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Frasi e aforismi di Aldo Palazzeschi

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Aldo Palazzeschi, pseudonimo di Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974), scrittore, poeta e aforista italiano. Ha detto di sé Palazzeschi in una lettera ad Arnoldo Mondadori del 1958: "Vorrei essere amato dalle creature semplici e non discusso dai sapienti di letteratura".
Foto di Aldo Palazzeschi
Gli uomini che prendono sul serio gli altri mi fanno compassione, quelli che prendono
sul serio se stessi mi fanno sganasciare dalle risa. (Aldo Palazzeschi)

Spazzatura
su Lacerba, 1913-1915

Cuore! Piccola e dolce parola! Quante volte tu fosti nominata e scritta! I poeti, i musicisti, gli amanti di tutti i colori, di tutti i paesi, di tutti i gusti, come se ne servirono senza economia, di te, cara parolina! È vero però che tu tenesti di sovente il posto di un altro organo del corpo umano moltissimo usato, e nominato pochissimo.

Correre incontro al pericolo è una forma della vigliaccheria.

Dai malcontenti dei tanti dislivelli sociali ho sentito invocare spesso un diluvio universale, o un terremoto generale. Il primo dovrebbe fare il pari alzando il livello, il secondo abbassandolo. Sarebbero essi per caso degli aspiranti ai secondi piani?

Frequentaste mai persone che vivono in grande dimestichezza cogli animali? Ebbene, vi sarete certamente stupiti come (esse persone) parlando di loro (animali) usassero un linguaggio pieno di tenera umanità. Ma vi avranno stupito ancora di più quando parlando di voi o di qualche vostro simile quelle stesse persone si servirono di un frasario addirittura bestiale.

Gli uomini che prendono sul serio gli altri mi fanno compassione, quelli che prendono sul serio se stessi mi fanno sganasciare dalle risa.

Il vero poeta moderno dovrebbe scrivere sui muri, per le vie, le proprie sensazioni e impressioni, fra l'indifferenza o l'attenzione dei passanti.

Io non sono un pacifista su questa terra. Come suona male questa parola ai miei orecchi! Quando madre natura mi sfornò credo altro non abbia voluto fare che una dichiarazione di guerra a una fila di cose.

Io sono un uomo che soffre di vertigini scritte.

Lo zaino più pesante che spalle umane possano reggere sul loro cammino è quello di un'anima.

Meglio suddito di un regime aristocratico che re di una democrazia.

Per avere il diritto di disprezzarlo, il passato, bisogna prima conoscerlo. Giustissimo. Ma anche il futuro, per avere il diritto di disprezzarlo, bisogna prima conoscerlo.

Il controdolore
1914

Maggior quantità di riso un uomo riuscirà a scoprire dentro il dolore, piú egli sarà un uomo profondo. Non si può intimamente ridere se non dopo aver fatto un lavoro di scavo nel dolore umano.

Stampe dell'Ottocento
Treves-Treccani-Tumminelli, 1932

Il riso fa buon sangue, ed è il profumo della vita in un popolo civile.

Non era che una fiaba il mondo, una fiaba bellissima creata per il fanciullo, e per coloro che avrebbero saputo serbare fino alla fine un cantuccio fresco in fondo al cuore.

Il codice di Perelà
© Vallecchi, 1920

Non sono pazzo come vogliono gli altri, sono pazzo come voglio io e quando piace a me. Questo è il segreto che mi distingue da tutti.

Sorelle Materassi
© Vallecchi, 1934

L’amore, di qualunque specie, non è mai triste.

Non vi è sposa fedele [...] che almeno con gli occhi non abbia tradito il coniuge parecchie volte.

Roma
© Vallecchi, 1953

La scienza nelle sue stupefacenti conquiste, il pensiero nelle sue vie che sembrano infinite, non hanno fatto che limitare, porre confini e barriere alla ricerca di una realtà che non esiste, giacché tutto è reale e tutto è irreale.

Quando agli uomini si è tolta la fede e s'è insegnato a odiare il lavoro e considerarlo un peso intollerabile, una pena della quale turpi sfruttatori godono illecitamente il frutto spensieratamente, non possono che andare in piazza a gridare il vuoto interiore che li divora, fino a dar loro aspetto di dannati. 

Scherzi di gioventù
© Mondadori, 1956

Anche in un fazzoletto da naso può esserci un firmamento, basta sapercelo vedere.

Conosco degli uomini che mi hanno dichiarato coraggiosamente di essere dei vigliacchi. E soffrire di quella ignota e pur naturale malattia che si chiama paura. Sarebbe questa, per caso, una forma dell'eroismo moderno?

Ironia: estrema punta della politica dello spirito.

Tutto il progresso dei popoli e delle loro auguste e seducenti civiltà, altro non sarebbe che un cammino all'indietro, verso il peggio. Vorreste dar torto a coloro che dicono: «Dove andremo a finire?»

Vi sono uomini che dopo aver fatto il giro del mondo finiscono per trovare la vera vita nel caffè del proprio villaggio: e non sempre sono dei cattivi viaggiatori.

Tutte le novelle
© Mondadori, 1957

A questo mondo non si butta via nulla di quanto ci elargisce la provvidenza.

A quelle dovrebbero dare la santità, alle donne che hanno saputo far felici gli uomini sulla terra.

Il doge
© Mondadori, 1967

Il segreto della vita è nel saperne conoscere il limite, le misure con precisione, sconfinando da quelle ci s'incammina sopra una via fallimentare.

L'unica pista da seguire la scoperta di una verità dogmatica indiscutibile, necessità assoluta per la serenità della coscienza e la pace nel cuore.

Vien fatto di pensare se il vero saggio sia quello che propone la virtù o l'altro che la respinge in allegria.

Articoli e Interviste
Selezione Aforismario

Io credo che l'artista debba spaziare al di sopra di tutti i problemi alla moda — oggi per esempio c'è la mania della scienza, della sociologia — e si debba occupare di ben altri problemi: quelli spirituali che riguardano l'uomo e che lo riguarderanno in eterno.

L'artista, come l'asceta, tutto perdona, tutto sacrifica, anche la propria persona e la propria esistenza per amore dell'arte.

La poesia è in tutti e di tutti, è patrimonio comune e universale. Per il poeta è l'essenza della vita, per gli altri il profumo, profumo che tutti avvertono vagamente e inafferrabilmente. 

La poesia è nell'umanità come l'oro nelle grandi sabbie aurifere: tocca al poeta individuarlo, raccoglierlo e formarlo in piccole sbarre.

Il borghese sente per il poeta un certo senso di fastidio, non più di quanto ne possa una zanzara: non lo ama non lo teme non lo stima ma preferirebbe che non ci fosse.

Il popolo non ha prevenzioni né antipatie per il poeta; lo giudica un povero diavolo, uno che va a finir male; sa che con la poesia si fanno magri guadagni; in fondo lo ama perché non lo invidia

In ogni paese coloro che sono capaci di creare la poesia come coloro che hanno la capacità di intenderla, sono creature di eccezione, al di fuori della normalità.

Oggi non è l'opera che conta, ma è il personaggio: bisogna assolutamente costruire il personaggio, inventare il personaggio.

Dir male del governo è tanto facile quanto è difficile governar bene.

Che cosa m'importa di volare come il passero o la rondine quando la mia mente rimane quella del passero o della rondine?... Dio ha dato all'uomo la fantasia macchina senza quote, senza limite, senza confine, il cui motore non è suscettibile di avarie né le eliche devono essere mai riparate, la fantasia per arrivare dovunque, per arrivare fino a Lui senza disturbare le officine.

La scienza si impadronisce della natura e la sviscera fino a raggiungere gli astri, ma nello stesso tempo l'uomo spiritualmente se ne allontana.

Il Cristianesimo è come un grande generale che avendo perduto tutte le battaglie rimane un grande generale ugualmente.

La vita è come l'acqua, deve correre, guai se si ferma, baca.

In un libro gli uomini vogliono trovare se stessi, conoscersi, scoprirsi, sentirsi confermati o respinti, discussi, nei loro odi ed amori, passioni, debolezze, ambizioni frustate o raggiunte, cadute, vittorie e sconfitte, i loro disinganni, le cose andate bene, quelle andate alla rovescia, e facendone il bilancio quelle andate male in proporzione molto più grande, giacché le persone felici hanno poco tempo da leggere e meno da scrivere, e perché l'uomo ama la lotta al disopra della felicità.

Oggi si va galleggiando verso la superficialità.

Le città italiane hanno conservato e conservano aspetti della provincia, e ciò è un bene, non siamo ancora arrivati alle babeliche metropoli di milioni e milioni di abitanti, dove in genere la vita diventa un inferno.

Nutro antipatia e quasi insofferenza per questo mondo che si va meccanizzando. Il progresso esiste solo nello spirito. Se il progresso fosse legato alle invenzioni e alle scoperte che ci hanno fatto strabiliare durante mezzo secolo, saremmo la gente più fortunata e felice da quando esiste il genere umano. Non vi fu epoca più travagliata, tormentata, scontenta, turbolenta della nostra. Si ha l'impressione che tante cose grandiose siano fatte allo scopo di poterci meglio dividere, meglio combattere, per meglio odiarci, per distruggere e ammazzare. 

Tutta questa libertà sessuale in fondo è una non libertà. Si ha quasi l'obbligo di fare le cose. La vera libertà sessuale son cose intime che ciascuno deve lavorare da sé.

Lettere
Gli antifascisti hanno voluto dimostrare di essere della medesima lega, identica dei fascisti, anzi peggio, perché venuti dopo ci sono riusciti perfettamente.

Note
Leggi anche le citazioni degli autori italiani: Leo Longanesi - Giovanni PapiniGiuseppe Prezzolini

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