Aforismi, frasi e battute sulla Spiaggia

Raccolta di aforismi, frasi e battute divertenti sulla spiaggiaSu Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul mare, la riva, il bagnino, il bikini, l'abbronzatura, le vacanze e l'ombrellone. [I link sono in fondo alla pagina].

Coppia prende il sole in spiaggia
Se esiste un Paradiso, sono sicuro che dispone di una spiaggia. (Jimmy Buffett)

Ma che ci vengo a fare in spiaggia? Io odio il mare, non mi piace nuotare, non mi piace il sole. Ho i capelli rossi, la pelle chiara, invece di abbronzarmi mi ustiono.
Woody Allen, in Provaci ancora, Sam, 1972 

Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
Corrado Alvaro, Quasi una vita, 1930

Ogni volta che mi era possibile, e ultimamente era capitato di rado, nel tardo pomeriggio scendevo in spiaggia e la percorrevo tutta, avanti e indietro. Amavo respirare l'aria salmastra, carica di fragranze marine e ascoltare il fragore delle onde che mi sussurrava all'orecchio la canzone del mare.
Sergio Bambarén, L'onda perfetta, 1999

La spiaggia. E il mare. Potrebbe essere la perfezione - immagine per occhi divini - mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità - verità - ma ancora una volta è il salvifico granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata.
Alessandro Baricco, Oceano mare, 1993

Io, per lui, non ero nemmeno un granello di sabbia; mentre lui era la mia spiaggia e il mio mare. Come poteva funzionare?
Alessandro Baricco, ibidem

Noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta.
Alessandro Baricco, Oceano mare, 1993

Sono logoro di anni, e stanco. Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia, e una giornata piena di sole, e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio, e mi farà correre verso quel mare, gioioso e accogliente, anche se fosse l’ultima ora della mia vita.
Stefano Benni, L'ora più bella, 2010

Non sono mai stato in spiaggia, per arrivarci dovevo passare davanti a qualche bar e mi sono sempre fermato prima di raggiungere la riva. 
George Best [1]

Desideriamo spiagge assolate, e poi passiamo il tempo a tenere il sole lontano dalla nostra pelle, l’acqua salata fuori dai nostri corpi e la sabbia fuori dalle nostre cose.
Erma Bombeck [1]

Un bacio sulla spiaggia quando c'è la luna piena è la cosa più vicina al paradiso.
H. Jackson Brown, Jr. [1]

Se esiste un Paradiso, sono sicuro che dispone di una spiaggia.
Jimmy Buffett [1]

C'è un piacere nei boschi senza sentieri, / c'è un'estasi sulla spiaggia desolata, / c'è vita, laddove nessuno s'intromette, / accanto al mare profondo, e alla musica del suo sciabordare:/ non è ch'io ami di meno l'uomo, ma la Natura di più.
George Gordon Byron, Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, 1812/18

Ha preso una medaglia al valore sulla spiaggia. Ha salvato una ragazza da un bagnino.
Johnny Carson [1]

È davvero intimidatorio andare in spiaggia in bikini.
Helena Christensen [1]

Più sguarnito, più diseredato del troglodita, il civilizzato non ha un momento per sé, i suoi svaghi stessi sono febbrili e opprimenti: un forzato in ferie, che soccombe all'uggia dell'inattività e all'incubo delle spiagge.
Emil Cioran, La caduta nel tempo, 1964

Ma che bel sogno era maggio e c'era caldo / noi sulla spiaggia vuota ad aspettare / e tu che mi dicevi guarda su quel gabbiano / stammi vicino e tienimi la mano. 
Fabio Concato, Fiore di maggio, 1984

Cerco l'estate tutto l'anno / e all'improvviso eccola qua / Lei è partita per le spiagge / e sono solo quassù in città / Sento fischiare sopra i tetti / un aeroplano che se ne va / Azzurro / il pomeriggio è troppo azzurro / e lungo per me / mi accorgo / di non avere più risorse / senza di te / e allora / io quasi quasi prendo il treno / e vengo, vengo da te / il treno dei desideri / nei miei pensieri all'incontrario va.
Paolo Conte e Adriano Celentano, Azzurro, 1968

La società di massa si vede ad occhio nudo e si sperimenta nella vita quotidiana: le strade sono affollate, così come i mezzi di trasporto, le spiagge, i locali pubblici e via discorrendo. La nostra vita quotidiana si svolge immersa nella massa, ed è sempre più pesantemente condizionata da quest'ultima. La massa non è dunque un concetto astratto di cui si occupino specialisti di saperi esoterici, bensì una realtà esperita quotidianamente, spesso dolorosamente, sempre faticosamente, dall'uomo della strada.
Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, 1998

Avete un problema fisico? E risolvetevelo! Non ce l'avete? Createvelo, che tanto, anche se siete magre, i vostri fidanzati i culi delle altre in spiaggia li guardano lo stesso.
Geppi Cucciari, a Zelig Circus, 2005

Più d’una volta mi sono stupito constatando come, durante il brulichio estivo, in quasi tutti i paesi costieri del Mediterraneo, accanto a tratti di spiaggia gremiti di gente, ce ne siano di quasi totalmente deserti. Il che non si può giustificare dicendo che in quei tratti mancano quei “servizi” che rendono più comoda la vita di spiaggia. La vera ragione è che il pubblico cerca, più ancora che la sabbia e il mare, la presenza della gente.
Gillo Dorfles, L'intervallo perduto, 1980

In spiaggia è più facile ostentare il cellulare che nascondere la cellulite! 
Eros Drusiani [1]

Il tempo che ti è piaciuto sprecare in spiaggia, non è sprecato.
[At the beach - time you enjoyed wasting, is not wasted].
T. S. Eliot [1]

Vacanze: due settimane sulle spiagge assolate − e il resto dell'anno sugli scogli della crisi finanziaria.
Sam Ewing [1]

Amore è camminare al tramonto, a piedi scalzi, sulla spiaggia e passare tutta la notte a pulirsi il catrame dai piedi.
Fabio Fazio [1]

La totale inerzia fisica e mentale sono molto gradevoli, molto più di quanto ci consentiamo d'immaginare. Una spiaggia non solo permette tale inerzia ma la impone, eliminando completamente tutti i sensi di colpa. Oggi è l'unico posto nel nostro mondo iperattivo che lo consenta.
John Kenneth Galbraith, prefazione a Gloria Steinem, Il libro della spiaggia, 1963

Ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
Kahlil Gibran, Le ali spezzate, 1912

Per sempre camminerò su questi lidi, / tra la sabbia e la spuma, / l’alta marea cancellerà le mie orme, / e il vento soffierà via la spuma. / Ma il mare e la spiaggia dureranno. / Per sempre.
Kahlil Gibran, Sabbia e spuma, 1926

Una passeggiata sulla spiaggia sgranchisce le gambe e la mente, fa vedere la vita con nuovi occhi.
Sandy Gingras [1]

Non so bene dove andrò né dove finirò, ma di certo sarà un posto vicino a una spiaggia, in modo da poter cominciare ogni giorno con la stessa tranquilla perfezione. 
John Grisham [1]

Anche sulle spiagge dei nudisti ci sono gli "arbiter elegantiarum". [2]
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Con queste pentole, ci diceva il venditeur, sei l'ultima ad andar via dalla spiaggia. Ci metti così poco tempo a cucinare. .. Be' sì, se passi dal Pronto Pizza, però ce ne metti ancora meno.
Luciana Littizzetto, La principessa sul pisello, 2002

La prospettiva di una lunga giornata in spiaggia mi manda in panico. Non riesco a immaginare lavoro più faticoso di portare me stesso in qualche posto piacevole dove sono obbligato a stare per ore e "divertirmi".
Phillip Lopate [1]

Per quest'anno non cambiare / stessa spiaggia stesso mare / per poterti rivedere / per tornare per restare insieme a te / e come l'anno scorso / sul mare col pattino / vedremo gli ombrelloni / lontano lontano / nessuno ci vedrà vedrà vedrà.
Mina, Stessa spiaggia, stesso mare, 1963

Andare su una spiaggia deserta col sole al tramonto è davvero abbracciare la tua solitudine.
Jeanne Moreau [1]

Non si può essere infelici quando si ha questo: l'odore del mare, la sabbia sotto le dita... l'aria, il vento...
Irène Némirovsky, Il vino della solitudine, 1935

Non so come io appaia al mondo, ma per quel che mi riguarda, mi sembra d'essere stato soltanto come un fanciullo sulla spiaggia che si diverte nel trovare qua e là una pietra più liscia delle altre o una conchiglia più graziosa, mentre il grande oceano della verità giace del tutto inesplorato davanti a me.
Isaac Newton, Principi matematici della filosofia naturale, 1687

Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell'uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l'aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa.
Osho, intervista di Enzo Biagi, Rai Uno, 1986

Non mi vergogno a dirlo: sono stato parecchi anni in analisi. Solo che è troppo cara: cento euro per un’ora sul lettino. Quest’estate a Forte dei Marmi per la stessa cifra mi davano anche l’ombrellone.
Diego Parassole [1]

Gli orari della vita dovrebbero prevedere un momento, un momento preciso della giornata, in cui ci si potrebbe impietosire sulla propria sorte. Un momento specifico. Un momento che non sia occupato né dal lavoro, né dal mangiare, né dalla digestione, un momento perfettamente libero, una spiaggia deserta in cui si potrebbe starsene tranquilli a misurare l'ampiezza del disastro.
Daniel Pennac, Il paradiso degli orchi, 1991

In spiaggia se non potete rinunciare alla vostra femminilità evitate almeno di mettere le pinne coi tacchi.
Valerio Peretti [1]

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
José Saramago, Viaggio in Portogallo, 1981

Un viaggio sulle coste italiane, lontani dalle autostrade, pone un altro problema: le soste. In teoria, soprattutto qui sull'Adriatico, uno si ferma dove vuole, va al bar della spiaggia, beve una birra guardando le ragazze che vengono a scegliere i gelati, e riparte. Di fatto, tutto è più complicato. Innanzitutto, i parcheggi all'ombra sono pieni per tutta la stagione, da giugno a settembre. Ci sono poi gli attacchi dei venditori ambulanti, che però si possono scoraggiare: basta cercare di rivendergli uno dei loro orologi, e si allontanano nauseati. Molto più insidiosi sono i ragazzetti che giocano a beach volley, o "pallavolo da spiaggia". Quelli non se ne vanno mai, e sono dispiaciuti se te ne vai tu. Amano infatti esibirsi davanti a un pubblico, e hanno sempre bisogno di un raccattapalle.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

Chi non crede che l'Italia sia un'unica nazione dovrebbe trascorrere una mattina sulla spiaggia di Metaponto con gli occhi chiusi, e si convincerebbe: qui, come a Jesolo o a Pinete negli Abruzzi, i discorsi sono gli stessi. Al Sud, forse, gridano un po' di più. Per il resto, stessi timori, stesse arrabbiature, stesse urla verso bambini del tutto simili, che rifiutano di fare il bagno quando devono, vogliono farlo quando non devono e, in un caso e nell'altro, piangono e protestano.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

La spiaggia è un buon riassunto della nazione. Spogliatevi, guardatevi intorno, e non preoccupatevi se vi guardano. C'è di tutto, in un pomeriggio d'estate: gli esibizionismi, le solidarietà temporanee, l'eleganza preterintenzionale, la cura per il corpo, l'amore per i particolari, l'attenzione per i confini, la delicata oppressione sui bambini, le confidenze tra sconosciuti.
Beppe Severgnini, La testa degli italiani, 2005

[In spiaggia], il prossimo non dev'essere fisicamente troppo vicino (ci sentiremmo schiacciati) né troppo distante (penseremmo d'esser soli). Esiste una distanza nazionale, inferiore a quella britannica, superiore a quella giapponese.
Beppe Severgnini, ibidem

La spiaggia italiana non è solo l'anticamera del mare, che in molte località [...] diventa irrilevante. La spiaggia è una passerella, una galleria, una palestra, una pista, un ristorante, un mercato, un laboratorio, una sauna, una sala di lettura, un luogo di meditazione, un nido d'amore (abbastanza vietato da diventare interessante).
Beppe Severgnini, ibidem

La spiaggia italiana è il posto affollato dove alcuni vanno per sentirsi più soli. È il teatro dell'autosufficienza familiare.
Beppe Severgnini, ibidem

Spiaggia libera: ricordatevela, quando dovrete pagare, o negoziare, per entrare in uno dei cinquemila stabilimenti balneari allineati lungo la penisola (sebbene il mare sia di tutti, e per legge debba essere accessibile).
Beppe Severgnini, ibidem

Per questioni di numero, di storia e di cultura (agropastorale, non marinara), i sardi non hanno preso d'assalto le coste, com'è avvenuto in Calabria e in Sicilia. Abbiamo fatto di più e di peggio noi continentali. Il litorale, negli ultimi trent'anni, s'è riempito di villaggi-vacanze, segni d'incuria ed etichette. Perché ogni bella spiaggia deve diventare «Tahiti», come se la Sardegna fosse una Polinesia qualunque?
Beppe Severgnini, La testa degli italiani, 2005

Esiste ancora il «tipo da spiaggia»? Certo. Solo che oggi si riveste, e va in giro tutto l'anno. Sulla spiaggia d'estate, in sostanza, si allena.
Beppe Severgnini, Manuale dell'uomo domestico, 2002

Se riesci ad arrivare sulla spiaggia si avvicina il bagnino: «Vuoi fare palestra? Vuoi fare pallavolo? O vuoi ballare il latino-americano? Che cosa desideri?». «Quattro chiodi e un martello, pecché m’aggia ’nchiuva’ ’ngoppe ’o lettino!» E i prezzi sono arrivati alle stelle: un ombrellone ottanta euro! Dicette ’o bagnino: «Addò te l’aggia mettere?». «Mettimelo nel cofano, ca m’ ’o porto!»
Alessandro Siani, Un napoletano come me, 2009

Ce sta sempre chi rimane sotto l’ombrellone e non va in acqua. «Ma che è, a zia, nun t’o fai ’o bagno?» «Ho le mie cose…» «E vatti a fa’ ’o bagno, t’ ’e guardo io!»
Alessandro Siani, Un napoletano come me, 2009

Un uomo sta camminando sulla spiaggia da solo. / È ancora commosso dal sussurro melodioso delle onde, / dal modo in cui l'acqua canta la ninna nanna alla roccia. / La natura intorno a lui / (cedri, marce barche da pesca, ciottoli) / ha una malinconica, semplice luminosità. / Se dovesse morire in questo momento, / vorrebbe essere qui, / in questo luogo, dove è già stato.
Haris Vlavianos, Poesie, XX sec.

Esiste una sottile linea di confine tra il pescare e lo stare sulla spiaggia come un idiota.
Steven Wright [1]

Ho una vasta collezione di conchiglie che tengo sparse per le spiagge di tutto il mondo. Forse ne avete vista qualcuna.
[I have a large seashell collection which I keep scattered on the beaches all over the world. Maybe you've seen it].
Steven Wright, I Have a Pony, 1985

Spiagge, immense ed assolate, / spiagge già vissute, amate poi perdute, / in questa azzurrità, fra le conchiglie e il sale, / quanta la gente che ci ha già lasciato il cuore.
Renato Zero, Spiagge, 1983

Spiagge, / di corpi abbandonati, / di attimi rubati, / mentre la pelle brucia, / un'altra vela va, fino a che non scompare, / quanti segreti che appartengono al mare.
Renato Zero, ibidem

Spiagge, / di cocco e di granite, / di muscoli e di bikini, / di stranieri e di bagnini, / quel disco nel jukebox, / suona la tua canzone, / per la tua storia che, / nasce sotto l'ombrellone.
Renato Zero, ibidem

Un'altra estate qui e un'altra volta qui / più disinvolta e più puttana che mai, / mille avventure che non finiranno se / per quegli amori esisteranno nuove / spiagge.
Renato Zero, ibidem

Spiagge, / dipinte in cartolina, / ti scrivo tu mi scrivi, / poi torna tutto come prima, / l'inverno passerà, / tra la noia e le piogge, / ma una speranza c'è, / che ci siano nuove / spiagge.
Renato Zero, Spiagge, 1983

Da piccolo i miei mi mandavano in una colonia di bambini così poveri che sulla spiaggia, invece dei castelli, facevamo le case popolari di sabbia.
Mario Zucca [1]

Ragazza cammina sulla riva del mare
C'è un piacere nei boschi senza sentieri, c'è un'estasi sulla spiaggia desolata, c'è vita laddove
nessuno s'intromette, accanto al mare profondo, e alla musica del suo sciabordare:
non è ch'io ami di meno l'umano, ma la Natura di più.(George Gordon Byron)

I bambini s’incontrano / sulla spiaggia di mondi sconfinati. / Su di loro l’infinito cielo / è silenzioso, l’acqua s’increspa. / Con grida e danze s’incontrano i bambini / sulla spiaggia di mondi sconfinati. / Fanno castelli di sabbia / e giocano con vuote conchiglie. / Con foglie secche intessono barchette / e sorridendo le fanno galleggiare / sull'immensa distesa del mare. / I bambini giocano sulla riva dei mondi. / Non sanno nuotare, / non sanno gettare le reti. / I pescatori si tuffano a pescare / le perle dal fondo del mare, / sulle navi viaggiano i mercanti, / mentre raccolgono i bambini / sassolini che poi gettano via. / Non cercano tesori nascosti / non sanno gettare le reti. / Il mare s’increspa di sorrisi / e la spiaggia dolcemente risuona. / Le onde che portano, la morte / cantano ai bambini nenie senza senso, / come fa la madre / quando culla la sua creatura. / Il mare gioca coi bambini / e la spiaggia dolcemente risuona. / S’incontrano i bambini / sulla riva di mondi sconfinati. / Vaga la tempesta / per il cielo dai molti sentieri, / naufragano le navi / nell'acqua dai molti sentieri, / la morte è in giro e giocano i bambini. / C’è un grande convegno di bambini / sulla spiaggia di mondi sconfinati.
Rabindranath Tagore, Gitanjali, 1910

A mari inesplorati, spiagge insperate.
Anonimo (attribuito a William Shakespeare)

Come si riconosce in spiaggia un politico? Dal mal... costume.
Anonimo

Sulla spiaggia un ragazzo dice a una ragazza: "Perché non fai il bagno?". La ragazza: "Ho le mie cose!". E lui: "Vai, te le guardo io!".
Anonimo

In spiaggia c'era così tanta gente che sembrava una carneficina!
Stupidario (Gaffe, lapsus e strafalcioni su Aforismario)

Vado in spiaggia a passeggiare sul bagnoschiuma.
Stupidario

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Arbiter elegantiae: giudice di raffinatezza (cfr. citazione di Stanisław Jerzy Lec)
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Mare - RivaSabbia - Bikini e Costume da Bagno - Abbronzatura - Bagnino 

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