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Frasi e citazioni su Astio, Livore e Acredine

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'astio, il livore e l'acredine, cioè su quei sentimenti spiacevoli che "corrodono" l'animo di chi li prova.
L'astio è il risentimento che un individuo cova dentro di sé verso qualcuno da cui si ritiene d’avere ricevuto gravi torti, o verso cui si prova invidia o gelosia.
Il livore è il sentimento di chi è tormentato da invidia astiosa e maligna, da rancore velenoso. L'acredine (come l'acrimonia) è un sinonimo di rancore e livore.
Alcune citazioni fanno riferimento anche alla bile considerata non nel suo significato fisico, cioè di liquido prodotto dal fegato, ma in senso figurato, per intendere sdegno o collera.
Scrive Niccolò Tommaseo: 
"Astio è odio amaro. odio vile. L'invidia é odio del bene altrui. Che non siano il medesimo, Dante lo dice; «L'anima divisa Dal corpo suo per astio e per inveggia». E le Fiorità: «Per astio e per invidia, a gran tradigione l'uccisero». Non può essere invidia senz'astio, ma può astio senza invidia: sebbene la divisione sia rara. L'invidia si rode del bene altrui; l'astio cerca l'altrui male. L'invidia si può a qualche modo dissimulare; l'astio è più visibile, più ributtante. La invidia astiosa è più spregevole dell'invidia timida e vergognosa di sé.
Il livore è anco l'esteriore indizio dell'invidia. Ret. Tullio: «Non essere offeso da alcun livore d'invidia». E poiché l'invidia che si manifesta, appar più forte, perché pare non si possa contenere; perciò livore dice invidia irrequieta che macera e trasmuta l'uomo, e lo rende visibilmente infelice, Più: c'è un'invidia operosa o nell'impedire il bene, o nell'ignobilmente gareggiare con quello; ma pur talvolta par simile alla buona emulazione: il livore è inerte, impotente, non sa che consumare se stesso. L'astio è dei superbi, il livore dei fiacchi avviliti. Il tiranno che incontra rivali, è astioso; il servo quando conosce uomini men vili di sé, li perseguita col suo livore, colla traditrice freddezza ed inerzia".
[Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana 1840].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul rancore, il risentimento, l'invidia, la rabbia e lo sdegno. [I link sono in fondo alla pagina].
Foto di Manlio Sgalambro
Nella società l'odio, il rancore, il livore, l'indifferenza
li unisce più dell'amore, che li unisce solo a letto. (Manlio Sgalambro)

L'accumulo di astio che un litigio può portare con sé (con il rischio che ogni volta lo scontro si spinga sempre un po' più in là, partendo dalla "soglia" precedente) ci dice che sarebbe saggio evitare di iniettare troppo veleno nel circuito dei propri rapporti, per evitare il peggio.
Piero Angela, Ti amerò per sempre, 2005

Il terrore è l’omaggio che astiosi solitari finiscono col rendere alla fraternità degli uomini.
Albert Camus, L'uomo in rivolta, 1951

L'uomo è un animale astioso, ogni opinione che esprime sui suoi simili è una forma di denigrazione.
Emil Cioran, La caduta nel tempo, 1964

L’astioso è un incattivito che si attribuisce una sorta di superiorità.
Emil Cioran, Un apolide metafisico, 1995

Per essere nel vero non c’è che da tenersi in ogni cosa a eguale distanza dagli entusiasti e dagli astiosi.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Acrimonia − mi piace questa parola. Mi fa pensare a una gioia andata a male.
Emil Cioran, ibidem

Dilaniato tra l’astio e il terrore.
Emil Cioran, ibidem

La malattia rende astiosi. Perché? Perché è una sconfitta continua.
Emil Cioran, ibidem

Sforzati di non ripagare l'odio con l'astio, ma con la comprensione e la giustizia.
Paulo Coelho, Il manoscritto ritrovato ad Accra, 2012

Se fate il pane con indifferenza, farete un pane amaro che nutre solo a metà. E se spremete l'uva con astio, il vostro astio distillerà un veleno nel vino.
Kahlil Gibran, Il profeta, 1923

A renderci tanto astiosi verso chi si comporta con noi con astuzia, è il fatto che si creda più furbo di noi.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678

Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo, 1952)

Quali sono gli atti realmente dannosi ai quali è spinto l'uomo medio? Mancanza di scrupoli negli affari, restando però sempre nei limiti della legge; durezza verso i propri dipendenti, crudeltà verso la moglie e i figli, astio verso i rivali, ferocia nei conflitti politici: sono queste le colpe veramente dannose, comuni a cittadini rispettabili e rispettati. Mediante queste colpe un uomo diffonde l'infelicità tra coloro che vivono nella sua orbita e da il suo piccolo apporto alla distruzione della civiltà.
Bertrand Russell, La conquista della felicità, 1930

Anche i più ottusi ammettono per sentito dire le opere riconosciute grandi: ma nell'ombra si tengono pronti ognora a criticarle, non appena li si lasci sperare che possan farlo senza compromettersi – nel che gioiosamente si sfoga il loro astio a lungo celato contro tutte le cose grandi e belle, che per non averli mai toccati li umiliavano, e contro i creatori di quelli.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

L'invidia si rode del bene altrui; l'astio cerca l'altrui male. L'invidia si può a qualche modo dissimulare; l'astio è più visibile, più ributtante.
Niccolò Tommaseo, Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana 1840

L'invidia soffre del bene altrui, e vorrebbe vedernelo privo. L'astio è odio amaro contro la persona; livore è odio o astio più profondo, più inveterato, che fa l'uomo che lo nutre quasi livido per travaso di sangue o di bile. 
Stefano Zecchini, Dizionario dei sinonimi della lingua italiana, 1848

Portare invidia, concepire astio, nutrir livore, sentire i pungoli della gelosia sono tormenti così fatti che prostrano l'animo e lo avviliscono agli occhi suoi propri.
Stefano Zecchini, ibidem

Una mente guastata dal livore giudica turpi anche cose chiaramente belle.
Giordano Bruno, De umbris idearum (Le ombre delle idee), 1582

Non si invidia chi ha la facoltà di pregare, mentre si è pieni di livore contro i possessori di beni, contro chi conosce ricchezza e gloria. È strano che ci si rassegni alla salvezza di un altro, e non a qualche vantaggio passeggero di cui può godere.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

La meretrice, a qualunque categoria si appartenga, e per quanto si voglia abbruttita nel cinismo del vizio, guarda sempre con invidia, con astio e con livore la donna onesta. Non potendo essa più innalzarsi all'altezza, dalla quale precipitò sì giù, vorrebbe trarre le altre donne nella medesima bassezza. 
Francesco Mastriani, I Vermi, 1864

Divieto di accesso: livori in corso.
Gianni Monduzzi, Orgasmo e pregiudizio, 1997

Il livore è un impasto grigiosporcogiallastro d'invidia odio astio.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

Non possiamo recarci davanti agli occhi lo spettacolo di uno che goda (il piacere che si può attribuire al prossimo è sempre soltanto fisico) senza riempirci di livore. E a volte ce la prendiamo con noi stessi quando, sdoppiandoci, ci cogliamo intenti a godere fisicamente.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)

L'invidia sempre vile e bassa, avversa alla giustizia e alla benevolenza è quella che sbandisce dall'animo ogni pace e tranquillità nel suo livore, che è capace del tradimento e della calunnia per opprimere ed abbassare il merito, che si espone giustamente all'odio ed all'esecrazione di tutti. 
Baldassarre Poli, Saggio d'un corso di filosofia,1832

Litigio - Livori in corso
Antonio Romano, Sedotto e abbottonato, 2004

Nella società l'odio, il rancore, il livore, l'indifferenza li unisce più dell'amore, che li unisce solo a letto.
Manlio Sgalambro, Dell'indifferenza in materia di società, 1994

Soltanto chi trova nutrimento nel livore e nella tortuosa malignità, osa azzannare i migliori.
William Shakespeare, Enrico VIII, ca. 1613

Il livore è inerte, impotente, non sa che consumare se stesso. L'astio è dei superbi, il livore dei fiacchi avviliti.
Niccolò Tommaseo, Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana 1840

Ogni delusione che soffochiamo, eludiamo o combattiamo alimenta segretamente l’insaziabile amarezza. Soltanto la delusione riconosciuta, ammessa apertamente, non diventa fonte di acredine. Quando invece vogliamo essere «nobili», «discreti», salviamo le apparenze ma ci guastiamo dentro.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Tutti i difetti rendono cattivi; cos’è infatti un difetto se non la coscienza di una limitazione? Proprio quello che nessuno può sopportare senza acredine.
Emil Cioran, ibidem

Cafard ancestrale, acredine che mi distrugge, abbattimento. Non so quale brama diabolica mi impedisca di rompere il patto stretto con il respiro.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Max Ehrmann, Desiderata, 1927

I novantanove centesimi della critica che si fa tra gli uomini non nasce già dall'amore del vero, ma da presunzione, arroganza, acrimonia, litigiosità, astio gelosia.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908

Soltanto le persone risolute possono essere veramente dolci; quelle che sembrano dolci di solito non hanno che debolezza, che si converte facilmente in acredine.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678

Non rievocare nella tua mente ciò che tuo fratello può aver detto in un momento di acredine, sia che t'abbia insultato faccia a faccia, sia che abbia sparlato di te con un altro e quest'altro sia venuto a riferirtelo. Se ti abbandoni al rancore, dal rancore all'odio il passo è breve.
Massimo il Confessore, VII sec. [1]

Tanto nell’amore che nell’odio vi è sofferenza, ma nell’amore vi è anche l’estasi e nell’odio solo acredine.
Mario Vassalle, Aghi di pino, 2009

Fegato. Organo di dimensioni rilevanti e di colore rosso che la provvida natura ci ha cortesemente fornito per consentirci di avere attacchi di bile.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Per lo scrittore la bile può essere un buon ingrediente stilistico.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

L'aumento di saggezza si può misurare con esattezza in base alla diminuzione di bile.
Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano II, 1879/80

Osservateli questi uomini in eccesso. Son sempre malati, vomitano la loro bile e chiamano quel vomito: giornale.
Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, 1885

La collera non è affatto dannosa in tutti i casi e anzi, se può opportunamente scaricarsi, ha un effetto benefico su certe nature, che quindi vi aspirano istintivamente, tanto più che favorisce anche il fluire della bile.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

C’è chi scrive col sangue, chi con le lacrime, ciò è noto; ma esiste una terza categoria: quella di chi scrive con la bile. Io appartengo a quest’ultima.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Astio e invidia non morirono mai.
Proverbio

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Rancore - Risentimento - Invidia - RabbiaSdegno