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Frasi e proverbi sugli Arricchiti e i Parvenu

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sulle persone che si sono arricchite economicamente, sui neoricchi e sui parvenu (dal francese, participio passato di parvenir "pervenire, arrivare"), persone che si sono elevate rapidamente a una condizione economica e sociale superiore, senza aver tuttavia acquisito le maniere, lo stile e la cultura che converrebbero al nuovo stato.

Come sottolinea Salvatore Manna, quando si parla di "un parvenu − in Lombardia subito si pensa all'industrialotto brianzolo, in Emilia al piocc arfatt (pidocchio rifatto), a Roma al bullo di periferia arrivato al facile successo (calciatore o palazzinaro), mentre a Napoli c'è la bellissima espressione pezzente resagliuto − il cui tipico modo di dire è molto italiano: «Lei non sa chi sono io»". [Cafone sarà lei, 2013].

Come nota Edmond Goblot:
"La delimitazione di una classe è nettamente delineata come quella di una casta, solo che è penetrabile. Essa tuttavia non si cancella per il fatto che la si può attraversare. Si potrebbe credere che i parvenu sono per la borghesia quello che sono stati i nobilitati per l'antica nobiltà. Niente affatto. Chi acquisiva il titolo nobiliare non era uguale al nobile; i suoi figli e anche i suoi nipoti non potevano pretendere lo stesso rango dei discendenti dei nobili con cui si erano incrociati: si contavano i quarti di sangue nobile. Al contrario, non c'è niente di più frequente del passaggio dalla classe popolare alla classe borghese. Su dieci borghesi presi a caso, almeno cinque sono figli o nipoti di operai, di contadini, di negozianti, di portieri, di lavoratori dipendenti. Chi ha saputo acquisire il costume della borghesia è un borghese. Non deve far dimenticare le sue umili origini, che nessuno gli rimprovera; le ammette senza imbarazzo, se ne vanta. Non sono questi che vengono chiamati "parvenu"; sono invece quegli altri che, entrati nella classe borghese perché si sono arricchiti o per la professione che svolgono, appaiono fuori posto. Hanno imparato soltanto quello che hanno saputo distinguere dagli aspetti superficiali; gli sfugge ciò che è più profondo o sottile: è evidente che sono dei principianti. Una ricchezza acquisita rapidamente suscita nell'uomo comune il desiderio di vivere da borghese, ma la sua educazione lo ostacola: le maniere "comuni", le "volgarità" lo tradiscono; tiene dei comportamenti scortesi, inopportuni, pacchiani". [La barriera e il livello, 2019].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui ricchi e l'arricchire, gli arrivisti, il lusso, la volgarità e i cafoni. [I link sono in fondo alla pagina].
Uomo volgare conta i suoi soldi
Per la logica del parvenu l'uomo è il suo libretto d'assegni, in una equazione
che mette sull'altare l'avere e offende l'essere. (Remo Cantoni)

Sono vere e proprie metamorfosi economiche quelle che si possono osservare sia nel mondo finanziario sia in quello politico. Un fenomeno che si sta sempre più diffondendo con l'aumentare degli arricchiti, di quei parvenu che hanno accumulato fortune facili e che, insieme al denaro e a una indubbia capacità di produrlo o di appropriarsene, non hanno che ignoranza personale e, del passato storico, un vuoto. Entrambe le attività si fondano proprio sul nulla.
Vittorino Andreoli, Il corpo segreto, 2015

Finanza e politica sono le strade principali per gli arricchimenti facili e per consentire a uomini senza qualità il possesso di una quantità di denaro che li trasforma in nouveaux riches.
Vittorino Andreoli, ibidem

Molti dei ricchi e famosi erano in realtà solo troie e bastardi ottusi. Erano semplicemente capitati in qualche giro dove davano via i soldi. O magari si erano arricchiti grazie alla stupidità del pubblico. In genere non avevano talento, non avevano occhi, non avevano anima, erano pezzi di merda ambulanti, ma per il pubblico erano degli dèi, belli e riveriti. Il cattivo gusto crea molti più milionari di quello buono.
Charles Bukowski, Hollywood, 1989

Per la logica del parvenu l'uomo è il suo libretto d'assegni, in una equazione che mette sull'altare l'avere e offende l'essere.
Remo Cantoni, La vita quotidiana, 1966

La satira sui «sùbiti guadagni» c'è sempre stata, anche in epoche più vicine alla nostra. È un'ironia salutare. «Il sorpasso» di Dino Risi ha messo in scena gli eccessi del miracolo degli anni Sessanta; i parvenu degli anni Ottanta hanno ispirato trasmissioni tv e film di successo. Va detto però che nei secoli noi italiani non abbiamo maturato un rapporto sereno con il denaro. Fatichiamo a distinguere chi si è arricchito con il lavoro e il talento, e chi ha usato metodi illegali e criminali. Chi non paga le tasse non è oggetto di riprovazione sociale; è un furbo che ce l'ha fatta.
Aldo Cazzullo, A riveder le stelle, 2020

Parvenu, il nuovo arricchito che, provvisto di un'ingente ricchezza, soffre per lo scarso prestigio sociale che gli viene riconosciuto. Al fine di equilibrare quanto possibile il suo status, proverà a ottenere prestigio cercando di essere accolto nei salotti che contano e facendo opere visibili di mecenatismo. 
Paolo Ceri, Sociologia, 2014

I cortigiani sono dei poveri, che, strisciando, si sono arricchiti mendicando.
[Les courtisans sont des pauvres qui, en rampant, se sont enrichis par la mendicité].
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

Oggi il ricco vive la ricchezza con l'ingordigia del povero arricchito e il povero la povertà con le impertinenze del ricco decaduto. Ricchezza e povertà hanno perduto le loro virtù proprie.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

I “parvenus” (novi homines). Stolti pregiudizi in proposito. Tutti, o un po' prima o un po' dopo, sono parvenus.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870-1907 (postumo 1912/64)

In un cinema di paese (Ciociaria), seggo dietro una famiglia di benestanti locali, gente arricchita da poco. Il padre, la madre bovina e carica di collane d’oro, la figlioletta che fa su e giù il corridoio, il bambino di circa undici anni. Padre e figlio siedono accanto, stretti, si danno ogni tanto grossi bacioni. «A chi vuoi bene?». «A te!». Il padre è felice, orgoglioso del suo erede, che fa commenti volgari sul film: «Guarda quanti soldi!», oppure: «A pa’, quello è fesso!». Il padre si volge a guardarmi, cercando la mia ammirazione. Scoppia di colpo un temporale, la grandine picchia sulla tettoia del cinema, un tuono scuote la campagna e si avvicina. Il bambino subito si rifugia nelle braccia del padre, strilla, piagnucola, si fa proteggere. Mi accorgo che è vestito da grande, pantaloni lunghi e cravatta, i capelli lucidi di brillantina e tenuti fermi da una forcina, ha un cronometro d’oro al polso e all’anulare sinistro un grande anello d’oro con lo stemma, che gli orefici chiamano chevalière. Non riesco a dominare la mia profonda antipatia per questo bambino, che pure non è nato così, che pure potrebbe salvarsi: ma come? Il benessere improvviso della famiglia ne ha fatto un piccolo mostro di vanità plebea implacabilmente attaccato alla sua tribù.
Ennio Flaiano, Diario notturno, 1956

Il parvenu è chi viene su dal nulla per restare nel nulla.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Quali che siano i motivi, vi è della bassezza, della vigliaccheria, della sciocchezza nel frequentare coloro che non si possono né amare né stimare. Niente è più vile della condotta di questi grandi che si fiondano sulla tavola di un parvenu per avere l'occasione di ridere a sue spese. L'Uomo il cui cuore è ben posto si astiene dal vedere familiarmente delle persone sprovviste di qualità amabili. Non andrà affatto presso l'uomo vano, perché soffrirebbe per la sua vanità; nessuno è in effetti più soggetto a perdere coscienza di sé di uno sciocco che si è arricchito. Niente di più insolente di lui quando si vede circondato dai suoi adulatori e parassiti.
Paul Henri Thiry d'Holbach, La morale universale, 1776

Siamo tutti snob dell'Infinito, parvenu dell'Eterno.
James Huneker [1]

La declamazione dell’autenticità individuale diventa una posa da parvenu quando si parla contro la massa dimenticando di farne parte.
Claudio Magris, Danubio, 1996

Il vip spesso è un arricchito che si mette in mostra.
Salvatore Manna, Cafone sarà lei, 2013

Agli albori storici del modo di produzione capitalistico − e ogni parvenu capitalistico percorre individualmente questo stadio storico − predominano come passioni assolute l'impulso ad arricchire e l'avarizia. Ma il progredire della produzione capitalistica non crea soltanto un mondo di godimenti: apre con la speculazione e il credito mille fonti di arricchimento improvviso. A un certo livello di sviluppo, un grado convenzionale di sperpero, che è nello stesso tempo ostentazione di ricchezza e quindi mezzo di credito, diventa addirittura, per "quel povero diavolo" di capitalista, una necessità del mestiere. Il lusso rientra nelle spese di rappresentanza del capitale.
Karl Marx, Il Capitale, 1867

Parvenu. Nel profondo della coscienza, ricordatevi che anche voi lo siete.
Luigi Mascheroni, Manuale della cultura italiana, 2010

Nessuna persona onesta si è mai arricchita in breve tempo. 
Menandro [1]

Accade che un commerciante arricchito, fattosi mecenate delle arti, resti più genuino dei suoi parassiti. Questi che mangiano alla sua greppia lavorano a confonderlo e a corromperlo, finché non si abbassi al loro livello.
Paolo Milano, Note in margine a una vita assente, 1947/55 (postumo 1991)

Il parvenu è sempre qualcun altro. 
Anka Muhlstein [1]

Filosofia del parvenu. Se un giorno si vuol essere una persona, bisogna tenere in onore anche la propria ombra.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80

I parvenus sono capaci di scalare i vari gradini della società con un'abilità sorprendente, seminando tutti i concorrenti, superando ogni ostacolo, sprezzando ogni rischio. Ebbene, ciò che manca a loro è il pudore; non hanno mai vergogna; ignorano cosa sia la decenza. È per questo che, giunti anche in posizioni di prestigio, si rivelano per quello che sono, parvenus appunto.
Gianfranco Ravasi, su Avvenire, 2004

Un parvenu è uno che si trova  dove colui che lo definisce così non è ancora arrivato.
Jean Rigaux [1]

Certi parvenu, lacchè arricchitisi con le malversazioni, hanno compiuto il salto da fuori a dentro la carrozza, senza neppure passare per la strada.
Antoine Rivarol, Massime, pensieri e paradossi, 1852 (postumo)

Parvenu. Non possiedi nessuna qualità, ma hai i soldi. Il matrimonio è l'Occasione per esibire tutto il proprio potenziale. Il tuo denaro è lordo di sangue, ti sei arricchito a spese del prossimo, prestando i soldi a strozzo, non hai un grammo di decenza eppure non stai più nella pelle da quando hai fissato il giorno delle nozze. L'amore? Roba da fighetti, tu volevi mettere su famiglia e tutti lo devono sapere. E per questo hai deciso di fare le cose in grande. Che vuol dire in grande? Che si possa vedere bene, che sia riconoscibile a vista perché è l'apparenza a contare nella vita, non la sostanza della quale non rimane niente se non le buone, inutili, intenzioni.
Paolo Zagari, Il tradimento preventivo, 2012

Proverbi sugli Arricchiti
  • Guardati dai ricchi impoveriti e dai poveri arricchiti.
  • Guardati dal cane affamato e dal povero arricchito.
  • Ha più il ricco quando impoverisce che il povero quando arricchisce.
  • L'orgoglio è solo dei poveri arricchiti.
  • Meglio ricco impoverito che povero arricchito.
  • Quando il povero arricchisce diviene un tiranno.
  • Villano arricchito non ha parente o amico.
Note
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  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Arrivisti - Ricchi - Lusso - Volgarità - Cafoni