Le più belle frasi d'amore di Liala

Selezione delle frasi d'amore e delle citazioni più belle di Liala, pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi Cambiasi (Carate Lario 1897 - Varese 1995), scrittrice italiana. Il nome d'arte di Liala fu coniato da Gabriele D’Annunzio:
"Ti chiamerò Liala perché ci sia sempre un’ala nel tuo nome".
Liala è una delle scrittrici di romanzi d'appendice, o della cosiddetta "letteratura rosa", più famose del Novecento a livello internazionale. Solo in Italia, ha venduto più di dieci milioni di copie dei suoi libri, le cui storie si svolgono soprattutto in ambiente militare e, in particolare, in quello dell’aviazione, che Liala conosceva bene. I protagonisti maschili sono spesso audaci e valorosi, le eroine romantiche e trasgressive, le ambientazioni eleganti e sofisticate. Come si legge su Wikipedia:
"Liala rimane, ancora oggi, una delle scrittrici italiane più apprezzate, soprattutto tra il pubblico femminile. Malgrado i suoi racconti siano stati spesso tacciati di essere datati e melensi e relegati dalla critica all'ambito della letteratura rosa, è indubbio come non solo abbia saputo coltivare la fantasia di più di una generazione di donne, ma anche come abbia saputo incarnare nel suo stile piano, descrittivo ed elegante, un modo di fare letteratura che riassume il bello scrivere proprio di più di una generazione di scrittori italiani".
Le seguenti frasi di Liala, per lo più d'amore, sono tratte dai più noti dei suoi ottanta romanzi.

Foto di Liala
Della persona che si desidera, talvolta stupisce e incanta un sorriso,
una piega della bocca, un modo di guardare, un nulla, che diventa un tutto. (Liala)

Signorsì
© Mondadori 1931

Chi può sapere il momento preciso in cui ci si innamora? Si esce di casa sereni, allegri e col cuore vuoto, si rientra col cuore che pesa, si cerca di scoprire il perché di quel peso, e ci si accorge che qualcuno, a nostra insaputa, è entrato nel cuore e vi si è chiuso dentro.

Settecorna
© Mondadori 1931

In amore, il passo più doloroso è quello verso la libertà. Si piange, ci si tormenta e si resta in una stanza che ha la porta chiusa. Non si è capaci di arrivare a questa porta, d’aprirla, fuggire e andare verso il respiro: fuori sai, non c’è più dolore. Ma fino a che si rimane chiusi nella cerchia di quattro pareti e di due braccia, si piange.

Farandola di cuori
© Sonzogno 1941

Io penso che quando nella vita tramonta un sogno, si ha il dovere di cercarne un altro.

L’ora placida
© Sonzogno 1941

Ti amerò come si ama l’amante, ti cullerò come si culla un bimbo, ti adorerò come si adora la piccola sposa.

La casa delle lodole
© Sonzogno 1941 - Selezione Aforismario

Io sono fiera di appartenerti, perché tu sei il mio amore, ma anche il mio orgoglio...

Quando si ama come io lo amo, non si può promettere di non amare più.

Sotto le stelle
© Sonzogno 1941

Se tu l’amassi veramente, non potresti parlare così. Chi ama, lotta, combatte, si difende. Tu accetti, subisci e taci. Ma che amore è mai il tuo?

Donna Delizia
© Sonzogno 1944

Perché l’ha baciata se doveva poi dimenticarla così? Perché se l’è tenuta tra le braccia, se poi doveva toglierle tutte le illusioni? Ma non lo sanno, dunque, gli uomini, che le fanciulle possono sognare per un loro bacio?

Un bacio, non è nulla. Due baci, possono diventare qualcosa. Meglio quindi dare un bacio solo a molti uomini, piuttosto che due baci a un uomo solo.

Il pianoro delle ginestre
© Mondadori 1944

Come sarebbe bello poter correre verso una donna mia, che mi tendesse le dolci mani trepide, che mi scaldasse il cuore! Come sarebbe bello riposare accanto a una donna amata e parlare con lei di questo cielo senza stelle; di questa notte di ovatta nera!

Una donna che dice a un uomo: io ti ho sempre pensato, deve poter dire anche a questo uomo: io non ho avuto nel cuore nessun altro uomo

Il tempo dell’aurora
© Sonzogno 1944

Voglio vivere con te fin che Dio mi darà vita, finché mi sia dissetato del mio amore... E poiché questa sete non passerà mai, mai, io penso che dovrò vivere così a lungo, cara, da diventare il più vecchio uomo della terra...

L’ingannevole sogno
© Rizzoli 1948

Sappiate amare. Forse coloro che avranno veramente amato, concluderanno la loro vita in pieno sogno.

Il velo sulla fronte
© Rizzoli 1948

Non può essere bello chi ha in sé un male che porterà alla tomba.

Le visite non attese, che incanto! Ti sorprendono quando dormi, ti scocciano quando fai merenda, ti disturbano quando vuoi esser sola... Oh, la gente che fa improvvisate come la odio!

Riverberi lontani
© Sonzogno 1949

Io voglio una cosa immensa: il tuo amore. Voglio una cosa fulgida: averti sposa mia. Pretendo la più bella gioia del mondo: la felicità di mio figlio.

La passeggera nel vento
© Rizzoli 1950

Non ho nulla, al mondo, oltre la gioia disperata di volerti tanto bene...

Melodia dell'antico amore
© Cappelli 1950

Della persona che si desidera, talvolta stupisce e incanta un sorriso, una piega della bocca, un modo di guardare, un nulla, che diventa un tutto.

Ombre di fiori sul mio cammino
© Valsecchi 1951

Per ogni creatura del mondo c’è la creatura destinata: ma talvolta la creatura del proprio destino si smarrisce, muta strada, cielo o terra: e la vita avrà due creature infelici in più, ché due anime destinate al divino incontro non avranno trovato la stessa via.

Amata
© Valsecchi 1951

Una donna che in un momento di disperazione muta d’abito, ha già potuto, almeno per qualche istante, ritrovare se stessa... E se una donna si ritrova, ha già fatto un passo verso la salvezza.

La più cara sei tu
© Rizzoli 1952

Mia bella, mia adorata, mia dolce canaglia. Amami perché ti amo. Sopportami se sono gioioso perché ti amo. E non rimpiangere nulla di ciò che lasci perché ti amo. Se avrai malinconie io ti aiuterò a guarirle...

Per quale via, Glori?
© Rizzoli 1952 - Selezione Aforismario

Se l’amore, il vero, il potente amore non fosse fatto anche di generosità, non potrebbe chiamarsi amore.

Ti voglio. Per tutta la vita. Lo so, lo so che mi esprimo male. Che non posso dire: “Ti voglio” a un uomo. Ma se tu mi indichi una strada per avvicinarmi a te, io seguirò quella strada, qualunque sia e per difficile che sia. Non ho mai amato. Ma ora amo te. E voglio vivere con te.

Le creature dell’alba
© Del Duca 1955

Non posso vivere senza di te. Non mi amare, non mi baciare, non mi guardare. Ma concedimi di vivere dove tu vivi... non mi far morire. Per vivere mi basta respirare dove tu respiri...

Trasparenze di pizzi antichi
© Valsecchi 1955 - Selezione Aforismario

Io sono geloso del tuo corpo, dei tuoi capelli, della tua bocca. Non può amarti colui che non è geloso della tua bellezza.

Non può amarti colui che non è geloso della tua bellezza.

Passione lontana
© Del Duca 1956

Un vero amore è come un fuoco a fiamma perenne: una fiamma che si eleva al cielo e non si spegne mai, qualunque sia il vento che le passa accanto.

Un altare per il mio sogno
© Del Duca 1956

Nessuno sa mai perché nasca amore, nessuno potrà dire mai perché un tale, che non aveva mai amato, si debba perdutamente innamorare di una creatura solo che questa creatura gli si pari davanti.

Fra le tue braccia e sul mio cuore
© Del Duca 1959 - Selezione Aforismario

Aveva sentito, in quella palma che premeva la sua mano, non il contatto di un uomo e di un maschio: ma il contatto di una fede, di una promessa, di un' amicizia.

Non mi chiedere perché ti voglio bene. Ti dovrei rispondere sempre allo stesso modo: non lo so, ma so che i miei giovani anni hanno bisogno di te.

Se si potessero spiegare le ragioni di un folle amore, si troverebbe il rimedio al gran male d'amore.

Quale mortale seppe mai il perché di un violento amore? Tu potrai trovare la causa di tutto, nel mondo, ma non la causa di una passione.

Il sole se tramonta può tornare
© Del Duca 1959

Ho un terribile desiderio di te. Cerco invano il tuo alito, il tuo profumo, il tuo sguardo. Cerco inutilmente la traccia delle tue mani.

Lalla che torna
© Del Duca 1961

L’uomo che tace, che chiude in sé il suo amore, è colui che più ama. L’amore silenzioso è l’amore di tutta la vita.

Oh, piccolo, grande amore, è perché ti amo troppo che ti lascio partire: è perché non posso vivere senza di te che ti lascio andare!

L’addormentato cuore
© Del Duca 1963

Il potere dell’amore è sconfinato. E la vita non avrebbe valore alcuno se non ci fosse l’amore

Quel divino autunno
© Rizzoli 1962

Di solito si letica con le donne che si amano o che non si amano più. Con le donne che ci sono indifferenti non si può leticare. 

A nessuna creatura può piacere di essere desiderata per l'amore di un'altra. Ognuno vuole essere amato per se stesso.

Un gesto, una parola, un silenzio
© Del Duca 1966

È il cuore che si è lasciato invadere da te. Era come una vasca vuota, nel sole. A poco a poco, tu vi hai immesso acqua pura e fresca. Sei stata tu a farmi accorgere che prima il mio cuore era vuoto.

Il palazzo innamorato
© Cappelli, 1967

Nessuno sa dire quanti e quanti milioni di stelle vi siano nel firmamento. Tante da non poterne contare, così come non si potranno mai contare tutti i baci che io avrò in serbo per te.

Ritorna, malinconia
© Cappelli, 1971 - Selezione Aforismario

Il mio cuore batte forte perché ci sei dentro tu. Lo hai invaso. È pieno di te. Non c’è più spazio per altro. È gonfio, il mio cuore: come lo colmi, Lilia!

Sei il mio amore e se perdo la testa per te, pazienza. Chiedo a Dio di lasciarmene quel tanto che mi possa servire per capire la gioia di averti.

Con Beryl, perdutamente
© Sonzogno 1976 (postumo 2007 - completato da Mariù Safier).

I miei pensieri sono i tuoi. Le mie azioni sono le tue. Il mio sangue è tuo. Se tu ne avessi bisogno, te lo darei. E se mi dicessero che dandolo tutto a te ne morirei, ringrazierei la sorte che mi avrebbe concesso di fare qualche cosa per te

Un ballerino in Paradiso
© Sonzogno 1976 (postumo 2010 - completato da Mariù Safier).

La felicità si può dividere in due e diventa un paradiso. L’infelicità, se si divide in due, diventa un inferno.

Intervista
con Roberto Gervaso, La mosca al naso
Interviste famose, Rizzoli, 1980 - Selezione Aforismario

L'uomo dev'essere soprattutto maschio.

La donna mi piace donna e i pantaloni fanno torto alla femminilità.

L'immaginazione non serve. L'uomo, e la donna, vanno presi e accettati come sono, e non come vorremmo che fossero.

Le femministe sono delle buffone iconoclastiche.

Note
Leggi anche le citazioni delle scrittrici italiane: Cristina CampoNatalia GinzburgLalla Romano

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