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Frasi e citazioni di Stefano Benni

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Stefano Benni (Bologna 1947), scrittore e poeta italiano. Le seguenti citazioni di Stefano Benni sono tratte dai suoi libri più conosciuti, tra cui:  Bar sport (1976), Baol (1990), La compagnia dei Celestini (1992), L'ultima lacrima (1994), Saltatempo (2001), Achille piè veloce (2003), Margherita dolcevita (2005).
Foto di Stefano Benni
La filosofia cerca le verità ultime, l'ironia le verità penultime. (Stefano Benni)

Bar sport
© Mondadori 1976 - Selezione Aforismario

Al bar Sport non si mangia quasi mai. C'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una.

Più piccole e costose sono le paste, più il bar è fico.

L'uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e l'uomo primitivo aggrottava la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca.

Il playboy va al bar una sera sì e una sera no. Questo per il fatto che deve raccontare agli amici. il venerdì sera, l'avventura del giovedì sera, e così via.

L'incazzato da bar. Quest'uomo è il prodotto di due diffuse malattie moderne: il protagonismo e l'intossicazione da chiacchiere. La sua presenza nel bar è uno degli eventi più funesti che possa turbare la vostra giornata.

Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo.

Era tanto strabica che la pallina nera dall'occhio destro si era spostata nel globo sinistro, e viceversa. Cosicché aveva gli occhi perfettamente normali.

Un bar Sport possiede un richiamo tanto maggiore, quanto più organicamente possiede attrazioni: ad esempio, è perfettamente inutile che un bar possieda un buon biliardo, se non ha un buon scemo da bar.

Non sono ubriaco: sono leggermente euforico per l'ingestione di piccole quantità etiliche.

Terra!
© Feltrinelli 1983

L'economia in questo pianeta è naturalmente soggetta agli sbalzi di questo genere primario: qui la mancanza di investimenti si chiama stipsi, e l'inflazione si chiama diarrea. Speriamo di mantenere il tetto della diarrea sotto il dieci per cento, dicono i governanti. E poi scoppiano gli scandali, e si scopre che segretamente i governanti prendevano quintali di merda dagli industriali e chiudevano un occhio sul contrabbando di merda all'estero. 

Nessun fiore educato regalerebbe mai un uomo alla sua fidanzata.

Se è scritto che due pesci nel mare debbano incontrarsi, non servirà al mare essere cento volte più grande.

Il bar sotto il mare
© Feltrinelli 1987

Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono.

Baol
Una tranquilla notte di regime © Feltrinelli 1990 - Selezione Aforismario

La vita è come l'anticamera di un dentista. C'è sempre uno che sta peggio di te.

Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore.

L'inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C'è biossido per tutti. Invece non c'è felicità per tutti.

Il passato, come lei sa, è come certi torturati. Duro a morire.

Siate i comici di voi stessi. Fatevi da soli il vostro humour quotidiano.

Il numero che anni fa mi diede una piccola notorietà era questo: facevo sparire una grossa oca. La mettevo sotto un telo scuro e lei spariva. Nessuno capiva come facessi. Vi dirò la verità: neanche io. Era l'oca che era brava.

Triste è l'uomo che ama le cose solo quando si allontanano.

– Su non pianga – dico io – tutti abbiamo il nostro momento d'oro. E dopo, è bello ricordarlo. Se fosse sempre il nostro momento d'oro, non ce ne accorgeremmo neanche...

Se i tempi non chiedono la tua parte migliore inventa altri tempi.

Uno non può fare l'eroe tutta la vita. Anzi, il più delle volte non può farlo per più di 10 minuti. Certo, in quei dieci minuti si vedono le cose diversamente.

Lavorare sul comico è difficile. Tempi precisi. Etimologie che spuntano. Parole che esplodono. Alta precisione, orologeria. Il fine segreto del caos. Difficile cambiare anche solo una parola. Ma si può fare.

La compagnia dei Celestini
© Feltrinelli 1992 - Selezione Aforismario

Le idee sono come le tette: se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare.

Per far uscire i ragazzi dal tunnel della droga la cosa migliore è aspettarli sotto il tunnel con un randello.

Tra tutti gli animali, l'uomo è quello che corre il maggior pericolo di estinzione. Perché mentre noi ci preoccupiamo di proteggere i panda e le foche, i panda e le foche non si preoccupano di proteggere noi, anzi vivamente sperano che ci estinguiamo con tutte le nostre atomiche, pesticidi, defolianti, petroliere e villaggi vacanze. Perciò finiamola di commiserare il rinoceronte nero, di contare col fiato sospeso le balene e di stimolare al coito le lontre. Interessiamoci all'animale più in pericolo: l'uomo!

L'ultima lacrima
© Feltrinelli 1994 - Selezione Aforismario

Così è la vita del puntuale. Un inferno in cui si attende la morte, sperando che almeno lei sia in orario.

Ahimè, pensavo che la puntualità fosse una nobile forma di rispetto per gli altri e contribuisse all'armonia del mondo. Ma il mondo non conosce armonia.

Non esistono uomini cattivi [...] se sono cucinati bene.

Un singolare pensiero mi tormenta. E se dietro tutte le stragi impunite, il sangue versato, le bombe misteriose non ci fosse alcuna organizzazione criminale, ma solo la disperata ribellione di quell'ometto puntuale contro un mondo in perenne ritardo?

Elianto
© Feltrinelli 1996

Ci fu una grande battaglia di idee e alla fine non ci furono né vincitori, né vinti, né idee.

Ci vuole un gran fisico per correre dietro ai sogni.

I tempi cambiano, come dice la canzone, anche se non sempre i tempi cambiano come vorrebbero le canzoni.

Ma che paese è questo dove gli unici che hanno ancora qualche speranza vengono chiamati disperati?

Bar Sport Duemila
© Feltrinelli 1997

Creatura recentemente apparsa ma ormai tristemente nota. Il suo dramma non è il cellulare, ma la dipendenza, cioè il non saper rinunciare al telefonino nei luoghi più improbabili e nelle situazioni più scomode. Per questa ragione è detto DDT, ovvero Drogato Da Telefonino. Ad esempio, il DDT è appena entrato nel bar e il cellulare trilla mentre sta bevendo un cappuccino. Il DDT continua a bere con la destra e risponde con la sinistra, oppure intinge il cellulare nella tazza e si attacca una brioche all'orecchio.

Saltatempo
© Feltrinelli 2001

Come diceva mio nonno basta un bastardo nel cesto per rovinar tutto, proprio come tra gli uomini.

La vita è una merda, ma se ci tieni a qualcosa, non devi mollare.

Nel fiume il pesce mangia la mosca e la libellula e tutto quello che cade sul pelo dell'acqua. Il passero mangia il verme, la balena mangia il plancton che è un pulviscolo di animaletti, la mantide mangia il marito, il leone mangia lo gnu, noi uomini mangiamo metà delle razze del creato. E se proprio vogliamo trovare un senso cosmico, il verme alla fine si vendica perché si mangia il pescatore, bello frollato.

Achille piè veloce
© Feltrinelli 2003

La vita del puntuale è un inferno di solitudini immeritate.

Quando uno è triste non servono le classifiche, non c'è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri. 

Solo il dolore insegna cos'è la vita senza il dolore.

Non ci accorgiamo mai che c'è una pagina nel libro che non riusciamo a capire, la più bianca, la più inutile, e invece è quella per cui tutto è stato scritto. Perché non riusciamo a vederla?

Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro.

Margherita dolcevita
© Feltrinelli 2005 - Selezione Aforismario

Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane.

La comunicazione perfetta esiste. Ed è un litigio. 

Quando dormiamo siamo tutti uguali, morfeonauti inermi nel colorato gorgo, e non conta cosa si sogna, se no saremmo tutti in galera. 

Guardali bene. Guardali negli occhi. Hanno bei vestiti, belle etichette, begli incarti, ma sono velenosi.

Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere.

La sua visione ecologica del mondo è terrificante: io la definisco "polentopandismo".Cioè lui mangerebbe polenta e panda, anche se fosse l'ultimo esemplare del mondo.

L'arma batteriologica del secolo: il tedio. Quella che ti convince che aspettare di vivere è meno faticoso di vivere.

Quando una donna ti fa cambiare vita è roba da ridere, ma quando ti fa cambiare la squadra di calcio del cuore, la situazione è seria.

L'arte è questo: scappare dalla normalità che ti vuole mangiare.

Quando i bambini crescono e diventano adulti, capiscono subito che quello che gli avevano detto da bambini non è vero, eppure riciclano ai figli l'antica bugia. E cioè che tutti vogliono consegnare ai bambini un mondo migliore, è un passaparola che dura da secoli, e il risultato è questa Terra, questa vescichetta d'odio.

La grammatica di Dio
Storie di solitudine e allegria © Feltrinelli 2007

Donne e scoregge scappano anche se non vuoi.

Il cuore c'ha le valvole, non le molle.

Filosofia e comicità
su MicroMega, 2001

La filosofia cerca le verità ultime, l'ironia le verità penultime.

Il contrario del comico non è il tragico, ma l'indifferenza.

Il comico cammina a un passo dal tragico come la filosofia cammina a un passo dal delirio.

Il comico non pretende di dare definizioni, ma di mettere in crisi le definizioni false, e di aprire un ulteriorità, una sporgenza per lasciar trovare alla fine una nuova verità.

Di tutte le ricchezze
© Feltrinelli 2012

Ho perduto la donna che ho amato senza lottare, senza credere in me e in lei. Poco importa quello che ho imparato dopo, non conta quanto io sia cambiato, allora commisi questo delitto, il delitto di lasciarla sola.

Gli addii non si ripetono, la prima volta sono romantici, la seconda noiosi, la terza ridicoli o tragici.

Note
Leggi anche le citazioni degli scrittori italiani: Moni OvadiaMichele Serra - Walter Veltroni