Frasi e citazioni di Paolo Bonolis

Selezione di frasi e citazioni di Paolo Bonolis (Roma, 1961), conduttore e autore televisivo italiano. Negli ultimi decenni, Paolo Bonolis ha condotto sia per Rai sia per Mediaset importanti trasmissioni ed è stato ideatore, autore e anima di programmi innovativi di straordinario successo che hanno segnato la storia dell’intrattenimento in tv. 
I seguenti pensieri sono tratti da varie interviste e dai libri: Perché parlavo da solo (Rizzoli, 2019) e Notte fonda (Rizzoli, 2022). Ha detto di sé Bonolis: 
"Sono un cervello qualunque, di cultura modesta, che rileggendosi s’è scoperto un cinico sognatore, ossimoro umano, che spesso si diverte del nonsenso generale".
Riguardo alla propria carriera di conduttore ha affermato: 
"Alla base di tutto, c’è una condizione essenziale che mi ha guidato nel corso della carriera: non me ne frega niente. Intendo dire che faccio con onestà quello che sento e, se non funziona, amen. Non è un dramma". 
Foto di Paolo Bonolis
Al di là di tutto, credo che ciò che ci attira di qualcuno non sia l’impeccabilità.
È l’indifferenza serena con cui indossa la propria imperfezione. (Paolo Bonolis)

Perché parlavo da solo
© Rizzoli, 2019 - Selezione Aforismario

In linea generale, amo i sorrisi, i cinque sensi, il silenzio, il caldo, i ventilatori, il mare, la montagna d’estate, la Coca-Cola e il chinotto, la grappa Millennium e la romanella (chi è di Roma spieghi agli altri). Da ultimo, la cremazione e la donazione degli organi.

Sono un animale analogico in un mondo digitale. Insomma, vivo in questa epoca ma a me piace conservare i princìpi di quella che l’ha preceduta.

Oggi è tutto più liquido e veloce; prima c’era più attrito, ma anche più consapevolezza.

Prediligo ancora l’attesa all’immediato e la fatica alla veloce leggerezza dell’acquisibile.

I figli crescono con l’ansia e la fretta dei risultati, caricati di aspettative genitoriali e stimolati da illusioni commerciali. Viviamo e corriamo, sgomitando, eternamente insoddisfatti di ciò che abbiamo e per ciò che siamo.

Ci hanno convinto che tutto è possibile da ottenere, che tutto si può fare e, ancor di più, è un nostro diritto. Tanto che, quando non riusciamo, siamo sicuramente vittime di un inganno, di un imbroglio o di un sopruso di qualcheduno perché noi non abbiamo limiti, oggi.

Ogni giorno spostano il traguardo e accendono nuove ipnosi. Il risultato? Rabbia e depressione, gente incattivita, psicofarmaci come caramelle.

Ricordo che un tempo le cose si conquistavano: oggi si comprano o si pretendono, diventando così senza valore e “incapaci” di generare soddisfazione.

Oggi i ragazzi non si annoiano più: la nostra società sembra aver paura dei momenti di niente apparente, che sono invece quelli durante i quali ci creiamo un’identità, dei pensieri. Che ci consentono di crescere.

Ci stiamo perdendo l’importanza del silenzio. In un mondo pieno di rumori, non riusciamo più a percepire il suono dei pensieri, che ci indica chi siamo. 

Rischiamo di ritrovarci con delle briglie al collo, un morso in bocca, guidati da cavalieri sconosciuti verso chissà quali territori, ma certamente non saremo noi a decidere la direzione della nostra corsa.

Perché due uomini o due donne non possono crescere un bambino, ma sette suore sì? Mistero della fede.

L’uomo è, fra tutti, l’animale con la “spocchia” (insomma senza ali, senza pinne, senza squame, senza branchie, vabbe’, ma con questa escrescenza interiore, generata da millenni d’umana presunzione). Ha questa arroganza che lo distingue dagli altri. Insopportabile.

La ragione è sempre la stessa che muove tutti gli altri ingranaggi nel mondo: chi produce guarda al breve termine e prende tutto ciò che può e che generi guadagni, a qualunque condizione. È sempre il solito ritornello: «Damme li sòrdi».

Il problema dell’amore è che deve fare i conti con la realtà.

È quando la passione scema che ci si rende conto se si riesce a fare a meno del partner, con tutti i suoi difetti, le difficoltà e gli eventuali problemi. Nel momento in cui, alla luce di tutto questo, l’altro resta una presenza indispensabile nella propria esistenza, be’ allora è nato l’amore.

La nostra esistenza è fatta anche di attese che danno sapore al sentimento, senso e sostanza alla conoscenza, e che prevedono la noia in cui nasce e si sviluppa la fantasia.

Al di là di tutto, credo che ciò che ci attira di qualcuno non sia l’impeccabilità. È l’indifferenza serena con cui indossa la propria imperfezione. Questo ci attrae.

Che senso ha preoccuparsi delle imperfezioni? Tanto sei quello che sei. Fattele piacere, ti sei tolto il pensiero e le hai trasformate in valore. Il problema è interiore, non esteriore.

L’originalità, in televisione come nella vita, non risiede tanto in ciò che si fa, ma in come lo si realizza.

Non occorre essere dotati di una personalità spiccatamente eccentrica: basta non aver paura della propria.

«Ciao Darwin», più che trash, è grottesco e semmai è un trash consapevole. È il mio modo per dire: questa è la realtà, ve la mostro in tutti i suoi eccessi, eccedendo anch’io, ma so che lo sto facendo.

Mi è capitato spesso, chiacchierando con religiosi, di sentirmi rimbrottare che «non cerco Dio». È vero. Non lo cerco. Ma è pur vero che lui si nasconde. Se devo giocare a nascondino contro Dio, temo di aver perso in partenza.

A me sta bene che le persone credano in ciò che le conforta maggiormente, ma da lì a pretendere di detenere una verità e sostenere che chi non la pensa come loro vada combattuto è pura follia. Anzi dovrebbe essere un peccato enorme.

Non riesco ad accettare che, quando le cose vanno bene, sia “grazie a Dio” ma, non appena accade qualcosa di brutto, si tratti di un misterioso disegno divino. Troppo comodo.

Ho sempre definito la politica, in modo forse non troppo originale, «un teatrino»; ebbene, mi sembra che in effetti i problemi siano sempre gli stessi e che la situazione non cambierà finché un politico non avrà l’obbligo di mantenere quello che promette in campagna elettorale.

Io vedo la politica sempre più come un tavolo da gioco dove si bluffa. E non mi diverto a giocare con chi bara.

Mi dispiace che spesso la ricchezza venga vissuta come una colpa. Non c’è niente di male in essa. Semmai, è cosa si fa per accumulare il denaro che può determinare il senso di colpa. Nel mio caso, accade semplicemente che il mercato televisivo, nel quale lavoro, renda più di altri. Ma non lo decido io.

Bisogna imparare ad accettare, senza drammi, che la vita non è fatta «della stessa sostanza dei sogni», quindi l’unica via per sopravvivere alla quotidianità è non opporsi a essa, ma imparare a vedere il suo bello e abbandonare le ansie che ci costringono a terra.

Oggi basta che ti guardi attorno e ti rendi conto che ciò che hai è niente rispetto a tutto quello che ti viene offerto. Ciò che abbiamo ci fa apparire miserabili a noi stessi e ci fa andare nella direzione opposta a quella della felicità.

Notte fonda
© Rizzoli, 2022 - Selezione Aforismario

Le scuole sono tutte buone. Basta studiare.

È proprio vero che l’uomo perde la dignità davanti al buffet! 

L’anonimato: il paradiso del vigliacco.

Tutta la nostra esistenza si basa su un continuo atto di fiducia. Con gli amici, nel matrimonio, coi figli. Mica sappiamo. Crediamo, è un perenne credere…

Dio e internet sono due ipotesi liberatorie dai due grandi pilastri coi quali nella vita devi convivere: lo spazio e il tempo.

Dio. Sto parlando di Dio. Cioè, nessuno può dire veramente se esista o meno, e cosa sia, no? In tanti ci hanno provato e mi pare che la partita sia finita in pareggio…

La politica oggi è in sostanza soltanto informazione. Non è altro. Non c’è altro. Messaggi, slogan, promesse, programmi a perdere, tweet e bla bla bla. 

Frasi da Interviste
Selezione Aforismario

Da secoli ormai l’Uomo ha smarrito l’istinto a favore della ragione. La ragione è seduttiva poiché permette di ritenersi capaci di comprendere in virtù della propria intelligenza. Così la vanità del pensiero razionale ha ucciso la purezza della conoscenza eterna e collettiva dell’istinto. [1]

La ragione e la logica nel tempo hanno saputo sedurre grazie alla scientificità delle risultanti empiriche e così la madre della scienza e della tecnologia ha partorito colposamente una figlia impropria: la verità! [1]

La vera madre della nostra vita, quell’eterno istinto che ci ha formato e con noi si è formato dall’alba del nostro cammino, non ha bisogno di riprove per affermare la sua verità poiché la nostra stessa vita ne è la prova assoluta. [1]

Quell’inaccessibile pozzo che abbiamo scavato dentro di noi affinché non sapessimo più [...] è sempre inaccessibile e lo sarà finché saremo in pochi a remare contro quella stupida ma impetuosa corrente che ci contamina quotidianamente con le sue mille illusioni, allontanandoci sempre più da “ciò che siamo” per farci essere “ciò che vogliono”. [1]

Abbiamo cominciato a vivere con difficoltà quando abbiamo cominciato a chiederci non cosa è giusto o sbagliato, ma cosa conviene. 

È pericolosissimo quando l'informazione si traveste da spettacolo.

Volgarità è l'ipocrisia, il sepolcro imbiancato, il perbenismo di facciata.

Il bugiardo è un taglio naturale, la vita stessa è una grossa menzogna.

Se parcellizzi la realtà puoi dire qualsiasi verità.

Ci sono vari politici validi in Italia. Generalmente sono quelli che hanno vita più difficile.

Note
  1. Prefazione a Marco Cesati Cassin, Il ricercatore di emozioni, 2011
  2. Vedi anche frasi e citazioni di: Maurizio CostanzoFabio Fazio - Carlo Freccero 

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