Le migliori Barzellette di Gino Bramieri
Selezione delle migliori barzellette e delle battute più divertenti di Gino Bramieri (Milano 1928-1996), attore, cantante, comico e barzellettista italiano. "Il re della risata" comincia la propria carriera televisiva verso la fine degli anni '50 interpretando diversi ruoli in sketch e messaggi pubblicitari per Carosello.
Il primo grande successo arriva con la partecipazione a L'amico del giaguaro, programma della Rai andato in onda dal 1961 al 1964, in cui si faceva la parodia di film celebri, e che oggi è ricordato come uno spettacolo "cult" degli anni sessanta. Negli anni successivi, oltre a recitare in una trentina di film, Bramieri partecipa a molti varietà, sia radiofonici sia televisivi, e dal 1982 al 1988 conduce G. B. Show, programma televisivo trasmesso dalla Rete 1 e basato soprattutto sui monologhi e sulle barzellette dello stesso Bramieri. Negli ultimi anni della sua vita, è stato protagonista della sit-com Nonno Felice, trasmessa sulle reti Mediaset dal 1992 al 1995.
Nonostante questa variegata attività nel mondo dello spettacolo, oggi Gino Bramieri è ricordato soprattutto come barzellettiere. La sua innata simpatia e la sua mimica facciale particolarmente espressiva, accompagnate da una notevole capacità interpretativa, gli consentivano, infatti, di raccontare barzellette con una maestria ineguagliabile e senza mai stancare. "Il problema di raccontare una bella barzelletta", ha affermato Bramieri, "è che inevitabilmente ne fa venire in mente una orribile a chi l'ascolta". In genere si tratta di barzellette molto brevi, un paio di battute al massimo, ma efficaci.
Si dice che il suo repertorio contasse oltre 7.000 barzellette, molte delle quali sono state pubblicate nel corso degli anni in una ventina di libri, tra cui: 50 chili fa (1973), Io Bramieri vi racconto 400 barzellette (1976), Io Bramieri ve le racconto in un orecchio (1977), ecc. "Non esistono barzellette nuove o vecchie, è che spesso gli ascoltatori se le dimenticano... e io conto molto su questo''.
Nonostante questa variegata attività nel mondo dello spettacolo, oggi Gino Bramieri è ricordato soprattutto come barzellettiere. La sua innata simpatia e la sua mimica facciale particolarmente espressiva, accompagnate da una notevole capacità interpretativa, gli consentivano, infatti, di raccontare barzellette con una maestria ineguagliabile e senza mai stancare. "Il problema di raccontare una bella barzelletta", ha affermato Bramieri, "è che inevitabilmente ne fa venire in mente una orribile a chi l'ascolta". In genere si tratta di barzellette molto brevi, un paio di battute al massimo, ma efficaci.
Si dice che il suo repertorio contasse oltre 7.000 barzellette, molte delle quali sono state pubblicate nel corso degli anni in una ventina di libri, tra cui: 50 chili fa (1973), Io Bramieri vi racconto 400 barzellette (1976), Io Bramieri ve le racconto in un orecchio (1977), ecc. "Non esistono barzellette nuove o vecchie, è che spesso gli ascoltatori se le dimenticano... e io conto molto su questo''.
Gino Bramieri muore all'età di 67 anni per un tumore. Con la solita ironia, aveva detto: "Come recito bene io la parte di chi sta guarendo non la recita nessuno".
− Pronto, chi parla? − Beh! Facciamo un po' per uno. (Gino Bramieri) |
Barzellette
Selezione Aforismario
Tra amici
− Allora, che c'è di nuovo?
− Mia moglie mi tradisce.
− Va beh! Ma io ti ho chiesto che c'è di nuovo.
Tra amici
− Come si vede che ti sei sposato, Gigi! Hai sempre la camicia perfettamente stirata!
− Sì, è la prima cosa che mia moglie mi ha insegnato a fare.
Tra amici
− Senti Giovanni, ho saputo che vai dicendo in giro che sono un cretino e la cosa non mi garba affatto.
− Scusami non sapevo volessi mantenere il segreto.
Tra amici
− Sono due giorni che non parlo con mia moglie.
− Avete litigato?
− No, non voglio interromperla.
Tra amici
− Sono preoccupato, mia moglie passa le sue serate da un bar all'altro.
− Ha il vizio di bere?
− No, ha il vizio di cercarmi.
Tra amici
− Ho chiesto il divorzio da mia moglie.
− Perché, per caso ti tradisce?
− No, non per caso, per abitudine.
Tra amiche
− Come va col tuo fidanzato?
− Credo proprio che stia per sposarmi.
− Davvero, che cosa te lo fa pensare?
− Comincia a odiare mia madre.
Tra amiche
− Ho visto il mio ex fidanzato. Lo sai che si ubriaca dalla mattina alla sera? Tu cosa ne pensi?
− Penso che esageri nel festeggiare l'avvenimento.
Tra amiche
− Cara mia, tutti gli uomini sono uguali.
− Scusa, ma se sono tutti uguali perché li cambi così spesso?
Tra amiche al supermercato
− Con tutti questi detersivi che ci sono in giro, non si sa cosa scegliere. Tu cosa usi per i pavimenti?
− Ti dirò: mio marito va benissimo.
Tra conoscenti
− Posso darti del tu?
− Sì.
− Ma vaffanculo!
Strano matrimonio
− Maria Senza Soldi volete sposare il qui presente Giovanni Senza Quattrini?
− Sì.
− Bene, vi dichiaro morti di fame.
Tra sposini
− Caro presto saremo in tre.
− Davvero? E quando?
− Domani mattina alle 6, devi andare in stazione a prendere mia madre.
Tra marito e moglie
Il marito a letto con l'influenza.
− Cara, se morissi proveresti un po' di dolore?
− E sì, lo sai caro che piango per niente!
In famiglia
− Papà, papà cosa vuol dire lingua materna?
− Zitto, zitto per carità, lasciamola stare, che è lì buona in salotto.
Tra padre e figlio
− Papà, perché i pesci sono muti?
− Prova tu a parlare con l'acqua in bocca.
In ufficio
Il capoufficio alla sua segretaria.
− Signorina, domenica sera è libera?
− Oh, sì!
− Non ha impegni?
− Oh, no!
− Bene, allora lunedì mattina cerchi di essere puntuale.
Al ristorante
− Cameriere, una mosca nella minestra.
− Gliela porto subito, signore.
Al telefono
− Pronto, chi parla?
− Beh! Facciamo un po' per uno.
Dal medico
− Apra la bocca, signora.
− Oh! Grazie, grazie tante dottore.
− Perché grazie, signora?
− Perché tutti mi dicono di tenerla chiusa.
Dal medico
− Caro dottore, deve assolutamente trovare un rimedio per il mio modo di russare: russo tanto forte che io stesso mi sveglio.
− Oh, a questo può facilmente rimediare. Provi a dormire in un'altra stanza!
Dal medico
− Lei, la deve smettere di fumare.
− Perché, ho qualche cosa ai polmoni?
− No, è che ogni volta che viene qui, mi brucia il tappeto.
Dal neurologo
− Dottore, dottore, io dimentico tutto. Tutto, tutto, capisce? Cos'è che devo fare?
− Intanto direi di pagarmi subito la visita.
In carcere
Due nuovi carcerati si incontrano nella cella che dovranno dividere:
− Quanti anni hai beccato?
− Quindici e tu?
− Dieci.
− Allora dormi tu vicino alla porta, sei il primo a uscire.
Pierino
− Pierino sai che non si fa la pipì in piscina?
− Ma mamma, la fanno tutti!
− Sì, ma non dal trampolino.
Al circo
− Ma tu una volta non facevi il domatore di pulci? Come mai adesso fai il domatore di elefanti?
− Cosa vuoi, mi si è indebolita la vista.
Somiglianze
− Scusi ma lei, per caso, è parente dell'avv. Bianchi?
− Ma sono io l'avv. Bianchi.
− Ah! Adesso mi spiego la somiglianza!
Al casinò
Un tizio esce dal casinò in canottiera e mutande.
− Voilà! Andata male eh?!
− Sì, ma per fortuna ho saputo fermarmi in tempo.
Al commissariato
− Dov'eravate il giorno 18 agosto alle 20 e trenta?
− Dal maniscalco.
− Allora avete un alibi!
− No, ho un asino.
Al telefono
− Pronto, commissario, due giorni fa ho denunciato la scomparsa di mia moglie.
− Sì?
− Vorrei pregarvi di abbandonare le ricerche.
− L'ha ritrovata?
− No, ho riflettuto.
In profumeria
− Avete qualcosa per i capelli grigi?
− Sì, forbici, ciabatte e molto rispetto!
Un giornalista a un senatore
− A volte ho l'impressione che l'uomo politico moderno abbia preso come modello Cristoforo Colombo.
− Perché proprio Cristoforo Colombo?, si meravigliò il senatore.
− Perché non sapeva dove andava, non sapeva dov'era quando arrivò e ha fatto tutto questo con i soldi altrui.
In conferenza
Un sociologo:
− In qualche parte del mondo, ogni secondo, giorno e notte, una donna mette al mondo un bambino. Che cosa possiamo fare?
Una ragazza alza la mano:
− Secondo me la prima cosa da fare sarebbe trovare quella donna e poi farla smettere.
In punto di morte
Un genovese sta morendo.
− Ohi, ohi... non gliela faccio più... E Giannetto, dov'è Giannetto?
− Sono qui, papà...
− E Cesira, dov'è Cesira?
− Sono qui, caro.
− E la zia, dov'è la zia?
− Sono qui, Alberto...
− Ah... e Camillo, dov'è Camillo?
− Sono qui, Alberto...
− Ah... E il cugino Filippo, dov'è il cugino Filippo?
− Qui, Alberto, sono qui...
− Oeh! Ma in negozio non c'è rimasto nessuno?
In Paradiso
San Pietro a un nuova arrivato:
− Figliolo, cos'hai fatto di buono nella vita?
− Una volta ho dato 50 lire ad una vecchietta.
− Poi?
− Un'altra volta ho dato 100 lire a un bambino.
− Bene, figliolo, tieni, queste sono 150 lire e vai all'inferno.
Che verbo è "non sarebbe dovuto nascere"? Preservativo imperfetto. (Gino Bramieri) |
Battute umoristiche
Selezione Aforismario
Che verbo è "non sarebbe dovuto nascere"? Preservativo imperfetto.
Cos'è un padre di famiglia? È un uomo che ha tante bocche piccole da sfamare e una bocca grande da ascoltare.
Dicono che si va in villeggiatura per cambiare aria. Mio cognato c'è stato per sei mesi ed è tornato con la stessa aria da cretino.
Io ho un amico così magro, così magro ma così magro che il suo pigiama ha una sola riga.
Io ho un amico così pigro, così pigro, ma così pigro che ha sposato una donna incinta.
Prima di estrargli la costola per fare la donna, Dio diede un sonnifero ad Adamo, dicendogli: "Dormi, figlio mio, sarà l'ultima volta che potrai dormire senza pensieri."
Rubate 2000 lampadine. Polizia brancola nel buio.
Sapete come si fa a capire se un motociclista è felice? Dai moscerini sui denti.
Sapete perché la giustizia va così lenta? Per farsi raggiungere dall'amnistia.
Sapete perché non si può mungere una formica? Perché è impossibile metterle sotto il secchio.
Se bevete per dimenticare, siete pregati di pagare prima di bere.
Se in Olanda, all'improvviso scendessero tutti insieme dalle biciclette, credo che il paese sprofonderebbe.
Va là, sii buono, prestami tre milioni che voglio finirla una buona volta con i miei creditori!
Selezione Aforismario
Che verbo è "non sarebbe dovuto nascere"? Preservativo imperfetto.
Cos'è un padre di famiglia? È un uomo che ha tante bocche piccole da sfamare e una bocca grande da ascoltare.
Dicono che si va in villeggiatura per cambiare aria. Mio cognato c'è stato per sei mesi ed è tornato con la stessa aria da cretino.
Io ho un amico così magro, così magro ma così magro che il suo pigiama ha una sola riga.
Io ho un amico così pigro, così pigro, ma così pigro che ha sposato una donna incinta.
Prima di estrargli la costola per fare la donna, Dio diede un sonnifero ad Adamo, dicendogli: "Dormi, figlio mio, sarà l'ultima volta che potrai dormire senza pensieri."
Rubate 2000 lampadine. Polizia brancola nel buio.
Sapete come si fa a capire se un motociclista è felice? Dai moscerini sui denti.
Sapete perché la giustizia va così lenta? Per farsi raggiungere dall'amnistia.
Sapete perché non si può mungere una formica? Perché è impossibile metterle sotto il secchio.
Se bevete per dimenticare, siete pregati di pagare prima di bere.
Se in Olanda, all'improvviso scendessero tutti insieme dalle biciclette, credo che il paese sprofonderebbe.
Va là, sii buono, prestami tre milioni che voglio finirla una buona volta con i miei creditori!
Note
Leggi anche le battute degli umoristi e dei comici italiani: Marcello Marchesi - Ettore Petrolini - Totò