Frasi e citazioni sui Radical Chic
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sui radical chic, locuzione composta dal termine inglese radical "radicale" e da quello francese chic "elegante". Si definisce radical chic chi, per moda o convenienza, professa idee anticonformistiche e tendenze politiche radicali. In genere, i radical chic sono appartenenti alla borghesia che ostentano idee e tendenze politiche affini alla sinistra radicale o comunque assai distanti dal loro ceto di appartenenza.
L'espressione "radical chic" è stata coniata dallo scrittore americano Tom Wolfe, che l'ha utilizzata in un suo articolo, pubblicato sul New York Magazine nel 1970, per descrivere la moda invalsa nell'alta società newyorkese di abbracciare cause politiche radicali.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui borghesi, gli snob, gli ipocriti e gli anticonformisti. [I link sono in fondo alla pagina].
L'espressione "radical chic" è stata coniata dallo scrittore americano Tom Wolfe, che l'ha utilizzata in un suo articolo, pubblicato sul New York Magazine nel 1970, per descrivere la moda invalsa nell'alta società newyorkese di abbracciare cause politiche radicali.
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In fondo il Radical Chic di radicale ha solo lo stile. In cuor suo si sente parte della Società e delle sue tradizioni. (Tom Wolfe) |
Chi è il radical chic? [...] Sostanzialmente una persona affetta da complessi di inferiorità e di colpa da cui cerca di liberarsi a buon mercato, diventando parassita morale di coloro che dovrebbero piuttosto combattere a viso aperto perché sono i suoi peggiori nemici.
Paolo Bonetti, Il purgatorio dei laici, 2008
Quello del radical chic è un genotipo inestinguibile, perché mimare snobisticamente la rivoluzione è sempre stata e sempre sarà l'attività preferita di coloro che, in realtà, hanno paura di ogni cambiamento reale.
Paolo Bonetti, ibidem
Radical chic. Sempre col birignao. Era così snob che snobbava lo snobismo.
Silvano Calzini, Nani da leggere, 2011
Il radical-chic vuol un mondo migliore dove si troverebbe malissimo.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
Il radical-chic si struscia a destra, ammiccando a sinistra.
Roberto Gervaso, ibidem
Il radical-chic va a sinistra, finché non arriva la sinistra.
Roberto Gervaso, ibidem
Il radical-chic vota comunista per paura del comunismo.
Roberto Gervaso, ibidem
Il radical-chic: un borghese andato a male.
Roberto Gervaso, ibidem
"Crociate" è il nome che la stampa radical-chic dà alle sue persecuzioni.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
Il radical-chic è un gagà ideologico al servizio di rancide utopie progressiste.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989
Il radical-chic è un reazionario che dà del reazionario a chi non sputa nel piatto in cui mangia.
Roberto Gervaso, Aforismi, 1994
Il radical-chic è un complessato che si crede un idealista.
Roberto Gervaso, La vita è troppo bella per viverla in due, 2015
Il radical-chic solidarizza coi proletari per non diventare come loro.
Roberto Gervaso, ibidem
Il radical-chic è un fascista che si maschera da antifascista per sembrare progressista.
Roberto Gervaso, ibidem
Il radical-chic, fra una tartina di caviale e l'altra, rutta per sentirsi proletario.
Roberto Gervaso, La vita è troppo bella per viverla in due, 2015
Il radical-chic: un borghese andato a male. (Roberto Gervaso) |
La ricca borghesia non è più radical e in quanto allo chic ormai va di moda sembrare cheap.
Alessandro Gnocchi, Gusti, miti e ossessioni del nuovo radical chic, su il Giornale, 2013
L'erede del radical chic, l'aristo-democratico innamorato del popolo a patto che si tenga a distanza, non contempla la rivolta ma la Resistenza basata «sulla rifondazione morale ed estetica, che incarni decenza e bellezza».
Alessandro Gnocchi, ibidem
Il radical chic, in fondo, fa quel che può per liberarsi dal senso di colpa dell'occidentale gran consumatore di kilowatt. Ci rassomiglia terribilmente, il radical chic. ha un vantaggio: non piange, si adatta. Non si aspetta nulla dal Sol dell'avvenire. Si accontenta del sole del pomeriggio. È un furbone. Un beatnik pragmatico. Come la nostra epoca.
Serge Raffy, in Jérôme Garcin, Nuovi miti d'oggi, 2007
Non si dice più snob ma invece radical-chic. Non è un sinonimo, c'è qualche cosa in più ed è una dimensione politica: il radical-chic è di sinistra. Di una certa sinistra. Per guadagnarsi quella definizione deve stupire e spiazzare anzitutto la vera sinistra che, per antica definizione, si identifica con l'ideologia marxista.
Eugenio Scalfari, Ebbene sì, siamo radical-chic, su L'Espresso, 2012
L'etichetta che la destra populista ci affibbia come un insulto, per noi è diventata un motivo d'onore. Perché si riferisce a una cultura laica, eterodossa e ironica. Che guarda a Voltaire, Keynes, Einstein e Roosevelt.
Eugenio Scalfari, ibidem
Quanto a cultura i radical-chic sono illuministi e voltairiani, tra i loro personaggi di culto campeggiano Einstein, Keynes e Roosevelt. La definizione di radical-chic all'inizio gli sembrò insultante ma adesso se ne sentono onorati vista la sponda da dove proviene.
Eugenio Scalfari, Ebbene sì, siamo radical-chic, su L'Espresso, 2012
Nella vulgata di destra è diventato "radical chic" tutto ciò che odora di solidarismo (è per lavarsi la coscienza!) o di amore per la cultura (è per umiliare la gente semplice!) e ovviamente di critica del populismo (è disprezzo per il popolo!). Più in generale, il termine è semplicemente perfetto per ridurre quel vasto e disorientato mondo detto "sinistra occidentale" a una ipocrita cricca di potenti con la puzza sotto il naso che hanno perduto ogni rapporto con "il popolo".
Michele Serra, su la Repubblica, 2018
Nella rituale e un po’ ammuffita terminologia del dibattito pubblico italiano prospera da decenni con minore o maggiore frequenza l’espressione “radical chic”, usata prevalentemente in modo offensivo e dispregiativo, per indicare la presunta incoerenza di persone che si dicono politicamente di sinistra ma hanno redditi maggiori di quelli che un luogo comune anacronistico attribuirebbe ai militanti di sinistra.
Luca Sofri, Cosa sono i radical chic?, su il Post, 2014
Se qualcosa non ti piace e lo guardi da destra, lo definirai radical chic; se qualcosa non ti piace e lo guardi da sinistra, lo definirai fascista.
Guia Soncini, L’era della suscettibilità, 2021
In fondo il Radical Chic di radicale ha solo lo stile. In cuor suo si sente parte della Società e delle sue tradizioni.
[Radical Chic, after all, is only radical in Style; in its heart it is part of Society and its traditions].
Tom Wolfe, Radical chic, su New York Magazine, 1970
Nell’Era del Radical Chic, poi, quale conflitto si innescò tra l’assoluto bisogno di domestici e il fatto che i domestici fossero il simbolo assoluto di ciò contro cui i nuovi movimenti, neri o marrone, stavano combattendo! E allora, quanto assolutamente urgente divenne la ricerca dell’unica via di salvezza: domestici bianchi!
Tom Wolfe, ibidem
Radical chic: uno che fa il comunista con il maglione di cachemire.
Anonimo
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