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Frasi e citazioni di Meister Eckhart

Selezione di frasi e citazioni di Meister Eckhart, nome con il quale è meglio conosciuto Eckhart von Hochheim (Tambach-Dietharz o Hochheim, ca. 1260 - Colonia o Avignone, ca. 1328), filosofo, teologo e religioso tedesco. Da notare che non esiste né un'immagine autentica di Eckhart né un manoscritto originale. Le seguenti citazioni di Meister Eckhart sono estrapolate dai Trattati e dai Sermoni.
Non bisognerebbe tanto pensare a che cosa si deve fare, quanto
piuttosto a ciò che si è: se si fosse buoni, e buono fosse
il nostro modo di essere, le nostre opere risplenderebbero
luminose. (Meister Eckhart)
Discorsi del discernimento
Die rede der underscheidunge - Selezione Aforismario

La vera e perfetta obbedienza è una virtù che supera tutte le altre, né alcuna opera, per grande che sia, può avvenire o essere realizzata senza questa virtù.

Quando io non voglio nulla per me, Dio vuole al mio posto.

Si prega bene quando si prega così: nella vera obbedienza, completamente usciti da se stessi per giungere a Dio.

Uno spirito libero può tutto. Che cos’è uno spirito libero? È quello non turbato da nulla, non legato a nulla, che non fa dipendere da alcunché il suo bene supremo, che in nulla mira a quanto è suo, ma è completamente sprofondato nella dolcissima volontà di Dio.

Chi cerca la pace nelle cose esteriori, si tratti di luoghi o modi d’essere, di gente od opere, di paese lontano, povertà o umiliazione - qualsiasi cosa sia, e per quanto grande sia, ciò è nulla e non dà la pace.

In verità, se non fuggi prima te stesso, dovunque tu fugga troverai ostacoli e inquietudine. 

In verità, se un uomo abbandonasse un regno o il mondo intero e mantenesse sé stesso, non avrebbe abbandonato proprio nulla. 

Non bisognerebbe tanto pensare a che cosa si deve fare, quanto piuttosto a ciò che si è: se si fosse buoni, e buono fosse il nostro modo di essere, le nostre opere risplenderebbero luminose.

Se tu sei giusto anche le tue opere sono giuste. Non si pensi di fondare la santità sulle opere, la santità va fondata sull’essere, giacché non sono le opere che ci santificano, siamo noi che dobbiamo santificare le opere.

Quelli che non sono di natura nobile, qualsiasi opera compiano, essa non vale nulla.

Chi è come deve essere, in verità, si trova bene in ogni luogo e con chiunque, ma chi non è come deve essere non si trova bene in nessun luogo e con nessuno.

L’uomo non deve spaventarsi di nulla, finché la sua volontà è buona.

Se tu possiedi una volontà giusta, nulla ti mancherà: né amore, né umiltà, né virtù alcuna. Ciò che tu vuoi con tutta la tua volontà, tu lo possiedi, e non te lo può togliere né Dio né alcuna creatura, purché la tua volontà sia integra e veramente divina, e applicata al presente.

Il bene non porta meno fortemente al bene di quanto il male non conduca al male.

Per quanto tu ami Dio, sii certo che egli ti ama assai di più e con maggior intensità, e che incomparabilmente più grande è la fiducia che egli dà a te.

Per coloro che si amano, le parole non sono necessarie.

Non devi preoccuparti se il tuo cibo o le tue vesti ti sembrano troppo buoni, ma devi abituare il tuo essere e il tuo spirito a elevarsi al di sopra di queste cose.

Più apparteniamo a noi stessi, meno siamo nostri. 

Sarebbe una debole interiorità quella che dovesse dipendere dalle vesti esteriori, mentre è l’interiore che deve guidare l’esteriore, per quanto sta in te.

Ecco ciò che ritengo preferibile a tutto: che ci si abbandoni totalmente a Dio; qualunque cosa egli voglia imporci - disprezzo, fatica o qualsiasi altra sofferenza -, la si accetti con gioia e riconoscenza, e ci si lasci guidare da Dio piuttosto che da noi stessi.

Con Dio niente ci può sfuggire; e come a Dio nulla può sfuggire, così con Dio nulla ci può sfuggire.

Se noi ci distacchiamo dalle cose esteriori, Dio in cambio ci darà tutto quello che è nei cieli.

Non si deve agire in vista di una ricompensa, né in vista di ciò che guadagneremo o riceveremo, ma soltanto per amore della virtù. 

Quanto più si è liberi di ogni cosa, tanto più si possiede.

È molto più felice chi può fare a meno di tutte le cose non dipendendone, che non chi le possiede ma ne dipende.

Uomo ottimo è colui che può fare a meno di quanto non è indispensabile.

Tu sei in Dio in proporzione al tuo essere in pace e non sei in Dio in proporzione al tuo non essere in pace. È in pace solo ciò che è in Dio. 

Del distacco
Von abegescheidenheit [attribuzione incerta]

Io lodo il distacco più dell’amore, perché l’amore mi obbliga a soffrire ogni cosa per Dio, mentre il distacco mi conduce a non essere aperto ad altro che a Dio.

Sinché qualcosa è in grado di turbare l’uomo, egli non è tal quale dovrebbe essere.

Il vero distacco in null’altro consiste se non nel fatto che lo spirito permane insensibile a tutte le vicissitudini della gioia e della sofferenza, dell’onore, del danno e del disprezzo, quanto una montagna di piombo è insensibile a un vento leggero.

Sappilo: essere vuoto di ogni creatura è essere pieno di Dio, ed essere pieno di ogni creatura è essere vuoto di Dio.

Non vi è pace completa in alcun luogo, se non nel cuore distaccato.

Il cuore distaccato non desidera nulla e non ha nulla dai cui vincoli voglia essere liberato. Perciò esso è svincolato da ogni preghiera, e la sua preghiera è soltanto quella di essere conforme a Dio.

Per questo il distacco è la cosa migliore; esso infatti purifica l’anima, rischiara la coscienza, infiamma il cuore, risveglia lo spirito, sollecita il desiderio, fa riconoscere Dio, separa dalla creatura e si unisce a Dio.

Nulla sa più di fiele del soffrire, e nulla sa più di miele dell’aver sofferto; nulla di fronte agli uomini sfigura il corpo più della sofferenza, ma nulla davanti a Dio abbellisce l’anima più dell’aver sofferto.

Il libro della consolazione divina
Daz buoch der goetlîchen troestunge

In Dio non v’è né tristezza né sofferenza né tribolazione. Se vuoi essere liberato da ogni sofferenza e tribolazione, volgiti a Dio e unisciti in purezza a lui soltanto.

Bisogna che l’uomo molto si adoperi nello spogliarsi di se stesso e di tutte le cose create, e non riconosca altro padre che Dio soltanto. Così, nulla potrà farlo soffrire, né Dio né creatura, nulla di creato o di increato, giacché tutto il suo essere, vita, conoscenza, sapere e amare, è da Dio, in Dio, è Dio stesso.

Se io soffro per cose effimere, è perché il mio cuore ancora le desidera, e io non sono ancora rivolto a Dio con tutto il cuore.

Sermoni
Tedeschi e latini, XIII-XIV sec. - Selezione Aforismario

Di che cosa è la colpa, se un cibo non ci piace? La colpa è nel fatto che non vi abbiamo messo il sale. Il sale è l'amore divino. Se avessimo l'amore divino, gusteremmo Dio e tutte le opere compiute da lui,

Dall'amore vengono tutte le gioie e tutti i dolori.

Chi vuole penetrare nel fondo di Dio, in ciò che ha di più intimo, deve prima penetrare nel fondo proprio, in ciò che ha di più intimo, giacché nessuno conosce Dio se prima non conosce sé stesso.

Dio opera maggiormente in un cuore umile, perché è là che trova la maggiore possibilità di operare, trovandovi la maggiore somiglianza con se stesso.

Molta gente prega Dio per tutto quello che egli può compiere, ma non vogliono dare a Dio tutto quello che essi possono.

Se tu hai Dio, hai con Dio tutte le cose.

La verità è tanto nobile, che, se Dio potesse allontanarsi dalla verità, io mi attaccherei alla verità e lascerei Dio.

Chi cerca Dio e qualcos'altro insieme, non trova Dio; chi invece cerca veramente Dio soltanto, trova Dio e non Dio solo, 

Se tu cerchi Dio per il tuo utile proprio, o per la tua beatitudine, davvero tu non cerchi Dio.

Dio può fare a meno di noi tanto poco, quanto noi possiamo fare a meno di lui, perché, anche se noi potessimo distoglierci da Dio, egli non potrebbe mai distogliersi da noi.

Non voglio pregare Dio perché mi dia; non voglio neppure lodarlo perché mi ha dato, voglio piuttosto pregarlo che mi renda degno di ricevere

La virtù è così nobile, così distaccata, così pura, così nuda in se stessa, che non conosce niente di meglio di se stessa e di Dio.

Quando ho sete, la bevanda mi comanda; quando ho fame, mi comanda il cibo. Così fa anche Dio, così dolcemente, che questo intero mondo non può offrire niente di simile. L'uomo che ha gustato una sola volta questa dolcezza, veramente non può distogliersi col suo amore dalla bontà e da Dio.

Tanto bisogno ha Dio della nostra amicizia, che egli non può attendere che lo preghiamo: egli ci viene incontro e ci prega di essere suoi amici.

Più ti dai a Dio, e più Dio ti dà in contraccambio sé stesso; quanto più ti distacchi da te stesso, tanto più grande è la tua eterna beatitudine. 

L'amore per la virtù è un fiore, un ornamento, una madre di tutte le virtù, di ogni perfezione e beatitudine, perché è Dio.

Proprio come uno che ha le gambe legate non può camminare, così è impossibile all'uomo che sta nella volontà di Dio compiere qualcosa di cattivo. 

Il giusto non cerca niente con le sue opere. Quelli che cercano qualcosa con le loro opere, o che agiscono per un qualche perché, sono servi e mercenari.

Non si deve cercare niente, né conoscenza né scienza, né interiorità né devozione né pace, ma soltanto la volontà di Dio. 

Quel che si fa è sempre sufficiente, se v'è in noi l'amore di Dio.

L'anima è fatta per un bene così grande ed alto, che essa non può in alcun modo trovare riposo, ed è sempre infelice, finché non giunge, sopra ogni modo, a quel bene eterno che è Dio, per il quale essa è fatta.

Una vita chiara è davvero meschina, se in essa può esservi ancora oscurità, che pone per uno spirito nobile un velo ed un'ombra alla beatitudine eterna.

L'uomo non deve pensare di progredire in una vita buona per il fatto che digiuna molto o compie molte opere esteriori; un segno del suo progresso è invece l'avere maggiore amore per le cose eterne e più avversione per quelle effimere.

Un uomo che ha abbandonato sé stesso e tutte le cose, che non cerca in nessuna cosa il suo bene proprio, e che compie tutte le opere senza un perché e soltanto per amore, un tale uomo è morto per l'intero mondo, e vive in Dio, e Dio in lui.

Se l'unica preghiera che avrai mai detto in tutta la tua vita sarà "grazie", sarà sufficiente. [1]

Note
  1. Attribuzione incerta.
  2. Vedi anche frasi e citazioni di: Saˁdi di Shirāz