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Frasi e citazioni di Antonino Cannavacciuolo

Selezione di frasi e citazioni di Antonino Cannavacciuolo (Vico Equense, 1975), cuoco e personaggio televisivo italiano. Dal 1999 gestisce con la moglie Cinzia Villa Crespi, sul lago d’Orta, con cui si è guadagnato tre stelle Michelin, che si aggiungono alle tre forchette del Gambero Rosso e ai quattro cappelli dell’Espresso. Antonino Cannavacciuolo è anche una star della televisione, dove compare regolarmente in qualità di conduttore di Cucine da incubo e giudice di MasterChef. Riguardo alla propria attività, ha confessato in un'intervista:
"La cucina era ed è qualcosa che mi brucia dentro, un fuoco inspiegabile. Non è lavoro, è divertimento, è qualcosa che mi fa stare bene. Posso stare dieci ore filate in cucina e non sentire la fatica. Cibo, tavola, condivisione, mi appartengono: ci sono nato con questo amore assoluto, è come se lo avessi nel DNA".
La maggior parte delle seguenti citazioni di Antonino Cannavacciuolo sono tratte dai libri: Pure tu vuoi fare lo chef? (2014), Il piatto forte è l’emozione (2016), Mettici il cuore (2017), A tavola si sta insieme (2018).
Foto di Antonino Cannavacciuolo
Una cosa non deve mai mancare nei vostri piatti: l’emozione. Se cucinando
vi siete emozionati, i vostri ospiti se ne accorgeranno. (Antonino Cannavacciuolo)

Pure tu vuoi fare lo chef?
© Mondadori, 2014 - Selezione Aforismario

La prima cosa che deve fare un cuoco è trovare la propria strada. Essere unico. Per questo devi farti un mazzo tanto.

Per un ragazzo, avere una figura importante davanti agli occhi può essere un vantaggio, ma se non trovi la tua strada da solo, non vai da nessuna parte. 

Non basta essere professionali, bravi e volenterosi. È importante non fermarsi mai al punto in cui si è arrivati. 

Non bisogna mai accontentarsi dei risultati raggiunti. Dobbiamo sporcarci le mani, darci da fare, imparare, crescere e non dormire sugli allori.

Credo che pensare anche agli altri e aiutare chi è in difficoltà aggiunga valore alla propria vita, l’importante è non vantarsene. “Fai del bene e dimenticalo. Fai del male e ricordalo”.

La vita mi ha insegnato che quando affronti un cambiamento con curiosità e voglia di crescere, allora questo si trasforma in una sfida. E ogni sfida aggiunge sempre qualcosa alla tua formazione personale. 

Se uno ci mette la testa, impara in ogni situazione. Basta amare il proprio lavoro.

Non dico che uno deve avere subito le idee chiare. Ma bisogna sempre avere dei sogni, degli obiettivi, anche ambiziosi. Sennò non vai da nessuna parte. 

Quando hai capito cosa vuoi, devi iniziare a pensare se il tuo desiderio è praticabile. Non siamo poeti, siamo imprenditori. Con la nostra attività ci dobbiamo vivere noi, la nostra famiglia e tutte le persone che lavorano per noi. 

Spesso, i posti, i luoghi di villeggiatura, vengono ricordati a seconda del tavolo sotto il quale sono finite le nostre gambe e del sorriso che ci ha accolto.

La vita quando cresce e si sviluppa ti mette davanti alle tue debolezze. Non puoi scappare, se scappi soccombi. Devi scavare dentro te stesso e affrontare le paure!

La cucina non si copia. La cucina si crea!

La cucina non si copia perché è personale. Ha a che fare con il movimento, con il contatto. È una questione di sensibilità.

Questa è imprenditoria: se generi piacere e felicità, questi ti ritorneranno sotto forma di successo e di guadagno.

Mangiare bene è un diritto, na bellezza. E quando mangi come si deve cambia tutto, anche la tua prospettiva. Con il cuore felice si fanno un sacco di cose più belle.

L’entusiasmo è quell’arma che ti permette di girarti dopo dieci ore di lavoro ininterrotte e renderti conto che sono passate in un lampo. 

Il piatto forte è l’emozione
50 ricette dal Sud al Nord © Einaudi, 2016 - Selezione Aforismario

Il lavoro del cuoco segue le stesse regole della lievitazione. Se la lievitazione dell’impasto è lenta, il pane rimane fresco piú a lungo. Cucinare è infatti un’attività che richiede tempo, per accumulare esperienza. E soprattutto richiede curiosità, voglia di sperimentare.

Tu sai che gli ingredienti sono buoni, sai che hai fatto tutto nel modo giusto, ma per invitare gli altri ad assaggiare la tua cucina è meglio se prima gliela fai mangiare con gli occhi.

Non abbattetevi per gli insuccessi. In ogni campo della vita gli errori fanno parte del processo di crescita. Io lo dico sempre anche ai miei collaboratori: perché una nuova ricetta riesca davvero, bisogna farla almeno tre volte.

Una cosa non deve mai mancare nei vostri piatti: l’emozione. Se cucinando vi siete emozionati, i vostri ospiti se ne accorgeranno.

Mettici il cuore
50 ricette per la cucina di tutti i giorni © Einaudi, 2017

Le ricette popolari hanno questo aspetto che le rende uniche: sono cariche di storia e di sentimenti. Quasi sempre sono nate dalla necessità e dalle ristrettezze, e a renderle speciali è stato l’amore, il desiderio di trasformarle in qualcosa di diverso da un puro sostentamento.

Cucinare è un gesto d’amore.

«Vogliamo vivere, non sopravvivere», dicono i piatti della tradizione: sono la testimonianza di una disubbidienza, del rifiuto di accontentarsi. 

A tavola si sta insieme
I menu d'autore per le tue serate in compagnia © Einaudi, 2018 - Selezione Aforismario

A tavola ci si incontra, si chiacchiera, ci si rilassa, si ride… talvolta ci si punzecchia, ma il buon cibo fa da paciere. È capace di restituire il buonumore perfino al termine di una giornata faticosa.

Mangiare in compagnia, cucinare insieme, sono esperienze sentimentali.

Cucinare per qualcuno, metterci cura, è un modo per dimostrargli il nostro affetto. Dobbiamo avere attenzione per i gusti e le preferenze alimentari dei nostri ospiti e, se siamo a conoscenza di qualche loro intolleranza, agire in maniera da evitare imbarazzi.

Il cibo non mente, rivela il cuore di chi lo ha scelto e preparato.

Le stagioni dell’anno ci suggeriscono gli ingredienti, le circostanze il tono, ma la cosa fondamentale è come combiniamo i piatti: il risultato dev’essere armonioso sia per il palato sia per il benessere del corpo.

Tutto il sapore che vuoi
50 ricette di cucina vegetariana © Einaudi, 2019

La cucina vegetariana ha tutti i colori dell'orto. Ci fa riscoprire sapori antichi e ci riaccorda con lo scorrere del tempo e delle stagioni. È un antidoto alla frenesia dei nostri giorni.

Note
Leggi anche le citazioni dei cuochi italiani: Alessandro BorgheseCarlo CraccoGualtiero Marchesi

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