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Frasi e citazioni di Francesco Narmenni

Selezione di frasi e citazioni di Francesco Narmenni, blogger e saggista italiano. Il suo blog smetteredilavorare.it è un punto di riferimento per tutti coloro che intendono cambiare vita; propone soluzioni per distaccarsi dal sistema attraverso un approccio scientifico ai problemi della vita e una grande attenzione ai rapporti umani. "Negli ultimi anni lo scopo della mia vita è diventato quello di aiutare gli altri a vivere meglio. Per questo motivo, ho deciso di mettere a disposizione di tutti le conoscenze acquisite durante questo meraviglioso viaggio".
Foto di Francesco Narmenni
La felicità è dentro ogni singolo sassolino di cui è composto il sentiero che porta
ai nostri traguardi, raggiunti i quali essa inizia già a scomparire. (Francesco Narmenni)

Smettere di lavorare
Cambiare vita, guadagnare risparmiando, far fruttare le proprie passioni, vivere bene con poco, trasferirsi all’estero 
© 2015 Edizioni Il Punto d’Incontro - Selezione Aforismario

Purtroppo, tutti noi scambiamo spesso i sogni per reali intenzioni e i progetti che fioriscono tra uno spritz e l’altro evaporano presto, senza lasciare traccia.

Se scappare via da questa società e vivere più lentamente e in modo meno stressato è il sogno di tutti, per quale motivo quasi nessuno si attiva concretamente per migliorare le proprie condizioni di vita e trovare la felicità che sta cercando?

Perché siamo tutti rassegnati a un futuro fatto solo di lavoro e soldi spesi in cose inutili?

Spacciata per scatola delle meraviglie contenente progresso, emancipazione e divertimento, la televisione è oggi il primo strumento di manipolazione sociale, capace di costruire consensi, sviare l’attenzione di milioni di persone e dettare stili di vita e modi di pensare.

La televisione ci mantiene e ci vuole ignoranti, al fine di rendere più efficaci i messaggi pubblicitari. Allo stesso tempo, ci dà dei modelli da imitare, forgiati all’unico scopo di vendere e distanti anni luce dalla realtà della vita quotidiana.

Siamo convinti di lavorare per vivere, ma in verità lavoriamo spendendo quasi tutti i nostri soldi per comperarci cose che non ci servono.

Se parli di risparmio con colleghi e amici, vieni etichettato come spilorcio, se manifesti la volontà di non lavorare, come uno scansafatiche, se parli di decrescita, come un visionario.

Il concetto di “spilorcio” viene spesso fuso e confuso con quello di “risparmiatore”, come se cercare di far economia del proprio denaro sia pratica disonorevole.

Questo è ciò che il potere vuole: un ammasso di pecoroni che si bevono qualunque balla e si controllano vicendevolmente, ghettizzando chi cerca un’alternativa alla legge del lavorare-guadagnare-spendere: un meccanismo subdolo e potente.

La felicità è dentro ogni singolo sassolino di cui è composto il sentiero che porta ai nostri traguardi, raggiunti i quali essa inizia già a scomparire.

Il denaro è così importante per noi da essere diventato un “valore” al pari della felicità o dell’amore.

È inconcepibile con quanta leggerezza diamo per scontate le persone quando, nella vita, di scontato non c’è proprio niente, nemmeno la vita stessa.

Evitare di spendere inutilmente i propri soldi è un passo fondamentale da compiere nella strada verso la volontà di uscire dagli schemi che ci vengono imposti e riprendere il controllo della propria vita.

Cambiare idea continuamente è normale, mettersi in discussione è normale, credere di non farcela è normale, credere di essere sulla strada sbagliata è normale… Come possiamo pensare che la nostra vita possa essere così piatta da seguire una sola strada?

Chi vive nei cosiddetti paesi civilizzati crede di godere di privilegi speciali, il cui insieme viene comunemente definito “benessere”, ma il prezzo da pagare è alto e si traduce in una vita di schiavitù, trascorsa a produrre tutto il giorno, tutto l’anno, senza sosta, controvoglia, stressati, demotivati e arrabbiati.

L’uomo ha perso la sua forza nel momento in cui da produttore è diventato consumatore.

La società in cui viviamo fa di tutto per deviarci e indurci a vivere in modo consumistico, spingendoci ad adorare il superfluo, al fine di obbligarci a lavorare come schiavi per guadagnare il denaro necessario ad acquistare l’inutile.

La rivoluzione oggi è individuale e si attua cambiando abitudini, modo di vivere, di consumare e di rapportarsi agli altri.

Ogni persona che si ribella al modo “normale” di vivere è una picconata al muro del potere.

Mollo tutto e vado all'estero
Guida pratica per crearsi una vita migliore in un altro paese 
© Edizioni Il Punto d'Incontro, 2016

Trasferirsi all'estero è così: un emozionante viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, una boccata d'aria fresca fuori da una società dove il sogno viene continuamente soffocato da doveri e preoccupazioni. 

La vita dovrebbe essere un'incredibile avventura, non la grigia pagina di un copione già scritto.

L'ignoranza è spesso figlia di una visione troppo limitata della realtà, visione che nasce da una scarsa conoscenza del mondo.

Se è vero che chi viaggia vive due volte, chi emigra inizia addirittura una nuova vita, pigiando il tasto reset.

Ricco solo risparmiando
Come accumulare oltre 250.000 euro con un normale stipendio, risparmiando il giusto e investendo in modo sicuro 
© Edizioni Il Punto d’Incontro, 2019 - Selezione Aforismario

La ricchezza non dipende da quanti soldi hai in banca, ma solo dalla capacità di generare sempre nuove entrate.

La strada per diventare ricchi passa inevitabilmente attraverso la rinuncia all’avidità e la corretta adozione di un oculato risparmio.

Lavoriamo per comprarci cose che non ci servono realmente, per fare colpo su persone che non ci amano, schiavi dell’apparire.

Il benessere non dipende da quello che ci possiamo comprare, ma dal tempo che possiamo dedicare a noi stessi e alle persone che amiamo.

In questa società, chi si comporta in modo diverso o opera scelte controcorrente si sente la pecora nera del gruppo, colui che potenzialmente può creare problemi agli altri e rischia di ritrovarsi nei guai. Si finisce per preferire lo stato di mediocrità costante anziché la rischiosa emancipazione.

Ciò che possediamo ci possiede, perché possedere costa denaro, spazio e tempo, quello passato a lavorare.

La felicità è la strada che percorriamo per realizzare noi stessi, cioè dare concretezza alle nostre capacità, alle attitudini, alla creatività e all’intelletto. Non dipende quindi da quello che possediamo, ma dal cammino che stiamo compiendo.

Diventare invisibili
Strategie per sparire fisicamente, virtualmente e fiscalmente. Come mettere al sicuro i propri averi e salvarsi dalle ingiustizie del Sistema. 
© Edizioni Il Punto d’Incontro, 2021 

Parte di questo Sistema, cioè la nostra società, da molti punti di vista è oggi diventata un ambiente a noi ostile, dove occorre muoversi con attenzione per non ritrovarsi con le spalle al muro. 

Non esiste lotta senza cultura.

L’individuo oggi deve imparare a proteggere se stesso attraverso l’unica arma che gli è rimasta: la conoscenza. In questo modo potrà muoversi lungo il sottile filo della legalità e, dove lo ritiene necessario, applicare la disobbedienza civile e l’anarchia.

Anarchia non è l’assenza di regole, è la capacità di darsi regole migliori di quelle che ci vuole imporre il Sistema. 

All’interno del Sistema, la vera libertà non consiste tanto nel fare ciò che si desidera, quanto nel non essere sottomessi a quella altrui.

In questa società serve dotarsi di un discreto grado di malizia, perché persino le istituzioni più incorruttibili sono guidate da esseri umani, i quali commettono errori e si fanno governare da emozioni come la paura o l’avidità. La proprietà, la privacy, la legalità non sono diritti garantiti a tutti e in tutti i contesti.

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Marco CrepaldiMaurizio Pallante - Tom Hodgkinson