nessun ministro si rassegna a rassegnare le dimissioni.
Dino Verde [1]

Mai dare le dimissioni! E se poi le accettano?
Dario Vergassola, Un annetto buono, 2009

In Italia le dimissioni sono un atto rivoluzionario. Fuori dal sistema. Puoi comprare un arbitro, puoi vendere una partita; il sistema ti riassorbe. Se ti dimetti, se ti chiami fuori, il sistema ti cancella. E non puoi fare la rivoluzione da solo. 
Dino Zoff, intervista, 2016

Questa è la mia lettera di dimissioni dal servizio. Esco di scena in punta di piedi senza far rumore. Nel tempo che verrà non ci sarà bisogno di gente come me perché non ci sarà più nessuna democrazia da salvare ma solo interessi privati, lotte per più potere e denaro. I pochi fascicoli che porto con me parlano degli uomini che dovranno salvarsi dal diluvio. Persone spesso ignobili, anime nere, capitani di ventura. Eppure come già altre volte nella storia saranno loro a governare il caos...
Il Vecchio, in Romanzo criminale, 2005

Speaker del tg3: Lei è al corrente delle gravi accuse che le sono state mosse riguardo ai fondi sottratti alle mense degli orfani? Si parla di duecento miliardi.
Ministro: Certo, certo che ne sono al corrente.
Speaker del tg3: Ecco, e non crede che sarebbe opportuno in attesa di conoscere la verità, di dare le immediate dimissioni dalla sua alta carica?
Ministro: Giovanotto, dimettermi mai. Questa sarebbe una mossa sbagliata.
Speaker del tg3: Lei vorrebbe dire che le sue dimissioni sarebbero un implicito riconoscimento delle accuse?
Ministro: Ma no, no, io non mi dimetto per combattere la mia battaglia da una posizione di privilegio! Dal mio posto posso agevolmente controllare l'inchiesta, inquinare le prove, corrompere i testimoni, posso insomma fuorviare il corso della giustizia.
Speaker del tg3: Onorevole ma non è irregolare? Dico, contro la legge?
Ministro: Ah, no giovanotto. Io le leggi le rispetto e soprattutto la legge del più forte! E siccome in questo momento io sono il più forte, intendo approfittarne, è mio dovere precipuo.
Marcello Mastroianni, in Signore e signori, buonanotte, 1976

Saper essere soli e non abdicare mai alla propria fede: il dovere è questo, l'avvenire non importa.
Henri-Frédéric Amiel, Diario intimo, 1839/81 (postumo, 1976/94)

L'abdicazione è più comoda della vittoria, e la negligenza dell'attività.
Henri-Frédéric Amiel, ibidem

Il vecchio re, quando fu costretto ad abdicare, lasciò lo scettro senza fare tante storie. Ora passa le giornate tranquillo a guardare la televisione, ma se qualcuno osa toccargli il telecomando, fa una tragedia.
Romano Bertola, Includetemi fuori, 2003

Abdicazione. Volontaria rinuncia a qualcosa di cui siamo stati privati con la forza. Abbandono del potere regale per la soddisfazione di assistere alla sconfitta del proprio successore.
Ambrose Bierce, Il dizionario del diavolo, 1911
 
L'abdicazione di un sovrano è un'ironia; egli abdica il giorno in cui la sua autorità non è più riconosciuta.
Napoleone Bonaparte, Aforismi e pensieri politici, morali e filosofici, XIX sec.

È peggio abdicare a un principio che a un trono.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989
 
L'italiano non si dimette mai. [...] Perché essere consapevoli della propria inadeguatezza è antinazionale quando si confonde se stessi con la nazione. Persino il verbo, "dimitto", nella lingua madre - il latino - è solo transitivo: «mandare via, licenziare, congedare». Non esiste la forma riflessiva "se dimittere", che in italiano è dunque un francesismo, un'astruseria, una obliquità importata. Fazio non si dimette perché la sua lingua non prevede la parola. Al massimo potrebbe "abdicare", come Napoleone che, scrisse De Sanctis, «non si dimette ma abdica all'Impero di Francia, al regno d' Italia e si ritira all'Elba».
Francesco Merlo, La difficile arte del congedo, su la Repubblica, 2005

Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso.
Fernando Pessoa, Una sola moltitudine (a cura di Antonio Tabucchi e Maria José de Lancastre), 1979 (postumo)

Felice è chi abdica alla sua personalità per mezzo dell’immaginazione e si diletta a contemplare la vita degli altri, vivendo, non tutte le impressioni, ma lo spettacolo esteriore di tutte le impressioni altrui. Felice, infine, è chi abdica a tutto e al quale, proprio perché ha abdicato a tutto, niente si può togliere o diminuire.
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine, 1982 (postumo)

Abdicare alla vita per non abdicare a se stessi.
Fernando Pessoa, ibidem
 
All’uomo superiormente intelligente oggi non rimane altra via che l’abdicazione.
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine, 1982 (postumo)

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Rinuncia - Licenziamento - Pensionamento